Segnalazione di mezzi pubblici che mi sopprimono e di altre molestie che subisco in su di essi

A

Foto che mi è stata ritoccata in difetto (era più definita)
AT PEG SICUR, TPER!

 

Bologna, 8 ottobre 2017

All’att.ne dei Carabinieri e della Polfer

Oggetto: Segnalazione di due treni in direzione Bologna – Portomaggiore che non si sono fermati all’orario, e di una corriera che doveva andare nella medesima direzione in nome di una comune ritorsione e che come cosa subisco da anni.

Nella giornata di ieri 7 ottobre c.a, mi trovavo alla stazione Larga per prendere il treno della “Veneta” (così chiamata per la ex società di servizi che la gestiva prima questa tratta) delle 16′.52″, quando nell’allontanarmi per comprare un biglietto in un’edicola poco lontano, questo arrivava leggermente in anticipo, ed esattemente alle ’51, dove sostava qualche secondo, per poi ripartire subito dopo non rispettando l’orario previsto, anche se dalla telematica risulta essere passato al suo minuto preciso, e per giunta senza la comunicazione al megafono dell’arrivo dello stesso; me lo sono visto quindi scivolare da sotto gli occhi con la testimonianza di quell’anticipo un po’ “bizzarro”, anche di due persone giovani, che stavano anche loro sulla medesima banchina ad aspettare un altro treno che andava però dalla parte opposta, ma dai quali non ho chiesto una firma di comprova dell’accaduto, nella speranza che si trattasse di una circostanza casuale.

Essendo quindi stata costretta a dover attendere un’altra ora, che arrivasse quello successivo delle 17.52, avevo cercato nel frattempo di provare ad andare a prendere la corriera delle 17.32, che passa sotto la rotonda della tangenziale di San Vitale a 800 m. di distanza da lì; ma nell’attendere la corriera fantasma, questa non si smentira’ dal non passare mai …

Una volta ritornata quindi in via Larga, dove facevo venire l’orario del treno successivo a quello che avevo perso, quest’ultimo, stavolta, pur arrivando puntuale, non si fermerà proprio, e di suddetto fatto, ho raccolto invece le firme che allego in un foglio a parte. Vorrei precisare che quando poco dopo a questo convoglio che non si era fermato, passava sullo stesso binario, un altro, che andava in direzione opposta alla mia destinazione e cioè verso Bologna, al controllore in su di esso, ancora “pulito”, che intravvedevo in mezzo alle porte dello stesso che si erano aperte per dare il segnale a chi lo guidava di ripartire, ne chiedevo conto del tutto da giù in cui mi ritrovavo, con un ragazzo vicino a lui che sembrava un macchinista, rispondere al posto di questi: “Non l’ho fatto fermare io perché era di transito!” Dichiarando egli il falso. Nel momento che giungerà, al termine, finalmente quello delle 18.52, vado in capo al vagone per chiedere al controllore che era lo stesso con cui mi ero rivolta precedentemente, il nome della persona che mi aveva risposto al suo posto, e che era stato responsabile del disguido in essere, non solo per me ma anche per altre persone; salvo che questo operaio, non si trovava più lì e a parlare per lui stavolta sarà costui adibito al controllo dei biglietti e al quale domandavo un ulteriore chiarimento sull’accaduto, ma che tempo che mi era stato corrotto frattanto, ora mi rincarerà, con tutta la serenità di chi sa di stare in una botta di ferro, al pari del compare, “che quel treno non si doveva proprio fermare”. E solo a questo punto, sentendomi presa in giro, gli darò della persona corrotta, tuonandolo abbastanza forte perché mi sentissero quante più persone intorno a me, “che quella era una ritorsione delle tante che subivo da molti anni”, senza comunque averlo aggredito come il medesimo ufficiale disse in seguito che avrei fatto e che approfitterà del mio stato provato di vittima di  mafia, che tentava di snidarlo davanti a tutti, per chiamare, il mascalzone in questione, i Carabinieri, con la scusa “dell’Offesa al Pubblico Ufficiale”, facendo fermare il treno e tenendola in sosta per almeno un’ora alla stazione Roveri, per attendere che arrivassero quelli della Polfer; il tutto scatenava l’acredine dei passeggeri che avevano cominciato a vessarmi addosso, in quanto  “per colpa mia”, ci stavano rimettendo loro, soprattutto per la presenza di alcuni massoni, di cui uno in particolare, che in realtà era stato testimone insieme a me di questo fatto, e con cui poco prima di salire avevano scambiato entrambi un commento di disapprovazione.

Chiedo all’Autorità competenti di punire i responsabili di questo disagio che mi hanno arrecato, qualora ne ravvisassero le condizioni.                                                                                                                                                                                      Carla Zandi

                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

UNA FOTO CHE MI ERO FATTA, UNO DI QUEI GIORNI A SEGUIRE ALL’EPISODIO FAMOSO, PER DOCUMENTARE IL TUTTO, CON DELLE IMMAGINI DEL LUOGO IN QUESTIONE, ALLA FERMATA DELLA STAZIONE IN OGGETTO, E DOVE SONO VENUTA MOLTO MALE, PER IL FATTO CHE ERO ANCORA MOLTO INCAZZATA PER CIO’ CHE MI ERA SUCCESSO LI’.

Questa è la fermata “Larga” della linea del treno Bologna – Portomaggiore, dove non mi hanno fatto fermare il convoglio che stavo aspettando il famoso giorno, dopo che prima ancora di quello, avevo provato a prenderne un altro, e che mi hanno fatto scivolare a me davanti con qualche minuto di anticipo, e in cui mi trovavo vicino al centro commerciale dell’omonima fermata ferroviaria poco distante, proprio in quel preciso momento, che ero di ritorno dall’edicola annessa presso la quale avevo appena comprato il titolo di viaggio, per poterci salire a bordo; il tutto, senza neanche che ne avessero dato alcuna comunicazione del suo imminente passaggio al megafono, come fanno di solito, poiché essendoci stata solo io ad attenderlo, me lo hanno fatto perdere di proposito, in una smorfia mafiosa, come da altre precedenti volte, che però non ero riuscita a documentare.

 

FOTO DEL MASSONE CHE MI HA POI AIZZATO CONTRO TUTTI GLI ALTRI PASSEGGERI, ESTRANEI, UNA VOLTA CHE ALLA FINE VI CI SALIMMO SOPRA, AL TRENO, E QUESTO SUBITO DI SEGUITO ALL’AVERNE IO CHIESTO DELLE SPIEGAZIONI AL CONTROLLORE PREPOSTO, RISPETTO ALL’ACCADUTO DI CUI SOPRA.

