DIARIO DA FINE FEBBRAIO AD INIZIO APRILE 2005

DIARIO-DA-FEBBRAIO-2005-SCRITTO-IN-STENITAL[1]

… Anche se al suo interno è riportata una data dell’anno sbagliata

TRADUZIONE DEL SECONDO QUADERNO ALLO STENITAL

23/02/2005

Caro diario, sono molto triste. Mi sento sola e sto lavorando male. Ovvero, mi sono resa conto che i prezzi che facevo potevano andare bene qualche mese fa, adesso c’è crisi e sono scesa. Ne cominciano a venire in tanti col giornale, ma io non riesco a riceverli in quel condominio, perché sono troppi. All’inizio ne facevo massimo 6 o 7, adesso arrivo a 10 o 12. Non è sempre così, però se succede che a metà giornata ne ho già fatti quei tanti vado via, perché non posso farne venire una ventina tutti i giorni.

Per il mio fisico, per il condominio, per Ezio, insomma per tante cose. Ma i clienti si potrebbero stancare e lasciarmi perdere. Ora poi dopo aver notato che non mi chiamano più per il lavoro (intendo quello normale), il telefono ha ripreso ad avere problemi; è iniziato martedì, quando/quindi (?) si innesta la segreteria del telefono. Non è possibile che succeda perché sono stata alla VODAPHONE e risulta tutto regolare, eppure qualcuno mi inserisce (?) la segreteria del telefono. Così non posso fare calcoli con la casa. Come potrei del resto farne. Una volta che ho la casa, ho i soliti vecchi problemi condominiali (intesi quelli che mi fa avere la mafia con la corruzione di alcuni abitanti del mio stabile a molestarmi), nonché la cattiva reputazione (nel senso che se in un posto mi prostituivo inevitabilmente inviavo dei messaggi dubbiosi sul mio conto ai condomini) che mi classa/grazia (?). Insomma ci vorrebbe un posto ad “ok” e se lo trovo non mi farebbero lavorare. Nel frattempo Ezio mi tratta male, sbotta sempre con frasi sul genere che due maroni che sei qui , ma perché non vai da tua madre, ma perché non ti cerchi un’altra casa, eccetera, eccetera. Io parto alla mattina che sono a pezzi, dal bollore/dolore (?), e rientro che non sono contenta della giornata in corso.

Insomma sto male. Credo che lui (mi riferisco a Grilli, il maniaco – mafioso, sempre) non mi voglia lasciare stare. E nessuno è disposto a credere alla mia storia. E’ un incubo in cui non riesco a fare ritorno (?). Se solo qualcuno gratuitamente (?) mi facesse da amico, qualcuno con cui parlare e confidarmi, qualcuno con (“di” forse) cui veramente fidarmi; e invece sono completamente sola in una situazione al culmine/colmo (?) del paradossale (?). Se penso a ciò che mi è accaduto, all’America, alle cliniche psichiatriche, al mio aumento del peso corporeo, ai miei problemi famigliari.

Se penso che non ho solo Renato Grilli, ma i miei vecchi problemi di sempre e che non c’è nessuno che si vuole fare carico dei miei vecchi problemi (mi riferisco ad un qualche psicologo perché avendo la mafia, me li corrompevano da lì in avanti, e relativi alle interferenze interne che in verità poi ho superato da sola nel corso del tempo), non so proprio come ne uscirò. Credo insomma di non avere futuro e più vado avanti e più sarà sempre peggio, fare o non fare soldi, non acquista più valore nella mia vita, perché lui me li farà spendere e male. Vorrei tanto riprovare di tornare a casa mia e sopportare mia madre, le puzze (le sue), le mie sorelle (intendo le loro cattiverie nei miei confronti), i suoi umori (intesi sempre di mia madre perché si stava ammalando), vorrei insomma provare di ritornare a casa per vedere se lì posso proteggermi da lui.

Penso che sto sbagliando di nuovo tutto. Dovrei trovarmi una casa con degli studenti o dei lavoratori e sopportarli. Dovrei stare tutto il giorno con loro a ridere e scherzare. Provare di fare un lavoro anche ben poco retribuito, ma perlomeno, in regola; per vedere se lui mi lascia stare. Penso che lunedì mi darò da fare per cercare un lavoro normale e ci riproverò (futuro?)  sopporterò (o di sopportare?) il freddo, ma la prima cosa nella mia vita a (“è”sarebbe) liberarmi da quel maledetto. Devo imparare a liberarmi da lui. Ma però io non riesco a vivere in mezzo agli altri (era una mia idea che presto mi smentirò da me, per via delle cliniche psichiatrice, le violazioni continue al domicilio, e altre ritorsioni mafiose che subivo). Come diavolo posso fare. Dovrei provare di trovarmi delle ragazze con un lavoro normale (inteso che faccio io) e vivere con loro.

Farmi volere bene, e provare a tutti i costi di avere una vita normale. Ma la prima cosa è avere un lavoro.

Devo riuscire a comprarmi una macchina, prima ancora dell’appartamento. Devo resistere a stare con Ezio e comprarmi un auto.

Solo dopo forse avrò la possibilità di trovare da lavorare o come pulizie o come operaia. Anche se lui farà in modo che io non trovi lo stesso. O non riesca a recuperare la patente (che avevo preso e utilizzato per sette anni, ma che di seguito alle prime violazioni al domicilio ho poi lasciato scadere temendo per la mia incolumità). E’ terribile tutto questo. Non sopporto le/la (?) puzza/e (?) di Ezio, non sopporto il suo russare, non sopporto come gestisce male la sua vita. Eppure non ho scelta, io da lui ancora lavoro (nel senso che grazie ad Ezio riesco almeno a prostituirmi); (non so perché ho finito così con un punto e virgola).

24/02/2005

Caro diario, ieri sono partita che piangevo sia a casa che sull’autobus: i motivi erano tanti! Prima fra tutti i clienti che si lamentavano che mandavo loro i messaggi, il telefono che non prendeva bene e mi tengono sotto controllo. Il non sapere come gestire il traffico in via Alidosi, 43.