Ne ho riconosciuto le caratteristiche, proprie, del “massone”, nell’individuo della foto, dal modo in cui costui mi aveva poco prima parlato dal prenderlo lo stesso treno, alla fermata di via Larga, dove lo stavamo attendendo tutte e due, insieme ad un’altra persona, credo: ovvero, facendo egli finta di darmi retta, attraverso quel classico animo pacioso, del mafioso, che tutto vede, ma nulla può fare, nel fingersi ovvero un cittadino come gli altri, e che ebbe a mostrarmi fino a quando eravamo ancora sulla banchina; e col quale comportamento sembrava essere d’accordo con me, perché  sapeva bene della mia ragione, dopo che gli ebbi inoltre confidato, che quella congiura, che viveva anche lui, a causa mia, era in realtà stata ordita contro la sottoscritta medesima. Infatti, non appena poi vi salimmo a bordo, al termine, lo vidi che in un secondo luogo, mi “piloto'” successivamente contro gli altri passeggeri, estranei; e facendolo, per giunta, questa cosa, con cieco disprezzo nei miei confronti, quando poco prima era stato a dir poco lusinghiero, nell’averne, pure questi, condiviso assieme alla mia persona, quella condizione assurda, con un atteggiamento deplorevole al tal riguardo; mentre invece, io, per scongiurare un possibile TSO che temevo mi volessero fare ancora, ad un certo momento, al punto di non essere stata più capace di proseguire ad andare Molinella, quello stesso giorno, ritornando conseguentemente indietro, a metà tragitto, con un altro convoglio, in senso opposto a quello iniziale di marcia, per pernottare alla fine in un albergo a Bologna, con l’occasione, aveva frattanto cercato di dire, già che c’era, quante più cose sapeva ai passeggeri intorno, sui crimini commessi da Romano Prodi, che di quella ritorsione che stavo subendo, ne era in realtà il vero fautore, anche proprio per questa stessa motivazione, e relativa appunto a ciò di cui ero al corrente e che lo atteneva; i quali omicidi li avevo scoperti “da sotto il torchio”, in qualità di sua vittima, e che però erano stati a discapito comunque dell’intero Paese, in generale, constatandone la completa indifferenza da parte di tutti loro rispetto a detto fatto, per via di alcuni massoni, che si aggiunsero a quello di cui sopra in oggetto, per fargli quest’ultimi da spalla, e probabilmente contattati in tempo reale col cellulare dalla mafia, affinché i passeggeri puliti, me li condizionassero a torto, in modo tempestivo, e non accogliessero quindi quanto da me rivelato ad essi, col giusto interesse; pertanto tale episodio qui narrato, ne conferma nella sua tipologia, la rappresaglia mafiosa di stampo proidiano che mi hanno messo segno.  Infine, a contemplazione della sacrale formula: “al danno la beffa”, visto che era dalle 17.00 circa che cercavo di andare a casa, quel treno lì, in cui si era svolto il tutto veniva nel frattempo fatto ripartire di nuovo, ma naturalmente senza più la mia persona, per via delle generalità che dovevo fornire ai militari delle Forze dell’Ordine che mi avevano chiamato sul posto, dalla sede della Polfer, sita nel terminale della ferrovia centrale di Bologna, e che una volta sopraggiunti mi fecero scendere dal treno, alla stazione Roveri, perché venivo accusata dal controllore di offesa a Pubblico Ufficiale; e questo, solo per aver io dichiarato ad alta voce che costui era stato corrotto alle persone presenti, intorno, come già ribadito (anche se poi, la giustificazione che avallerà negli atti, al tutto, sarà costituita dal mio tenore assunto in quella particolare circostanza, e per aver proferito delle offese personali, e che in verità, ambo le cose, erano una pura diffamazione). Sono stata quindi costretta, sempre, da costoro, a prendere poi quello successivo delle 19.52, anche se comunque, come avevo già anticipato, alla fine ero scesa, appunto a Budrio, per ritornare indietro, a Bologna, così da andare a dormire altrove (avendo avuto paura difatti che nel giungere a Molinella, le Istituzioni di qui, fossero state nel mentre allertate del cui fatto, per reprimermi per l’ennesima volta allo scopo di mettermi il bavaglio). E dove, per giunta, i Pubblici Ufficiali della Polfer e Tper, mi hanno persino, costretto a convalidare obbligatoriamente il biglietto che avevo sì comprato per vidimarlo, ma che però per quella ritorsione ben specifica, inflittami, non avrei più voluto timbrare. Il colmo!

RISPOSTA TPER su di un precedente treno soppressomi

RISPOSTA DI TPER ALLA MIA DENUNCIA DI CUI SOPRA

Analogo episodio per l’ennesimo autobus fattomi passare in ritardo (è scritto molto male per ovvie ragioni)

ATC (anche quest’altro è stato scritto malissimo, per le medesime ragioni di estrema angoscia)

ALTRO MIO RECLAMO PER SOPPRESSIONE DI UN TRENO VERSO MOLINELLA CON ANNULLAMENTO ANCHE DI RELATIVA NAVETTA

FOTO DEL CONTROLLORE CHE MI HA QUERELATO PER IL REATO DI OFFESA A PUBBLICO UFFICIALE, NEL SOSTERE QUESTI CHE GLI AVREI DATO “DEL FIGLIO DI PUTTANA”, QUANDO IN VERITA’, LO AVEVO ACCUSATO AD ALTA VOCE DI CORRUZIONE

NOTIFICA DI ARCHIVIAZIONE DELLA QUERELA DA PARTE DEL CONTROLLORE PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE, SECONDO IL GIUDICE, POICHE’ DAGLI ATTI, RISULTA CHE IO SOFFRA DI DISTURBI DELLA PERSONALITA’ (…??)

A questo proposito, visto le calunnie dell’atto sopra: quelle ovvero, che  sarei stata sotto il dipartimento di salute mentale pubblica, che è falso, come non è vero che soffro di  disturbo della personalità, come anche il fatto, che avrei offeso il pubblico ufficiale in oggetto, proferendogli “sei un figlio di puttana, ecc.”, in quanto mi ero limitata solo a dirgli che era stato corrotto, vorrei precisare, che di seguito alla notifica di questo documento presso il mio domicilio, mi ero subito di seguito messa in contatto con l’avvocato d’ufficio che mi era stato disposto dal Tribunale per la famosa querela mossami dal controllore del treno corrotto, ma poi per altre questioni più impellenti, legate a mia madre che si stava ammalando, al termine ho lasciato perdere.