Ero disperata; poi mia madre mi chiama in autobus mentre dei rivoli di lacrime mi scivolavano sulle guance, e così dicendomii che la zia è morta approffittavo per giustificare il mio pianto alla gente che mi stava guardando. Mia sorella grande, mi ha spiegato mia madre non la considera perchè si veste male e non è andata a trovare sua sorella e le ha anche detto che si vergogna di lei (dunque traduco: in verità volevo scrivere “che Marta – la mia di sorella –  avrebbe detto a mia madre, che la nipote di lei, nonché mia cugina, si vergogna di sua zia, ovvero della mia mamma, per le ragioni sopra, anche se in verità la prima cosa non è vera, ma solo un acredine di mia sorella maggiore nei confronti della mamma, mentre riguardo alla secondo di cosa, Grazia, questa mia cugina di primo grado, si sarebbe veramente arrabbiata con mia madre durante i funerali, perché verso la fine della vita di mia zia, la mamma non andava più a trovarla: ma questo, è perchè mia madre si stava ammalando lentamente anche lei, e io come al solito, era l’unica della famiglia ad averlo intuito prima di tutti gli altri, essendo la sottoscritta medesima un’ipersensibile, e quindi mia madre non era più autonoma per prendere per conto proprio dei mezzi pubblici e andare al capezzale della sorella visto la sua conflittualità con tutti i parenti per potersi fare da questi accompagnare, per onor di cronaca). Io ho cercato di consolarla; niente di più. Poi quando arrivo al Fossolo 2, vedo quella cassiera dal sorriso smagliante e la magrezza invidiabile che parlavano (“parlava” forse) con (l’ho omesso) tutti accattivandosi la simpatia di molti. Poi ritorno in via Alidosi e mi trovo un messaggio sopra il letto in cui dice che lui ha dettto (e va bè l’italiano qui…) di cercarmi un’altra casa. Io ho chiamato Rossi (la persona che me lo fece conoscere Ezio) e mia madre e ho spiegato loro la situazione. Entrambi mi hanno promesso che avrebbero chiamato Ezio (avrei voluto scrivere e non Rossi) per parlargli, ma la sera quando è arrivato a casa non mi aveva fatto la spesa, nè detto una parola, segno di inciviltà. perché se uno veramente vuole chiarirsi (?) con una persona la affronta. Invece lui è un bambino che bisogna prenderlo da parte se ci vuoi fare un discorso. Io sto aspettando che arrivi a casa ma non so come lo troverò, se ancora silenzioso (?) o già pronto a sbattermi fuori di casa. Io nel frattempo è diversi giorni che riesco a dormire la notte forse dieci. E la cosa mi rende perplessa, sarà il VALIUM (?), o effettivamente hanno smesso di fare casino.

Poi adesso sono preoccupata per una questione. Io desidero mettermi in regola ma non so se riuscirò, perché ho notato che quelli che mi promettono il lavoro poi non si fanno più sentire. E sono già in tre che mi hanno fatto questa impressione. Credo che la mafia mi voglia per un po’ fare dormire, poi abbattermi nell’idea di un altro lavoro perché sanno che io venga a quest’ora (bo’…) e poi se me lo faccessero trovare non mi farebbero dormire o mi farebbero avere dei problemi sul lavoro (questo per farmelo perdere la mafia, sempre). Non so a cosa pensare. Io non so fare niente (bugia, ero solo molto depressa), assolutamente niente ma so di essere intelligente e di imparare alla lunga (spiego: sembro tarda ad imparare subito le cose, ma in verità è perché mi approccio a queste in modo diverso da tutti gli altri, ovvero cerco di capirle o approcciarmi ad ogni stimolo cognitivo, con una certa profondità che è ovviamente a scapito dello slancio all’intuito, la suddetta rigidità; questa forma di intelligenza è poco compresa, e fa parte di noi persone, dalla capacità “razionale”, l’altra è l’intuitiva che sortisce sempre l’effetto di far passare questi altri individui come i più intelligenti di tutti, quando invece non hanno al suo pari la percezione, come altra capacità che noi “razionali”, invece, abbiamo alla “grande”, per cui siamo molto empatici; ne parlerò di ciò se lo continuerò a fare questo blog durante la sua estensione e soprattutto mafia permettendo… tutte cose che ho comunque imparato facendo anche la psicoterapia da adolescente. E grazie!).

Io voglio con tutte le mie forze riprovare a cercarmi un lavoro perché desidero mettermi in regola. Ma non credo che possa fare la cameriera ai piani; è un lavoraccio dove devo essere molto veloce (e con le ritorsioni che subivo e che continuo a subire, la prima cosa che accusi è una strana forma di patologia subdola che incide sulla tua forza fisica e che ha un nome scientifico ben preciso, che è dipesa da un forte stress che attacca il sistema nervoso, a tè la linea mafia) e addattarmi ai posti diversi (idem concetto sopra: con la depressione si è meno elastici in tutto, in verità sono stra-adattabile, se leggete tutta la mia storia) dove mi mettono a dormire (?). Un conto è lavorare e poi tornare a casa (intendevo casa propria e di nessun’altro), un altro è lavorare e vivere ammassati in una stanzetta in tre letti.

Merito di meglio che lavorare in ste modo. E credo che gli alloggi siano di questo tipo. Io però potrei provarci; so che fare tante camere è un lavoro duro ma devo farmi le ossa. Se riuscirò a combinare e a lavorare forse mi toglierei (condizionale?) dalla mafia, ma poi chi mi dice che lui non proverebbe di interferire anche lì. Se solo Dio tu mi potessi aiutare. Fino ad ora mi hai sempre protetto. Ti prego aiutami a trovare qualcuno  che mi aiuti veramente a trovare un lavoro serio, con della gente a posto e anche riuscire a dormire.

Ti giuro Dio che non ti deluderò mai più (non credo di averlo mai fatto); cercherò di aiutare il prossimo (cosa che faccio da sempre). Ma ti prego Dio fai che Ezio mi tenga a casa sua ancora per molto tempo e che riusciamo a sopportarci. Fai che cambi e che mi voglia bene. Fai che mi vada a fare la spesa. Fai che io ritorni a essere serena. Fai che sia una giornata tranquilla. Io Dio ti prego anche di farmi dimagrire perché mi trovo ancora grossa; ti prego realizza questi miei desideri.

PROSEGUO DELLO STESSO GIORNO

“Ezio” ha parlato con mia madre. Gli uomini sono veramente stupidi. Ha pensato che li porti (i clienti intendevo) pure qui. Ma è pazzo, come può pensare che sia (siano forse) venuti qui solo perché è venuto (era questo il verbo?) “Rossi”.

Nel frattempo mia madre continua a pensare che non ho la mafia e io continuo a essere sola. Ho bisogno di qualcuno che mi creda ma perché la gente non mi vuole credere. Io ho ricevuto una telefonata da mia madre che non si merita un cavolo il mio affetto. Una madre che non crede alla propria figlia che è costretta a prostituirsi per vivere è una vergogna. Ho deciso di non telefonarle mai più. Da oggi sono una ragazza sola così risparmio anche i soldi. Lei non merita il mio affetto. Me la caverò da sola. Tanto andare a casa sua non sarebbe comunque una buona idea e ricevere in un appartamento normale si rischia grosso.

Almeno che il proprietario non lo sappia a priori, ma non mi farebbe lavorare. Sono completamente sola e adesso ci si mette anche la puzza di “Ezio” che è insopportabile. Io di andare da Arturo (quello che mi aveva dato un appartamento insieme ad altre due ragazze per prostituirci, vedi cap. NOVEMBRE 2004) non so se sia il caso. 

Lì non sono la ben venuta (per la storia del riscaldamento che Arturo voleva che io tenessi basso, vedi sempre cap. NOVEMBRE 2004) e inoltre dovrei lavorare (intendevo che se tornavo da lui, avrei dovuto prostituirmi nuovamente).

Io devo stare in mezzo alla gente il più possibile, stare con qualcuno continuamente e lavorare dove trovare anche alloggio. Solo così forse mi risparmierò alla mafia, ma devo provare col mare. Ci devo provare. Devo insistere e trovare un lavoro normale e “Ezio” non mi va bene dice delle cose di me che non sono vere (nel senso che diceva delle altre cose della mia persona che erano false, fra quelle che mi prostituivo che erano invece giuste, anche se però lo facevo altrove di dove asseriva lui). E’ uno stupido. Devo stare con la gente come me e non con questi deficienti, stile mamma, stile Ezio, stile Pietro (uno che avevo conosciuto al tempo e che veniva dalla strada per poi essere riuscito egli a trovare un lavoro nelle Ferrovie dello Stato e condividere una camera con altre persone, ma che puzzava terribilmente). Ho bisogno di gente pulita con cui vivere che creda in me eccetera, eccetera.

ORE 7.30 DELLO STESSO GIORNO (DI SERA FORSE?)

“Ezio” è tornato prima del previsto e mi aspetta la sua puzza. Io me ne sto qui chiusa in camera con una musica di cleura (?). Lui non mi sopporta (forse un punto interrogativo ci stava) bene siamo in due. Io non sopporto lui! Adesso provo di leggere un poco e  poi si vedrà. Devo riprendere a leggere il mio libro. Adesso mi è un po’ passata. 

Oggi pomeriggio ero distrutta dopo aver ricevuto la telefonata di mia madre; adesso mi sono calmata. Ho riflettuto molto e ho concluso che come ho perso la serenità, e la capacità di sorridere alla gente ho capito che per ballare/volere (? forse era lavorare) alla lunga imparo anch’io a fare le cose visto che prima non sapevo fare i pompini (eh va bè, non era una mia attitudine prima di essere costretta a prostituirmi) e adesso ne sono capace.

Però chi mi dice che non sarei capace di fare dei caffè (intendevo quelli da bar) o pulire delle pentole (quelle delle mense). Forse ci metterei di più (questo perché avevo la mafia) ma alla fine ce la farei. Adesso mi aspettano 2 giorni da incubo con Ezio. Non so come fare.

25/02/2005 ORE 6.45 

(la data che avevo riportato sul quaderno era sbagliata perché riferita al giorno prima)

Stanotte mi sono pesata e con gran sollievo ho scoperto di pesare 51 chili. Non riesco a capire se c’entri Renato Grilli, perché a questo punto se è vero che qui ci sono le telecamere è anche vero che lui mi deve aver sentito a dire che le uniche cose alle quali adesso tengo di più è il lavoro e il peso corporeo. Quindi è improbabile che se lui mi abbia sentito, che mi abbia fatto inghiottire qualcosa per non perdere peso. Tu sai che la perdita di peso ormai regola la mia vita; se dimagrisco io sono felice, se non dimagrisco io sono triste (questo era allora che avevo trent’anni, adesso non me ne frega più niente). Quindi sono portata a credere che lui mi stia addosso come un cane randagio e io abbia bisogno di sfuggirgli a tutti i costi. Devo liberarmi di lui a tutti i costi. 

Con Ezio non va perché ieri anche se avevo visto che la sera prima si era fatto la doccia è poi tornato a casa con una puzza allucinante. Tanto che lui stesso si è dato del profumo ma tanto era la puzza che non si stava vicino. Quindi è consapevole anche lui che non le (“gli” sarebbe stato) si può stare vicino. Io credo che il mio bene consiste in questo momento non parlare, quando va fuori di casa non espletare commenti, ma pregare o semplicemente risparmiare le energie. Temo che questa casa sia sotto controllo. L’orrore sta di nuovo credere a sta storia. Ho bisogno di trovare qualcuno che mi protegga! Fino a che sto da sola, sono tranquilla; ma lui (intendo sempre il maniaco) lo sa questo. Quindi devo fare di tutto per non parlare più ad alta voce e non farmi vedere a fare delle cose.

A questo punto la mia vita è nelle mani di un maniaco. Lui ne è consapevole e complice. Se mi voglio salvare devo imparare a mettermi una maschera e non parlare di questa storia con nessuno se non in questo diario.

Più tardi catturerò/calcolerò (?) tutte le informazioni circa le telefonate ricevute e poi verso le 9.00 mi preparo per andare a prendere il piccolo televisore che mi servirà (futuro?) per tenere lontano Ezio da qui. Nel frattempo devo riuscire a non mangiare e pregare che io mi stia sbagliando di grosso. Devo imparare/impormi (?) a stare in mezzo alla gente (intendevo a fare finta che fossi una persona normale e non una vittima di mafia). Forse non sono dimagrita stanotte perché ero semplicemente stressata ma è comunque molto strano. Ti aggiornerò caro diario.