ATTO DI UNA RICHIESTA DELLA PROCURA DI UNA PERIZIA PSICHIATRICA ALLA MIA  PERSONA, PRODOTTA NEL 2003, E CHE AVEVO RITIRATO QUEST’ULTIMA, INSIEME AD ALTRI DOCUMENTI, AL CASELLARIO GIUDIZIARIO MOLTI ANNI PIU’ TARDI; LA QUALE PERIZIA, FU DEMANDATA AD UN CT , PER LE MIE DENUNCE DI VIOLAZIONE AL DOMICILIO CHE AVEVO PRESENTATO TRA IL 2000 E IL 2003, SENZA CHE IL SIG. ARIATTI IN OGGETTO, INCARICATO, IN QUALITA’ DI PSICHIATRA, MI ABBIA MAI VISITATA IN VERITA’, E IL CUI DOCUMENTO MENDACE, HA POI CONSEGUENTEMENTE INFLUITO SULL’ARCHIVIAZIONE DEL FASCICOLO, PER LA QUERELA MOSSAMI DAL CONTROLLORE DEL TRENO SOPPRESSOMI, DEL CUI DOCUMENTO SOPRA.

RISPETTO ALL’INVIO DELLA MIA DOCUMENTAZIONE SANITARIA CHE RICHIEDE ARIATTI AL CSM DI BUDRIO E A QUELLO DI SAN LAZZARO DI SAVENA, ERA RIFERENTE AGLI ANNI 1998 – 2000 AL PRIMO DIPARTIMENTO, PERCHE’ POI LA’ NON CI ANDAI PIU’, MENTRE INVECE AL SECONDO RIGUARDO AI TEMPI IN CUI ERA COMPARSO UN ARTICOLO SUL RESTO DEL CARLINO CHE PARLAVA DI ME, PER CUI LA PSICHIATRA DI QUEST’ALTRO PAESE DI SEGUITO ALLA SUA PUBBLICAZIONE MI CONTATTO’ LEI, SU RICHIESTA DEI CARABINIERI DOVE APPUNTO ABITAVO ALLORA, PER UN COLLOQUIO, MA IO LA’ NON VI ANDAI MAI COME PAZIENTE, ANCHE SE DI SEGUITO AL PRIMO TSO CHE  MI FECERO DI RITORNO DALL’AMERICA, FUI COSTRETTA SUCCESSIVAMENTE A PRESENTARMI OBBLIGATORIAMENTE UN PAIO DI VOLTE, E POI MI SLACCIAI DEFINITIVAMENTE (SI VEDA CAP. ARTICOLO SUL RESTO DEL CARLINO)

MAIL CHE HO SPEDITO IN OFFICINA DI MIO PADRE, A MIA SORELLA GRANDE, PER DIRLE CHE AVEVO SCOPERTO SOLO A DISTANZA DI MOLTI ANNI, DI UNA PERIZIA PSICHIATRICA MENDACE CHE MI ERA STATA FATTA PER LE MIE DENUNCE DI VIOLAZIONE AL DOMICILIO DA PARTE DI IGNOTI NEL 2002, E CHE DI CONSEGUENZA AVEVANO ANNULLATO AUTOMATICAMENTE LA MIA DENUNCIA DI CUI SOPRA PER IL TRENO SOPPRESSOMI (LA CUI PERIZIA LA ALLEGO NEL CAP. 1 DI QUESTO TESTO).

ALTRI DOCUMENTI CON LE FIRME DEI TESTIMONI

QUI SOTTO HO PROVATO DI FILMARE QUALCOSA PER FARE CAPIRE A VOI TUTTI CHE MI DEVO CONTINUAMENTE SPOSTARE DA DOVE MI SIEDO IN TRENO, PERCHE’ VENGO DI FREQUENTE DISTURBATA DA DEI MASSONI E MAFIOSI; ANCHE SE QUANDO PRENDO LA MACCHINA FOTOGRAFICA DA CASA, DOVE AL SUO INTERNO MI HANNO MESSO DELLE TELECAMERE A ME NASCOSTE, NON MI SI FA POI COGLIERE PIU’ DI TANTO IN FLAGRANTE DI REATO I MIEI MOLESTATORI, AVVERTENDO LA MAFIA, PER TEMPO I SUOI ADEPTI, CHE MI DOVRANNO MOLESTARE, DI QUESTO MIO INTENTO DI VOLERLI FILMARE, PERCHE’ NON ESCANO TROPPO ALLO SCOPERTO

(Li devo recuperare nuovamente i primi tre).

1 prima fermata di Guarda dove quelli che salgono sono ancora persone normali e nessuno di inquietante mi si avvicina.

2 Seconda fermata di Mezzolara, dove quelli normali vanno a sedervi altrove, mentre vicino a me si mette un carpentiere straniero dell’Omnia, con i pantaloni sporchi e lo zainone anche se questo non si vede bene.

3 Sono quindi costretta a spostarmi in un’altra poltrona, fino a che si arriva a Budrio Centro dove nessun’altro in disordine mi si avvicina grazie a Dio.

4 Sono ancora seduta nella poltrona in cui mi ero da poco spostata.

5 Incredibile siamo arrivati a Castenaso e ancora sono rimasta alla seconda poltrona senza essermi di nuovo dovuta rispostare!!

 

Nel sesto video, quel ragazzo di cui sopra, che mi viene quasi addosso, se né è poi andato via subito dopo, perché all’ultimo momento mi aveva visto che lo stavo filmando; ma in passato, lo stesso ragazzo, mi aveva starnutito da poco lontano da me, a più riprese, in modo quasi demenziale come la mia mafia ama fare “nel prendermi per il culo”, coinvolgendo alcune persone a questo; e, dunque, sono certa che costui sia stato corrotto da qualcuno per comportarsi nel suddetto modo. Pertanto mi sono dovuta rialzare dalla mia poltrona per andare a sedermi nuovamente altrove. Purtroppo gli sgarri che subisco continuamente, non li riesco sempre a filmare perché si consumano giusto appunto, quando vedono che lascio la macchina fotografica a casa, oppure se non è pronta all’uso; dove chi di corrotto viene avvertito in tempo reale se ce l’ho accesa oppure spenta, da così non essere ripresi in flagrante, per mezzo  delle stesse telecamere del treno (pertanto chi al controllo di queste viene coinvolto a tutto ciò), e attraverso le quali, queste persone vengono avvisate di molestarmi tramite il cellulare; come pure non riesco ad inchiodarli frequentemente per la ragione che voglio anch’io di tanto in tanto avere un po’ di quiete, senza dover sempre documentare, ma non riuscendovi comunque lo stesso in tal mio tentativo.

Ma da quando la mia mamma, i miei parenti, me l’hanno messa in una casa famiglia, ne ho poi comprata una nuova (visto che se ne prendo una, la mafia, me la fa rompere, quasi sempre, poco dopo da qualcuno, per dover aspettare, ogni volta, un po’ di tempo prima di prenderne un’altra); e quindi nell’aver io avuto in seguito anche più tempo per poterlo fare questo lavoro di documentazione (prima infatti compravo delle cose solo per lei, oltre ad essere stata unicamente presa solo dalla stessa madre), ho successivamente ripreso il tutto.