ORE 10.00 DELLO STESSO GIORNO

Caro diario oggi avevo trascorso una bella giornata con un bel ragazzo e io pensavo di piacergli, ma mi sbagliavo.

Ho provato di vedere se mi aveva mandato dei messaggi ma non me ne ha mandati alcunché. E’ uno stronzo dopo un pomeriggio insieme si manda sempre qualcosa a qualcuno che ti interessa, una buona notte o qualcosa del genere, e invece lui niente. E’ proprio come tutti gli altri stronzi che ho conosciuto sulla terra di uomini. Credo di essere stata dal mio canto assalente/zelante (? forse era zelante), ma va bene così. Da domani riprendo la mia vita di solitudine normale e tristissima e cercherò, (non so perché la virgola) di andare avanti come ho sempre fatto. Io so di farcela, anche se ho la certezza che Renato Grilli mi sta iniettando qualcosa nel corpo perché mi si blocchi il metabolismo (questa idea l’avevo dai tempi di San Lazzaro dove alla notte mi entrava in casa e mi siringava le gambe, lasciandomi dei grossi lividi con dei gonfiori alle gambe a suo seguito) e io ingrassi. E’ una certezza, ma io continuerò a lottare lo stesso, sia col lavoro che con tutto il resto. Sono solo contradetta di questo suo atteggiamento di totale indifferenza a un messaggio che gli ho inviato. Credevo di sedurlo e invece gli devo aver fatto pena. E’ proprio uno stronzo come tutti gli altri, ma vedranno chi è la Carla Zandi. Forse un giorno un po’ lontano, ma vedranno di che cosa sarò capace. Non ho bisogno del loro affetto. Assolutamente non ne ho bisogno. Ora provo di (“a” forse) dormire o leggere un po’ il libro.

26/02/2005 ORE 7.00

E’ già finita: lui non mi ha mandato alcun messaggio di risposta. E’ molto strano non trovi. Mettiamo il caso che lui mi voglia spudoratamente evitare, perché mai non potrebbe dirmi semplicemente Carla ci ho riflettuto molto è meglio che non ci si veda più (forse virgolettato sarebbe dovuto essere stato). Credo che sarebbe bene per tutti e due un po’ di coerenza; e invece neanche un messaggio della buona notte; è molto strano. Bè io lo sapevo che appena lo avessi conosciuto lui mi avrebbe lasciato, ma non credevo tanto presto (questo scoramento era sempre dovuto alla mafia che avevo). E se fosse stato Renato Grilli a distruggere sul nascere questa storia. Ma è anche vero che lui mi aveva mandato dei messaggi ben precisi a casa sua. Dalla/della (?) sera (?) non voglio andare al cinema, prima delle sei devo fare delle cose che non ho fatto stamattina, eccetera, eccetera (che avrò voluto dire? Ero io che lo dicevo questo?). Voglio dire/però (?) ho (l’ho omesso?) conosciuto una/un (?) ragazzo e subito dopo devo andare dal tuo amico (bo’ non so che ho scritto anche qui). E’ molto strano! Io non so più se c’entra Renato Grilli o meno, ma forse l’ho esasperato (?) io lo stesso.

Comunque non mi abbatto. So dove ho sbagliato!

Io mi lascio andare troppo. Devo controllarmi di più. Ma ci volevo così bene!

Però è comunque un comportamento molto strano il suo. Fa pensare indiscutibilmente a Renato Grilli.

Poi ieri torno a casa dopo che non avevo mangiato tutto il giorno, mangio un piatto di spaghetti coi gamberoni e sarò (?) pesata 50.5 e stamattina pesavo 50.5. Io non riesco a crederci speriamo che ieri fossi arrivata a 51 ma non credo perché davvero non avevo mangiato niente e inoltre ho già ballato. Quindi è molto strano devo essere andata a letto con un peso ed essermi svegliata con lo stesso peso. E’ molto strano. Io non mi sento particolarmente stressata. Sì sono depressa, giù di morale ma assolutamente non sono stressata da dire come giovedì. Non resta che vedere gli sviluppi di questa faccenda.

Ti aggiorno caro diario.

ORE 12.30 DELLO STESSO GIORNO

Riccardo magicamente mi ha mandato un messaggio; sono al settimo cielo, quel ragazzo comincia a piacermi.

Spero di non perderlo come tutti gli altri. Vorrei tanto che mi proponesse di passare del tempo con lui. Ha detto solo che ci saremmo sentiti più tardi; ma non saprei. Aveva detto che sarebbe andato  a fare volare alcune aeromobili.

Mi piacerebbe che mi invitasse ad un cinema. Ma non oso neppure immaginare che lo faccia. Nel frattempo sono triste adesso perché mi sono resa conto che la giornata si sta evolvendo nel vuoto seppure io abbia un po’ letto e chiacchierato con alcune persone tra cui Ines/Ignazio (?) e quel cretino di Arturo, il quale mi ha dato la sua disponibilità di andare a lavorare da lui, ma io non mi sento tranquilla. Voglio veramente trovarmi un altro lavoro e stavolta in regola; voglio perseguire i miei sogni che sono dimagrire, trovarmi un lavoro che mi piace come Riccardo ama volare. Vorrei anch’io avere un lavoro che mi piace e mi retribuisca adeguatamente. Mi piace ascoltarlo e sognare come lui. Io e lui siamo stati vittime di qualcuno che ci ha perseguito, anche se lui non crede a tutta la mia storia, io credo alla sua e lo comprendo. Spero veramente che con lui possa avere un futuro. Ma con la mafia ho paura. Ho paura anche di non riuscire più a perdere peso.

Ma perché diavolo non riesco a perdere peso. Cosa mi succede! C’entra Renato Grilli o sono io! E poi riuscirò mai a trovare un lavoro e se lo trovo a mantenerlo. Ho tanta paura per tutto. Domani dovrei fare tremila cose tra cui ritirare i capi intimi, cercarmi una giacca di jeans, prendere il preobus (?) per la pelle (?). Non so se oggi andare al cinema! Fuori è freddo e io devo lavorare ai curriculum da inviare. Ciao Carla

ORE 21.30 DELLO STESSO GIORNO

Caro diario, sono preoccupata per il peso corporeo; mi sono appena pesata e indovina quanto sono: 52 chili (o 50.2? Bo!). E’ probabile che domani mi alzi che sia lo stesso peso e ciò mi distrugge l’anima. Ho veramente paura. Domani inizia una nuova era; è due/buio (?) senza speranza alcuna. Triste, vuoto (?), senza amici e amori. Senza un lavoro senza niente di niente.

Nessuno crede alla mia storia e nessuno vuole ascoltarla, ma io vivo sulla mia pelle segnata già dalla/e (?) prime impasse/invasioni (?) delle/dalle (?) sofferenza. Ho paura di continuare a soffrire e davvero non so come accingermi in questo letto a dormire.

Con la paura che domani mi alzerò senza essere dimagrita di un etto. Ti prego Dio, non ho niente nella mia vita. Fai che almeno il mio metabolismo non si blocchi e che io mi sbagli di grosso su Renato Grilli in ste faccenda.

Poi che domani alzandomi io mi riscopra calata di qualche etto, poco ma almeno di qualche etto; ti prometto che non ti deluderò più (ma quando l’avrei deluso, non so!) ma tu aiutami ti prego.

Fai che riesca anche a dormire visto gli albanesi attecano/attacano (?) a casa. La mia vita è infelice e triste.

Ma fai che io riesca ad andare avanti lo stesso. Ti prego di avere fiducia in me Dio e di aiutarmi. Mi dispiace che la zia Mirella non ci sia più. Mi sembra strano che se ne sia andata. Prego per lei che in cielo abbia ritrovato i suoi cari e che ci ritroveremo un giorno. Abbi cura di lei. Con me è sempre stata buona. Vorrei avere l’amore in questo momento. Un amico, un padre, un amante, un fratello che mi strapazzasse a sé e mi facesse sentire al sicuro. Non ce l’ho ma mi basti tu però Dio che so che mi ascolti e mi proteggi.

Proteggi anche la mia mamma che come me soffre le pene dell’inferno (cioè per il fatto che ha una figlia come me che ha la mafia). Aiutala ti prego. Ciao Carla.

27/02/2005 ORE 7.40

Il tempo passa ed io sono molto triste e scoraggiata. Di là gli albanesi si sono alzati presto e ascoltano già la musica. Non li sopporto! Capisco alle otto ma alle sei già fare casino è intollerante. 

Riccardo non mi ha telefonato neanche un messaggio e ieri la segreteria del telefono si attaccava sempre. Oggi andrò nuovamente alla VODAPHONE e cercherò di capire cosa succede a questo numero e poi andrò a ritirare i capi intimi e al colloquio di lavoro. Nel frattempo peso 51.00. E’ strano mi sono alzata che ne pesavo 50.7 poi ho fatto la cacca dopo un caffè e adesso ne ripeso 51.00. E’ molto strano non trovi? Ieri ho fatto l’abbuffata perché ero molto preoccupata e grazie a Dio sono lo stesso scesa di peso.

Però sono tanto triste lo stesso, perché non credo più a niente. Né all’oroscopo, né a Riccardo che non mi ha chiamato e credo che non chiamerà più, mi sta semplicemente comunicando lentamente che non vuole più avere a che fare con me. Bè devo essere forte fare tante cose oggi e controllarmi nel mangiare. Devo ricominciare a seguire i TG (questo perché nel concentrarmi su quello che succedeva nel mondo, mi estraniavo dai miei problemi) anche se qui con gli albanesi sarà difficile. Bè si vedrà. Nel frattempo Ezio ieri non si è messo a guardare con me la televisione non so perché; ma per me è  stato meglio, comunque ieri stranamente non puzzava.

Io proprio non ci capisco niente. Adesso dovrò fare tante cose ma non so proprio da dove partire, se farmi la doccia o meno visto che sono leggermente influenzata. Bò vedremo! Comunque gli elettrostimolatori per me non servono a un cazzo.

29/02/2005

Caro diario ho appena finito di fare il calcolo di quello che avrei avuto (“dovuto” forse) avere adesso se non gli avessi spesi tutti quei soldi. Penso/a (?) circa 8.000 euro. Mi sarei potuta prendere una macchina e quindi iniziare ad andare a lavorare.

E invece pensavo (?) alla casa (?) figurati (?) un po’ te (?).

Sai che stamattina ho inviato il numero a Riccardo e lui mi ha chiamato dicendomi che aveva provato anche gli altri giorni ma non si era riuscito a mettere in contatto con me. E’ una balla perché se lui avesse provato sarebbe risultato dai messaggi che mi arrivano sul telefono.

Comunque appena gli ho inviato il mio numero lui ha subito chiamato, ma aveva una voce strana. Non credo sia innamorato di me, e intanto per tutta la conversazione ho cercato di dare un certo smalto ai miei discorsi così, per compensare il mancato interesse dall’altra parte. Ha detto che si sta preparando per andare via 3 o 4 giorni, ma non ci credo; e comunque anche se va via ogni scusa sarà buona per non chiamare e rendersi irreperibile.

Bè se non altro ha avuto il conto/tutto (?) di chiamarmi, anche se io non posso più chiamarlo perché devo risparmiare i miei soldi.

Quindi faccio che mi chiami lui o mia madre eccetera, eccetera. Fra un po’, non so a che orario tornerà a casina “Ezio” e si bandirà la tavola di tutto di più. Io i suoi spaghetti è meglio che non li mangio.

E mi auguro che sia andato a comprare gli nogor ( forse gli yogurt?),  se no mi tocca fare i fagiolini per stasera.

Sai che pazzia (?). Di guardare la televisione … ho voglia (bo? forse volevo dire che non ne avevo) fortunatamente quel brodo che avevo consumato sono riuscita a smaltirlo, ma non del tutto e infatti sono 51.5. Però è sempre meglio che 52.00. Poi fra dieci giorni il ciclo e ti saluto.