IL CERTIFICATO DI ASSISTENZA TECNICA ALL’ENNESIMA TELECAMERINA CHE AVEVO COMPRATO PER AVERE DELLE PROVE DELLE MOLESTIE CHE SUBISCO, CHE SI ERA ROTTO QUASI SUBITO.

PER LA SERIE TELEVISIVA: “E LA SFIGA CONTINUA”...

 

Quindi incazzata della cosa, un giorno disertavo totalmente dal fare il biglietto prendendo questa bella multa, e altre ancora di seguito fino ad oggi:

… Per poi riprendere di nuovo a fare il biglietto nella speranza del ravvedimento di alcuni individui di Tper, che invece mi facevano subire ancora, quanto segue:

Treno delle 11.05: Una classe di ragioneria della scuola di Molinella prende il treno con me (…??); non ci credereste mai, se vi dicessi, che l’intera ciurma (una ventina di studenti all’incirca, si sono dati il cambio della guardia a passarmi vicino, per sgranellarsi di dosso qualcosa, vicino alla mia persona, in qualche maniera, oppure per tossirmi accanto, per essermi io dovuta alla fine spostare, altrove; e questo, dopo che certuni si erano dati prima delle pacche fra loro, scherzosamente, ma all’insegna della pura finzione, essendo stata difatti, la sottoscritta medesima, l’oggetto di quella molestia che mi si faceva subire, per crearmi una sorta di terrorismo rispetto alla stessa goliardata che si consumava, poco distante da me: in quanto in quel modo lì, era stato detto a questi adolescenti di farmi da qualcuno, forse, dalla stessa Istituzione scolastica in questione che era stato coinvolta, presumibilmente per mezzo di un professore; come del resto si evince la tal cosa, quella ovvero della corruzione degli insegnanti, in un video in fondo al Capitolo 2: Cronologia del mio sito e libro che non sa da farsi: in cui una maestra aveva istruito dei suoi allievi a molestarmi di proposito, attraverso finte pacche di libri sopra alla mia testa o ad essa a raso, ecc. Il tutto, sempre, nel compiacimento divertito degli stessi ragazzi coinvolti, che mi ghignavano dietro alle spalle complici!

QUESTI, CARI GENITORI DEL TERZO MILLENNIO, SONO I VOSTRI FIGLI:

“Quando io vi dico, che “chi” mette oggi al mondo dei figli non è molto intelligente, é per il fatto che col disagio sociale creato di proposito dai Potenti, si dà poi poi forma a questi vostri mostri; e della cui cosa specifica parlo nel capitolo: PRELUDIO AI PRECONCETTI INTORNO ALLE VITTIME DI MAFIA.

E la stessa cosa di cui parlo sopra che mi viene fatta subire, avviene in modo particolare anche in corriera, con il coinvolgimento in tempo reale, di sempre più persone comuni, che non si smentiscono della propria complicità mafiosa nei miei confronti, attraverso uno sguardo sapiente da canaglia.

QUELLO CHE HO SCRITTO SU UN MURO DELLA STAZIONE GUARDA. 

LA  COSA TRISTE, E’ CHE LE PERSONE CHE MI CORROMPONO I MILITARI SOVRANI, PER MEZZO DI INTERMEDIARI NON SANNO MINIMAMENTE, CHE NEL CERCARE IO DI SOPRAVVIVERVI A TUTTO QUESTO, TENGO DURO ANCHE PER LORO, PERCHE’ SIAMO TUTTI QUANTI SULLA STESSA “BARCA”. MA COSA VE LO DICO A FARE,  SE QUANDO NEL NIENTE PIU’ ASSOLUTO, REGNA LA LEGGE DEL FAR WEST: CHE E’ QUELLA DETTATA DALLO STRETTO DISAGIO, DI TIPO PREMEDITATO, DI “COLUI” CHE CI GOVERNA PER METTERCI L’UNO CONTRO L’ALTRO; E DOVE TUTTE LE PERSONE VENGONO CONDIZIONATE A TORTO DI QUALCUNO, IN CAMBIO DI “CAZZATINE”, MA QUESTO, SOLO UNA VOLTA DOPO CHE SONO STATE DISEREDATE DI OGNI DIGNITA’, AL FINE DI FARE ESSE DEL MALE AD ALTRI, AFFINCHE’ NOI NON CI COMPATTIAMO E CONTEMPORANEAMENTE NON CI SI RIBELLA ALLA PAZZIA, COME IL PAGARE LE TASSE CHE IL POTENTE O AMM.RE DELEGATO DELL’ESERCITO: ROMANO PRODI, “A VOI” VI CHIEDE!

UN ESEMPIO DI MASSONERIA, CUI IO RISPONDO

In quest’altro video sopra, al primo minuto e tredicesimo secondo, sale una persona che mi tossisce addosso, mentre quella che scende alla fermata qui davanti a me, si lava la faccia con le sue mani (questa tipa straniera che sembra lontana dalla sottoscritta medesima, in verità, era molto vicina; e molti di questi passeggeri che salgono in treno o in corriera, che mi siedono accanto, o mi passano vicino si portano molti di essi puntualmente le mani alla faccia o le dita fra i capelli col ghigno famoso, sempre, a convalida ciò della loro complicità al tal disegno!

In questo video, dove mi sono vista circondare da questi ragazzi, progressivamente, e che vanno a scuola, essi, si toccano capelli e faccia, a raso da me a più non posso, fingendo una pura casualità; un simpatico comportamento massonico verso la fine dello stesso filmato, da parte di questo carismatico ragazzo in piedi, che compare dal secondo minuto e me lo mette in atto di proposito per provocarmi rispetto ad un certo personaggio, che a più riprese difendo in questo sito, a contemplazione che quella era una pura ritorsione alla mia persona, e a non smentirsi costui del suo sbeffeggiamento di tipo proidiano, che contempla la sacrale formula: “al danno, la presa in giro”.

Stessi soggetti del video sopra, che me li ritrovo di nuovo vicino (per volere unicamente di costoro) guarda caso, mentre si toccano continuamente i capelli o faccia, e che sono poco lontano da me, al solo scopo di voler concorrere al mio impanicamento, per mezzo della loro presenza, a cui sono stati chiamati per farmi subire questa specifica ritorsione…

 

La tipa coi capelli rossi lunghi mi veniva sempre vicino a me, di proposito per molestarmi al minuto 1’20”. “Non so se mi spiego, quello che sono i vostri figli!”

Al “3 – 6, la ragazza con gli occhiali da vista e il giacchino col cappuccio color pesca che sale, si porta una mano in bocca in corrispondenza di dove siedo, perché così le hanno detto di fare.