Speriamo di non ingrassare almeno lì. Sono un po’ combattuta con queste ricerche del lavoro, perché da una parte trovarlo significherebbe prendere la corriera tutte le mattine con la puzza che vi regna in autobus, freddo, neve, pioggia con la mafia soprattutto. Dall’altra stare in casa mi annoio. Adesso vorrei concentrarmi solo sul dimagrire quanto possibile, e cercarmi un lavoro massimo come commessa lo trovo più gratificante che fare delle pulizie o fare l’operaria anche se prendi di meno, o iniziare a fare la call center; sì la paga è estremamente bassa, ma non fai fatica, stai su una sedia e basta, ma non so dovrei pensarci. Vedremo.

Questa settimana mi concentro/erò (?) con la scusa che sono ammalata e cercherò di dimagrire.

1/03/2005

Caro diario, oggi è una giornata molto triste. Stanotte ho fatto dei brutti sogni e stamattina al risveglio ne ho fatti degli altri brutti.

Spero tanto che Riccardo non mi telefoni più perché mi potrebbe trovare parecchio malconcia e non mi merito di farmi vedere così. Dovrei essere allegra, esuberante. E invece mi trovo disperata senza alcuna possibilità di fare il lavoro che io imparerei a fare (eh va bè l’italiano qui … : comunque forse “che io dovrei imparare a fare”). Riccardo è da quando aveva 8 anni che vola e mi sembra di intuire che sia un ragazzo molto intelligente ed io non mi merito affatto una persona del suo calibro (“grazie tante mafia per avermi fatto sentire così al tempo”! Oggi al contrario sono molto sicura di me rispetto ai primi anni di mafia, in cui scrivevo queste pagine di diario). Dall’altra parte ho comprato dei giornali di annunci economici e non ho trovato quasi niente. Oppure niente che mi vada bene e poi ho paura di “Carelli” (il tipo che mi diede l’appartamento per prostiturmi?).

Oppure ho paura di andare là per niente o il telefono non prende o loro (i clienti?) non mi chiamano più. Credo che dovrò rassegnarmi a questa realtà. Io non andrò mai a lavorare.

Sono costretta a essere disoccupata e stavolta (?) non sarà la prostituzione che mi toglie da questa situazione. Non voglio più ricaderci non paga ne sono certa. Devo invece fare qualcosa per me per migliorare la mia situazione.

Sento una bambina che ride sempre come (l’ho omesso) mia sorella Veronica quando rideva in camera sua. E’ piacevole sentire la risata innocente di una bambina. Sto di nuovo ingrassando.

Non riesco a controllarmi nel peso corporeo, causa i sogni che faccio, causa la depressione. Fatto sta che non riesco a controllarmi più. Dio ti prego aiutami ad avere la forza di prendere in mano un libro, leggere, o ascoltare un TG.

Dammi la forza di riuscire a sopportare “Ezio”, le puzze, la sua stupidaggine. Fai che mi ospiti ancora per molto tempo perché non ho una casa dove andare; (anche se avevo messo la virgola) fai che riesca ancora a dormire qui. Non so Dio aiutami a sperare e andare a letto senza pensare che il giorno dopo mi aspetta un giorno come il precedente.

2/03/2005

Sono molto preoccupata per il fatto che mia madre tutto ieri non mi ha chiamato.

Non vorrei che le fosse successo qualcosa e avesse provato di contattarmi e non ci fosse riuscita. Tutt’al più mi arriverebbe notifica sul cellulare che aveva provato di chiamarmi. Poi adesso è successo un altro imprevisto. Il riscaldamento della mia camera brucia corrente e adesso non posso tenerlo più a due se no si fonde (?). Io credo che possa perché non era ben attaccato se no sarebbe andato tranquillamente. Adesso però non so come comportarmi perché io qui anche con la vestaglia sento di doverlo tenere a due poi delle volte lo spengo e lo metto a uno e delle volte lo spengo proprio a seconda di come mi sento in quel momento, quindi sono un po’ preoccupata.

(anche se non ero andata a capo) Nel frattempo sono ritornata al peso normale. Ma non so quanto ci resterò, io confido di dimagrire nonostante la  mia depressione. Stamattina mi devo ancora lavare. Mi sono solo lavata la figa e messe le lenti a contatto. Sono un po’ triste sul mio futuro. Stamattina però ero in forma. Adesso sono triste ma forse è normale a st…. (Bo?) esserlo.

Biologicamente parlando dopo che uno finisce di mangiare sul mezzogiorno lo è sempre. Bo’ però non capisco perchè mia madre non chiama, perchè scatta la segreteria del telefono e mi sento sola senza futuro a questo punto.

SEMPRE LO STESSO GIORNO

Sono molto triste perché non sono riuscita a controllarmi neanche oggi nel mangiare. Ovvero ho mangiato dei crackers e due coppette di gelato.

Non sono tanto ingrassata ma non devo lo stesso mangiare dolci e carburi, mi devo alimentare di altro. Ma purtroppo ne sentivo il bisogno perché sono andata fuori un pochetto a prendere un po’ d’aria e il risultato è stato triste, mi guardo intorno e non vedo futuro quindi ho paura. Non so se farò domanda di lavoro e non so se mi faranno lavorare e comunque adesso mi sento in colpa per aver mangiato le mie coppette. Penso a Riccardo e non riesco a farne a meno, non so che mi prende. Non capisco cosa mi succeda ma perché diavolo non penso ad altro. Mi dà fastidio che non mi chiami che non mi cerchi. Detesto che non mi pensi e che mi stia scaricando, ma credo che me ne devo fare una ragione. Domani magari starò un po’ meglio. Ne sono sicura. Adesso forse è meglio che non disturbi Ezio che mi sembra molto stanco e guardi la televisione.

3/03/2005

Bé stanotte la vicina mi ha fatto incazzare. Verso l’una di notte e poi fino alle due e mezzo credo ha fatto casino. Sono solo passati cinque giorni da quando l’ultima volta non l’avevo sentita, ma non è pensabile non poter riposare con una che si alza a tiramenti di culo e fa casino. Chissà quando andrò a lavorare se andrò a lavorare?!

Intanto anche stanotte miracolosamente non si capisce il perché ho perso 14 etti. E’ strano non trovi. Io in genere non ne perdo più di 5 in una notte e invece da un po’ di tempo ne perdo così.