COME ACCADE QUESTO NEL VIDEO SOPRA CON LA RAGAZZA CON GLI OCCHIALI DA SOLE, CHE PARLA AL CELLULARE E CHE E’ CORROTTA PURE LEI.

MA COME SONO BELLA NEL VIDEO QUI SOTTO…

E adesso che hanno visto gli adepti della mia mafia, che prendevo la corriera… cambio del mezzo con un bus da città, con la scusa che non c’erano autisti e autolinee! (COSI’ MI HA DETTO QUESTO AUTISTA DA ME INTERPELLATO NEL VIDEO). Ma scusate se non ci sono più autisti, non ci potevate comunque dare almeno una autolinea blu, mi domando? Il tutto, sempre, per molestare me, che con quel disagio mi si metteva, nella condizione di venire più disturbata da qualcuno di corrotto.

… “Carla non sai cosa ti sarebbe atteso in quella stessa giornata del video sopra, poi una volta raggiunta la biblioteca Ginzburg della zona Savena a Bologna!”

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA

IL MUST DEL PAKISTANO O DELLO STRANIERO IN GENERE CHE MI SI IMPONE CON LA SUA MUSICA SENZA LE CUFFIE O CHE FA CRACCHIARE DAGLI AURICOLARI, O NEL PARLARE FORTE CON QUALCUNO AL TELEFONO (la mia mafia sa come questa cosa mi disturba, tanto da farmeli ritrovare costoro anche a bordo del treno, allorchè cambio il posto, con indicazioni ad alcuni di questi attraverso le telecamere di TPER):

E POI: IL RAGAZZO CHE MI SI E’ GIA’ PRESENTATO A QUESTO PUNTO SI FARA’ NUOVAMENTE NOTARE DINNANZI A ME, DALLA BANCHINA DA CUI MI TIENE SOTTO CONTROLLO COME A DIRMI: “OGGI SONO IO CHE TI DEVO ROMPERE IL CAZZO”; CON LA PRESENTAZIONE CONTERMPORANEAMENTE A LUI DI UNA SPALLA, COME DI QUELL’ALTRO NEL VIDEO CHE BALLA SULLA SUA SINISTRA:

A questo punto, li vedo che si allineano entrambi nell’ultima carrozza dove io stavo provando di andare per sfuggire da loro, cosicchè risalgo dalla penultima per andare in capo al treno, quando dagli stessi vengo superata lì. L’uno per andare più avanti a me, l’altro, quello che balla invece, si tuffa all’improvviso ad  un certo punto in una corsa che lascia basiti tutti quanti, e che era indirizzata a me; ma non avevo la macchina fotografica accesa  per essere riuscita ad immortalarlo, per poi dopo averla riaccesa, l’ho beccato nuovamante più tranquillo che mi supera per la seconda volta per andare al bagno, ballando mentre cammina come per uscire da quella scena…

E’ UN MUST ANCHE QUESTO: L’APRIRMI LE GAMBE A ME DIRIMPETTO, SEGNO CHE CI AVEVO VISTO BENE CHE COSTUI ERA STATO CORROTTO PRECEDENTEMENTE, PER VIA DI TANTI PICCOLI SEGNALI CHE MI HA INVIATO, COME IL TOCCARSI (CHE NON HO DOCUMENTATO AHIME’)!

A PROPOSITO DELL’AZZIMARSI, GUARDATE QUI CHE LO RIESCO A COGLIERE IN FRAGRANTE QUELLO CHE SALE ALLA FERMATA CON LA MAGLIA BLU E MI PASSA VICINO

E ME PRODI AN’TPEG BRISA!

… E ALTRE MOLESTIE ANCORA DI NUOVO IN CORRIERA:

QUI NEL VIDEO SOTTO, SALE POCO DOPO QUESTA RAGAZZA, CHE SI METTE A ME DAVANTI ANCHE SE DALL’ALTRA PARTE, INIZIANDO A TOCCARSI DI QUANDO IN QUANDO PER POI…

NEL TOCCARSI SEMPRE DI TANTO IN TANTO, ATTRAVERSO DEGLI SUGGERIMENTI CHE GLI ARRIVANO SULLO SMARTPHONE AGLI AURICOLARI…

SUCCEDE CHE MI SPOSTO DALLA PARTE IN CUI LA STO RIPRENDENDO, E LEI CHE FA? SI SPOSTA ANCH’ELLA, IN MODO CHE MI POTESSE CONTINUARE A VEDERE PER PROSEGUIRMI A MOLESTARE. NOTATE CHE QUI HA ANCORA IL PIRRUCCO:

AD UN CERTO PUNTO SI SPAZZA LA MANICA DEL SUO GIACCONE VIGOROSAMENTE, DOVE QUI HA ANCORA IL PARRUCCO, DA COSTRINGERMI QUINDI A CAMBIARE DI POSTO…

NELL’ANDARE IO DIETRO, ELLA, SI SCIOGLIE POI I CAPELLI, PER FARSI UNA CODA DI CAVALLO, PUR DI CONTINUARE A MOLESTARMI, MA AVEVO LA MACCHINA SPENTA E NON SONO RIUSCITA A RIPRENDERLO DI QUESTO, PERO’ SI VEDA NEL VIDEO, LA SUA NUOVA ACCONCIATURA SUCCESSIVA, A DIMOSTRAZIONE DI CIO’!

E ANCORA IN TRENO:

QUI MI RITROVO ALLA MIA DESTRA QUEST’ALTRA CHE SI METTE A POSTO I CAPELLI FINGENDONE, SEMPRE, UNA SITUAZIONE DI PURA CIRCOSTANZA…

… PER POI VENIRSI A METTERE DIFRONTE A ME, LA RAGAZZA DI CUI SOPRA, CHE PURE LEI, NEL SISTEMARSI LO SCIALLE E ANCHE LA MASCHERINA, ERA STATA CORROTTA ANCH’ESSA PROPRIO ALLO STESSO FINE, SEBBENE CIO’ NON SI EVINCE A VOI, E IL TUTTO ALLO SCOPO DI CONTINUARE A FARMI STARE NELLA CONDIZIONE DI DISAGIO; MA NON RIUSCENDO IO A TENERE ACCESA LA MACCHINA FOTOGRAFICA, PERCHE’ CE L’AVEVO DAVANTI, PERTANTO NON HO POTUTO IMMORTARLA DI QUESTA SUA RITORSIONE IN MODO ESTENSIVO, IN ACCORPAMENTO A QUELLA DELL’ALTRA PASSEGGERA VICINA, ACCOMADATA POCO  PIU’ IN LA’, QUESTO NON LO RIESCO A FAR PALESARE BENE

OPPURE, DI NUOVO, IN CORRIERA, DA PARTE DI CERTA GENTE, CHE VIENE INFORMATA SEMPRE DAL CONDUCENTE, DEL POSTO PRECISO IN CUI SIEDO, E CHE MI SI AVVICINA FINGENDO DI DOVERSI SPOGLIARE DEL PROPRIO GIACCONE PERCHE’ HA CALDO, NONOSTANTE IL FREDDO PORCO, AL FINE DI MOLESTARMI DI PROPOSITO NELL’INVASARMI DEI MIEI RISPETTIVI SPAZI, ED INSIEME A QUESTO PUZZANDO SELVAGGIAMENTE DI TABACCO, PERCHE’ LA MAFIA SA, CHE CIO’ MI INFASTIDISCE, PARECCHIO; PER DOPO FARSI VEDERE DA ME LA STESSA PERSONA, CORROTTA, PRIMA DI SCENDERE, CHE SE  NE PREPARA UN’ALTRA DI SIGARETTA. IL TUTTO, DOPO UN NUMERO CONSIDEREVOLE DI RUMORI COL NASO, CHE SI TIRA SU, PER INFASTIDIRMI, E DELLA QUALE COSA, LA “MADAMA”, CONOSCE BENE PURE DI CIO’ IL MIO FASTIDIO!

VIDEO CHE MI E’ STATO RUBATO APPOSTA

https://youtu.be/BUJ-cNmP970

E ANCORA DI NUOVO, SEMPRE, IN TRENO:

PERO’ STAVOLTA, DA PARTE DI UN CONTROLLORE CORROTTO, IN STAZIONE, PER SBEFFEGGIARMI, NELLA MEDESITA’ MODALITA’; SPAZIANDO VIA VIA LE TAL MOLESTIE, CONTINUAMENTE, RISPETTO AL MIO SENSO DELL’IGIENE IN GENERALE, SAPENDO LA MAFIA, CHE NON SOPPORTO ANCHE LE PERSONE CHE SI TOCCANO CONTINUAMENTE I CAPELLI VICINO A ME, FACENDOMI DISTURBARE DA TALUNI, PURE IN QUEST’ALTRO MODO:

https://youtu.be/2zFi_g9qtPM

… COME DA PARTE DI GENTE NON PROPRIO IN ORDINE, CHE SI VIENE A METTERE VICINO ALLA SOTTOSCRITTA MEDESIMA, DOPO ESSERE STATI CORROTTI PER FARMI SUBIRE IL LORO DISORDINE, BENCHE’ NON SIA RIUSCITA A RIPRENDERLI NEL MOMENTO PRECISO IN CUI MI VENGONO ACCANTO, GLI ESEMPLARI IN QUESTIONE DEL VIDEO SUCCESSIVO, MA SOLO UNA VOLTA CHE SI ERANO GIA’ SISTEMATI POCO LONTANO DALLA MIA PERSONA.

QUINDI SONO COSTRETTA A SPOSTARMI, DA DOVE POI LI RIPRENDO MEGLIO DELLA LORO ZOZZERIA:

LA WONDER WOMAN DELLA TPER

VIDEO SOTTRATTOMI PURE QUESTO:

https://youtu.be/EFLS8Idq0P0

ENNESIMO MEZZO PUBBLICO, CHE MI HANNO ANTICIPATO D’ORARIO, PERCHE’ NON LO RIUSCISSI A PRENDERE PER LA CUI COSA, SONO DOVUTA ANDARE IN BICI FINO AD UNA CERTA FERMATA DELLA TRATTA PER BOLOGNA

AVVISO DI RICEZIONE A MIA SEGNALAZIONE DI SCARSA PULIZIA MEZZO A TPER

E PER LA SAGA “PROSEGUO DELLE MOLESTIE SU TRENI E CORRIERE DI TPER …

NEL LINK SOTTO, SI EVINCE INVECE COME NEL SERVIZIO NAVETTA DI COLLEGAMENTO BUDRIO – PORTOMAGGIORE, ISTITUITO DALL’INVERNO 2021 FINO ALL’ESTATE DELLO STESSO ANNO, I MILITARI CHE GUIDAVANO IL TRENO NON SI RISPARMIAVANO AFFATTO PURE LORO DALL’ARRECARMI DELLE MOLESTIE FUMANDO POCO LONTANO DA ME, OPPURE PARLANDO AL CELLULARE ININTERROTAMENTE (NEL VIDEO, RIPRENDO UNA DONNA MILITARE CHE HO SORPRESO PIU’ VOLTE A DISTURBARMI IN QUESTO MODO, COME LA STESSA COSA MI FACEVA UN CONTROLLORE DONNA CHE FUMAVA ANCHE LEI A BORDO DEL TRENO E CHE DI RECENTE NEL 2023, HO SORPRESO ELLA CHE CHIAMAVA I CARABINIERI A BORDO DI UNA CARROZZA PERCHE’ UN RAGAZZO LO FACEVA ALLA SUA PRESENZA CON LA SIGARETTA ELETTRONICA); LA CUI MEDESIMA MOLESTIA, ME LA FACEVANO SUBIRE ANCHE ALCUNI AUTISTI DEL SERVIZIO PULLMAN DI POLLINI, CHE PERO’ QUI, NON SONO RIUSCITA AD INQUADRARE BENE, POICHE’ UNO DI QUESTI CORROTTI, SE NE ERA ACCORTO CHE LO STAVO FILMANDO E CHE INFATTI MI AMMONISCE DELLA RIPRESA CHE LE AVEVO FATTO CON LA MIA TELECAMERA, PERCHE’ IL TUTTO FOSSE PRECLUSO ALLA VOSTRA VISIONE; MA IN QUEI PULLMAN, VENIVO SOPRATTUTTO, LETTERALMENTE, TORTURATA DA MOLTI PASSEGGERI (DAI CINQUE AI DIECI PASSEGGERI PER OGNI LINEA CHE PRENDEVO, E CHE RICEVAVANO DELLE ISTRUZIONI PRECISE DAL LORO CELLULARE DA QC. E CHE ERA IN CONTATTO CON CHI A CAPO DEI SATELLITI GEOLOCALIZZANTI; COME DEL RESTO CIO’ MI ACCADEVA PURE IN TRENO, DOVE A CERTUNI SI DAVA LA MIA POSIZIONE ESATTA PER VENIRE VICINO A ME A DISTURBARMI IN QUALCHE MANIERA O METTENDOMI IN ATTO CERTE RITORSIONI; IL TUTTO, CON LE IMMANCABILI FIGHE CHE DOVEVANO SBEFFEGGIARMI ULTERIORMENTE, PER MEZZO DELLA LORO AVVENENZA, E SOTTRATTAMI QUESTA DALLA MAFIA MEDESIMA CON TSO E ASO, IMPONENDOSI ESSE A ME DAVANTI, DOPO ESSERE STATE CORROTTE PER COMPORTARSI IN QUEL MODO (SI VEDA A TAL RIGUARDO LA FINE DEL MOVIE).