Comunque oggi sono riuscita a leggere altre 25 pagine di quel libro che si sta sempre più assotigliando. L’avevo comprato l’11 di febbraio e sono già passati 23 giorni che non l’ho ancora finito (questo per il fatto che avevo dei pensieri). E mi mancano ancora 200 pagine circa. Ma io dico.

Ho fatto un calcolo approsimativo che nel giro di un’ora ne leggo tra le 15 e le 18 pagine (quando decidevo di leggerlo il libro…). Il che vuol dire che a leggere una pagina ci metto dai tre ai quattro minuti, è una follia (?) non credi (?).

Be’ comunque sull’altro versante questo è il terzo giorno  che non ascolto un TG (forse una virgola…) dovrei ascoltarne uno almeno un giorno sì e uno no e invece nada de nada. Sul piano emotivo mi sono alzata alle sei e ero piuttosto riposata, merito anche delle medicine suppongo, ma non le prendo sempre.

Oggi dovrò affrontare del digiuno perché ieri non sono stata affatto brava e poi dovrò lavarmi testa e corpo. Quindi faccio un po’ di complex (?) e vado a lavarmi, dopodiché mi berrò una tazza di caffè ben caldo e poi forse farò venire le dieci, dopo alle undici mangerò due yogurt e stasera mi devo assolutamente ricordare di mangiare i pomodori e preparare i peperoni. Forse se oggi farò un giro come ieri, andrò in farmacia a prendere il baobab (?) e poi si vedrà. Adesso sto ancora bene è forse le 10.00 (“alle” magari) che dovrei essere presa da qualche scoramento e dopo pranzo, nonché verso le tre. Spero di non rifarmi sul cibo. A Riccardo ancora non ho pensato e sarà meglio che non ci pensi più. Ormai è talmente evidente che mi ha dimenticato e si vuole liberare di me. Peccato sarebbe stato un buon partito. Invidio mia sorella Marta che ha trovato l’uomo della sua vita; ma quante donne lo riescono a trovare mi chiedo?

4/03/2005

Sono veramente preoccupata. Le cose per me non vanno bene neanche un po’. Ieri “Ezio” è tornato a casa con una gran puzza di sudore e ha praticamente inondato della casa ogni cosa. Io appena è arrivato a casa non ho potuto che aprire le finestre dare deodorante e addirittura mentre lui si faceva la doccia io ho aperto la porta così l’aria entrava più velocemente. Ma stamattina dopo che tutta la notte ho lasciato la finestra aperta e per la prima notte le porte aperte così circolasse l’aria, nell’entrare nel soggiorno ho sentito puzza lo stesso. Mie fobie, o realmente c’era puzza. Ho annusato la vestaglia che stranamente era già asciutta insieme alle mutande. E’ strano prima ci mettevano due giorni ad asciugarsi, adesso neanche un paio di ore. Per me questa è la mia vita (è scritto male questo, perché è un borbottare tra me e me). Vuol dire che Ezio che soffre il caldo puzzerà più (l’ho omesso) di prima del solito ed io non riesco proprio a digerirlo. Non so che fare credo di essere già sulla strada (?) io piuttosto che sopportare la puzza (?), me ne vado fuori al freddo con l’aria che passa continuamente sotto il naso bella pulita. Piuttosto che stare in un posto al chiuso con l’aria ristagnante che puzza. Davvero sono disperata. Se penso che vorrei guardare la televisione e mi imbratterà di sudore le coperte mi viene male.

Il termostato segna 25° ed io infatti sto bene, non ho affatto freddo.

Stamattina tanto sentivo il pigiama puzzare di sudore, che non sono riuscita a leggere il mio libro. Non ci posso proprio fare niente. Sono fatta così mi dà fastidio la mia puzza, vedi/fatti (?) gli (l’ho omesso) odori di persone sole/sulla (?) vita/dita (?), o odori di urina (?) nelle mani, figurati se riesco a leggere con la puzza di sudore di un altro. Sono terrorizzata per oggi a mezzogiorno; ha detto che sarebbe rientrato per quell’ora, ma ti rendi conto se è vero.

Dovrò sopportarlo da lì fino alle nove (intendevo di sera) quando andrà via, ben 9 ore di puzza, perché lui non si lava.

Non riesco a crederci; e da (forse “con”) l’umidità sarà peggio perché si laverà di sera e quando andrà via in via Alidosi puzzerà di sudore nel venire qui e mi imbratterà tutta la casa (Bò non so, è scritto malino me ne rendo conto). Io non so se ce la farà. Ti prego Dio aiutami fai che qualcosa scenda dal cielo e mi aiuti. Fai che mi decida ad andarmene a provare di fare la cameriera ai piani per la stagione pasquale o estiva.

Non vedo altra scelta. Aiutami se puoi. Tu solo puoi darmi qualche aiuto  a ( forse amen?). Riccardo ieri mi ha inviato un messaggio molto freddo, dicendomi come stava e che lui era stra-impegnato. Pensa che delusione.

Poi forse per dimenticarlo, forse per darmi un tono, prima di addormentarmi, ho fatto certi sogni fuori dalla realtà! Sono un po’ preoccupata anche per questo; non è normale fare dei sogni così ma dalla sera (?) che ero al Grande Fratello e speravo alimentare (?) intero/interesse (?) che ero una strega (bo’ non so… forse volevo dire che ero alla trasmissione del Grande Fratello e che ero una strega nel voler alimentare dell’interesse ?). Ma ti pare? Mi vergogno di me stessa.

Comunque si vedrà. Stanotte in compenso ho dormito profondamente. E questo è positivo. Be’ quando c’è la puzza, non c’è casino, quando c’è casino, c’è la puzza, quando non c’è nè l’una nè l’altra c’è il freddo.

Puzza, freddo, rumori sono i miei nemici mortali. Come farò a trovare dei lavori con questi problemi.

Ti prego Dio mi rivolgo di nuovo a te aiutami. Anche a controllarmi nel mangiare se puoi.

SEMPRE LO STESSO GIORNO

Sto un po’ meglio. Il telefono finalmente va dopo che ci ho messo la ricarica ed io non mi sento più tanto influenzata.