Risposta 146880 di tipo beffardo visto che all’interno di ogni corriera ci sono delle telecamere come ce n’erano in quella in oggetto,  e che avrebbero dovuto visionare, anche se mi è stato detto da un passeggero che viaggia con me che quando sono ferme le corriere o in stato di sosta seppur col motore acceso, non sono collegate al satellite geolocalizzante

E ancora nel mese di aprile – maggio 2022 ho ricevuto anche altre forme di molestie messemi a segno con la collaborazione di un’autista siciliano di circa trenta – quarant’anni pelato di capelli che per oltre un anno si prestava a farmi molestare da dei passeggeri che faceva salire a bordo della corriera, come appunto degli zingari o dei muratori malconci corrotti e che salutava complice in seno alla mia mattanza; i quali, si venivano a sedere proprio vicino a me, allo scopo di disturbarmi o se invece non saliva nessuno, pertanto ero l’unica passeggera, mi faceva trovare delle fiale nauseabonde, senza che io sia riuscita ancora a denunciarlo di ciò, essendo stato istruito dalla mafia di comportarsi così, visto che TPER non mi ha poi fatto avere la visione delle telecamere per inchiodarlo di questo fatto, né le Forze dell’Ordine della Polfer dove mi ero recata mi avevano voluto prendere la mia denuncia a tal riguardo perché mi trovarono la scusa che occorreva farsela redigere direttamente da un legale; ma un avvocato penalista che mi aveva consigliato prima ancora una collega di questi e che avevo incrociata casualmente per strada lo stesso giorno che mi accadde ciò che riporto piu’ nel dettaglio, sotto, volle farmi una denuncia o ratifica, perché costui sosteneva, dopo essere stato nel frattempo contatto per non difendermi, “che adesso non è più così, e che quindi bisogna andare per forza in un PG a farsela da sè…” MORALE: NON SONO TUTT’ORA RIUSCITA AD INCHIODARLO COSTUI (Si veda l’ultimo capitolo che ho scritto, “Conclusioni: perché la mafia ce l’ha con me”). Ma nell’averlo posto in questo blog, poi è stato trasferito.

L’AUTISTA-CORROTTO-DI-NOME-DANILO-CHE-MI-METTE-LE-FIALE-IN-CORRIERA-QUANDO-SONO-DA-SOLA

MA ABBIATE FEDE!

molestia in corriera il 7 maggio 2022

 RISPOSTA DA TPER IN MERITO A SEGNALAZIONE DEL 8 MAGGIO 2022 PER IL 7 MAGGIO

RISPOSTA DI TPER AD UNA ALTRA SEGNALAZIONE ANCORA DEL 9 MAGGIO 2022 DI SEGUITO ALLA PRECEDENTE MOLESTIA DA PARTE DEL SOLITO AUTISTA

Rispetto alle segnalazioni da me fatte a TPER sull’autista famoso corrotto, che quando guidava lui sulla corriera, mi faceva molestare in diversi modi da alcuni passeggeri che vi caricava salutandoli in modo complice, vorrei dire che il giorno dell’ultima mia segnalazione in oggetto, mi ero recata infine alla Polfer della stazione centrale di Bologna, poiché avendomi egli minacciato che mi avrebbe chiamato, lui, i Carabinieri, “quando sarebbe dovuta essere stata la mia persona a doverli chiamare”, poiché gli avevo chiesto solo di darmi il suo numero di matricola, di seguito alle solite molestie che subivo anche quel giorno e dallo stesso autista coordinate, spaventata al termine da detta sua mafia, la sottoscritta medesima scendeva alla stazione di Molinella, per poter prendere il treno che da lì andava pure esso a Bologna, e che partiva quasi in coincidenza dell’arrivo della stessa autolinea, che faceva però un’altra tratta ma con l’identica destinazione, al fine di andare a sporgere una denuncia formale contro di egli, senza sentirmi minacciata L’AUTISTA CORROTTO DI NOME DANILO CHE MI METTE LE FIALE IN CORRIERA QUANDO SONO DA SOLA; ma venendo la mia persona intercettata della tal mia intenzione, dalla stessa “madama”, nel veder questa che scendevo in stazione centrale di Bologna, anziché essermi fermata prima come faccio comunemente, per recarmi appunto al suddetto sportello, sito lungo il primo binario dell’infrastruttura medesima, essendo dotato essa di telecamere, dovunque, la mafia in oggetto, mi corrompeva quindi in tempo reale, il suo capo preposto, che veniva contattato preventivamente per respingermi poi allo stesso sportello del pubblico, perché non me la prendesse di proposito, con la scusa che occorreva la fragranza di reato per un loro pronto intervento; e ciò accadeva di seguito all’aver io inizialmente parlato con un suo subalterno che mi accolse alla reception appena arrivai, e che mi sparì dietro ad una porta per andare a parlare con questo suo superiore, in merito a quella mia richiesta. Nel ritornare, questo agente, subito dopo, mi diceva desolato che non mi poteva aiutare per la motivazione che gli aveva suggerito di dirmi il poliziotto corrotto, invitandomi però a chiamarli nuovamente nel momento stesso che sarebbe successo un altro possibile evento spiacevole perché sarebbero intervenuti solleciti. Lo ringraziavo comunque, benché alquanto amareggiata non ravvisando nel secondino la corruzione dell’altro, ma lo mettevo purtuttavia in guardia del fatto che chi gli aveva impartito quell’ordine era stato corrotto, in quanto la mia era una ritorsione mafiosa per essere una testimone di un assassinio, e me ne andavo da lì, nella sua più totale indifferenza. Lo stesso giorno, ad un bar dove prendevo un caffè ristoratore, nel buttare l’occhio sul giornale, vedevo nella redazione locale, la notizia dell’inaugurazione di una piazzetta a Bologna, in memoria proprio di quella persona famosa che era stata assassinata, di cui la sottoscritta medesima era per l’appunto una testimone di mafia, per la quale ragione, subivo anche quelle molestie sui mezzi di trasporto; e successivamente mi recavo dentro ad uno studio legale davanti al quale ero passata casualmente, in via Don Minzoni, in centro, per chiedere una consulenza specifica in merito all’ultima molestia subita, senza aver preso nessuno appuntamento. L’avvocatessa che incrociai in strada, e che entrava in quel preciso istante, nel portone del condominio dello studio legale in questione, dove stavo provando di suonare il campanello, mi disse che lei era appunto un legale, ma civilista, e che se volevo un consulto di un penalista mi dava il numero di un suo collega che se ne occupava, appena dopo aver raccolto la mia richiesta di aiuto che le esposi nel suo ufficio, perché non era il suo campo. Già che c’ero mi feci chiarire dalla stessa avvocatesse se fosse stato normale che alla Polfer, non mi avessero preso la mia denuncia, rispondendomi lei di no, perché erano tenuti a farlo, ma di chiamare il suo collega per farmela magari rettificare da lui. Lo chiamai due giorni dopo, e tempo che la mia mafia, nel vederne a casa mia il foglietto svolazzante in cui quella professionista, me lo aveva scritto il suo cellulare (la mafia mi ha disposto delle telecamere a me non visibili, nella mia abitazione, dove mi si spia h24 per potermi intercettare di ogni mio movimento) che questo avvocato me lo corruppero celermente: esso, difatti, appena lo contattai, mi rispose in modo molto gentile, e premuroso allo stesso tempo, per la cui falsità specifica ho ormai un certo orecchio, dicendomiadesso gli avvocati non rettificano più denunce, e che era necessario quindi recarsi per forza in un PG qualsiasi, e che se non me l’avevano presa lì, di andare a provare in un altro, e che solo una volta aver fatto questo, poi mi avrebbe assistita (così gli dissero di parlarmi, in quanto ora non me le consentono più le denunce, con scuse sempre diverse).

E ME’ TER DRET!

7 GIUGNO 2022

NEL VIDEO SOTTO IN OGGETTO, SOPRAGGIUNTA IN STAZIONE A MOLINELLA, POCO DOPO, MI ARRIVA QUESTO MANOVALE CHE INIZIA A TAGLIERMI L’ERBA, DOVE POCO DOPO SE NE AGGIUNGONO ALTRI TRE, E TUTTO CIO’ DI SEGUITO AL GIORNO PRIMA E SUCCESSIVI, IN CUI A MARMORTA ERO STATA CIRCONDATA DA VICINI CHE MI AVEVANO MOLESTATO ALLO STESSO MODO (SI VEDANO I MOVIE NELL’ACCOUNT: [email protected] 4439 – 4438 – 4437 – 4521 – 4529)

8 GIUGNO 2022

NEI SEGUENTI VIDEO MI PREPARO SUL TRENO ALL’IMMINENTE MAFIA CHE MI ATTENDE ALLA STAZIONE DI BUDRIO  

https://youtube.com/shorts/WZ4AhoPK5-Y

Per ascoltare i video seguenti, togliere l’audio in alto alla pagina, del post in oggetto.

IN QUEST’ALRO DI VIDEO SOPRA, RIPRENDO ALLA STAZIONE DI BUDRIO, ALMENO TRE PERSONE CHE STAVANO DALL’ALTRA PARTE, SEPARATI GLI UNI DAGLI ALTRI, DOVE AL MIO PRECISO SCENDERE SULLA BANCHINA DEI BINARI, PER ANDARE DALLA LORO PARTE, MI ATTENDEVANO CON LA CICCA IN MANO,  IN TORTO ALLA MIA PERSONA, ANCHE SE NON SI VEDE BENE QUESTO POICHE’ NON SONO RIUSCITA A SFUOCARLI; E POI, SUBITO DOPO, RIPRENDO DIETRO DI ME, IL MILITARE CHE ERA STATO ALLA GUIDA DEL CONVOGLIO DA CUI ERO SCESA, CHE INSIEME AL SUO CONTROLLORE MI STAVANO OSSERVANDO,  IN QUANTO COMPLICI DI QUELLA MATTANZA, MA LA MAFIA, MI HA GIA’ RUBATO DEI SECONDI DEL MOVIE A CONFERMA DI QUESTO: LI COLGO SOLO NELL’ATTO DI GIRARSI NEL SENSO OPPOSTO DAL QUALE MI STAVANO SPIANDO PERCHE’ AVEVANO VISTO CHE TUTTO QUESTO LO STAVO DOCUMENTANDO COL CELLULARE, FACENDO QUINDI ESSI FINTA DI NIENTE. INFINE SI VEDE UNO STRANIERO COL MONOPATTINO ELETTRICO CHE MI VIENE INCONTRO, DELLA QUALE COSA LA MAFIA SA IL MIO FASTIDIO, A CONTEMPLAZIONE DELLA RITORSIONE.

https://youtu.be/83ZDct2V2GI

Ottobre 2022: in stazione di Molinella, non  mi lasciano più vivere perché dovunque io mi sposti, vengono corrotte delle persone come degli operai addetti alla manutenzione dell’infrastrutture a rumoreggiarmi intorno, cosi’ come all’interno dello stesso treno da parte di alcuni passeggeri che iniziano ad ascoltare la musica al cellulare senza auricolari oppure mettono il vivavoce mentre parlano al telefono, oppure sempre al fine di stordirmi, rimanendo a parlare con qualcuno al mobile lungamente da poco lontano in cui mi trovo.

Lo stesso video, qui, di sopra, l’avevo messo su tiktok nel link sotto, dove il tal social media, me ne aveva tolto l’audio, allo scopo di non rendermi credibile rispetto alle molestie subite, costituite appunto da dei rumori da apparecchi rumorosi che delle persone della stazione dei treni azionavano apposta allo scopo di disturbarmi, per poi farmi pestare dai massoni tiktokiani a condurre gli altri che sarei malata (non si vede piu’ perché l’account mi è stato bannato proprio a questa ragione

https://www.tiktok.com/@carlazandi2/video/7151373373912730885?is_copy_url=1&is_from_webapp=v1

Comunque le molestie subite sui mezzi pubblici sono diverse e vedono la compartecipazione sia dei controllori adibiti al controllo dei biglietti, come dei suoi militari a bordo, nonché degli autisti delle corriere, dei pullman, o degli autobus, ma anche dei passeggeri, che poco dopo che mi sono messa da qualche parte, taluni, mi vengono vicino a praticarmi qualche molestia, come spogliarsi a fianco nonostante sia molto freddo, o nel farsi vedere che si preparano una pagliuzza, della quale cosa, la mafia, conosce bene il mio fastidio.

SEGNALAZIONE DEL 3/01/23 A TPER PER MOLESTIE DI TIPO PREMEDITATO CHE HO SUBITO IN CORRIERA DA MARMORTA A BOLOGNA

RISPOSTA DI TPER

Per poi subirne molti altri disagi, con altre quattro segnalazioni e richiesta di un rimborso economico

Libero Mail_ Posta Trenitalia Tper S_c_a_r_l_ -Chiusura pratica Protocollo_ R-055354 [ ref__00D1t0qRjC__5006906pOgwn_ref ] Stampa

Tper Spa – SolWeb – Reclamo