Ezio anche se non si è lavato sono riuscita a sopportarlo di più nel tardo pomeriggio. La televisione siamo riusciti a farla andare. Il che vuol dire che lui se la guarderà dalla cucina così non viene qui in camera.

Il problema però resta quando torna dal lavoro che puzza come un diavolo.

Lì non so come fare fa una puzza esagerata. Stamattina mi sono cambiata il pigiama perché me lo sentivo puzzare quindi non so se riuscirò a leggere il libro. In compenso Riccardo non si è fatto sentire ed io sono 50.9. Ieri ero un po’ di meno ero 50.8 e non so se è stato dopo che avevo mangiato gli yogurt. Quindi ieri pesavo di meno. Bé oggi per la tristezza ho mangiato gli oswego.

E’ normale che sia di più, ma sono delusa lo stesso. Sarebbe già tanto che non avessi una abbuffata notturna stanotte.

Così sarebbero due i giorni in cui sarei riuscita a fare un po’ di digiuno. Speriamo bene. Intanto Riccardo non si è fatto sentire.

Stamattina ero forte, non mi interessava, adesso invece sono fragile vorrei tanto che mi chiamasse. Non riesco a credere a mangiare dei peperoni da 50.2 sono 50.9. E’ terribile. Ieri con i pomodori non sono ingrassata così. E’ terrificante? Ti prego Dio fammi dimagrire, non sopporto vedermi così. Mi faccio schifo. Aiutami fai che Riccardo mi chiami. Fai che domani riesca a leggere qualche pagina del libro o seguire un giornale o TG. Il mio sogno è nel giro di qualche mese perdere due chili aiutami ti prego. Ma fai che riesca ad eliminare la cellulite senza ricorrere alla chirurgia. Fai soprattutto che ritorni ad essere bella.

Oggi ad andare fuori per Quarto Inferiore in quei jeans stretti mi sentivo bella. Ti senti più forte. Aiutami ti prego.

5/03/2005

Siamo agli sgoccioli, credo che non ci sia più niente da fare. Ezio puzza troppo che non riesco neanche a dormire sotto le lenzuola. Non credo di poter andare avanti così e nello stesso tempo non credo e non voglio continuare a prostituirmi. Adesso non ha più senso. Forse a ottobre lo aveva, quando ancora credevo che la mafia mi avrebbe lasciato fare. E invece mi sbagliavo, quindi è meglio che io rinunci ad ogni proposito di interventi chirurgici, fare un massaggio e mi concentri piuttosto nella dieta. Solo che proprio adesso che riuscivo a controllarmi, “Ezio” prende a fare delle puzze di sudore pesantissime. Poi stamattina per accendere la candela che profuma ho cercato in lungo e in largo l’accendino, per poi scoprire che tutti e due lui me li ha nascosti come un bambino. Ma tu dimmi se uno ti deve nascondere la roba.

E’ impensabile che io possa vivere con un merdone così. Certo ho ottenuto che lui alle nove va via, è già un grosso risultato, ma di fatto il sabato e la domenica lui non si lava, e lui non è uno che se fa dei movimenti non puzza, invece è proprio uno di quelli che secre cattivo odore. A questo punto non so che fare. C’è la proposta del taxista, ma non credo che non voglia in cambio scoparmi. Inoltre non mi ispira pulizia quell’uomo, al pari di Ezio, non mi ispira grossa cura del suo corpo.

Nessun uomo mi prenderebbe a casa con sé se non fosse certo di potermi scopare e poi dopo essersi tolto lo sfizio mi manderebbe fuori di casa, di Ezio di Maggio, non se ne trovano tanti in giro e se se ne trovano sono tutti miserabili come lui.

A questo punto odio Rossi che me lo ha fatto conoscere. Probabilmente a quest’ora sarei in quella casa con quei ragazzi; e davvero non so come me la sarei cavata ma forse avendo un lavoro avrei ricominciato.

Devo di nuovo a gran fetta cercare un lavoro anche se so che Renato Grilli lo impedirà, e a quel punto salvarmi almeno il collo dal punto di vista degli odori. L’ideale a questo punto è lavorare per una signora anziana. Lavarla due o tre volte alla settimana. Il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Andarle a fare la spesa, andare dal medico a farle (l’ho omesso) prescrivere (anche se ho scritto prescriverle) le medicine, andare in farmacia, insomma una faticaccia; fare da mangiare, i lavori di casa. E aspettare che muoia per poi andare da altre signore che hanno bisogno. Non vedo quale altro rimedio ho.

6/03/2005

Caro diario, mi sono alzata che pesavo 50.3 poi prima di farmi la doccia ero 50.1.

Ad ogni modo non sono più 49.9 e ci mancano cinque giorni al ciclo e durante il ciclo non devo praticamente mangiare niente. Sono disperata perché nel frattempo sto cercando casa e lavoro e devo razionalizzare le energie. Fra un po’ dopo una settimana che è volata e in cui mi sono ritrovata a casa dovrò riprendere l’autobus.

Mi fa terrore. Le puzze, la gente tranquilla su di esso. Io con le mie paure.

Ci mancano pochi minuti all’autobus delle 7.59 e io sono terrorizzata. Devo fare solo due cose ma io sono comunque terrorizzata.

Ti prego Dio aiutami tu. Fai che mi riesca a controllare nel mangiare e che riesca a trovare quanto prima una famiglia che mi prenda dovesse essere di Roma o di Torino. Fammi andare via da Ezio che ha preso a puzzare come un magrebino.

Io non posso vivere con gente di questo tipo. Aiutami tu per lavorare a (amen?)! Il complex è una gran cazzata dopo giorni che l’ho usato non sono riuscita a ricavarne un poco (?). Mi sa che se voglio perdere la cellulite e i cuscinetti devo mangiare meno roba dolci e se voglio dimagrire, sognare meno la notte. Ieri ho fatto tanto esercizio di inglese. Lo so costruire bene, peccato che non riesco a capirlo quando lo parlano (infatti ho un’intelligenza ionica e non dorica: ovvero nell’input sono brava ma nell’output no, che vuol dire che ho molta razionalità ma non altrettanto slancio intuitivo, la cui cosa significa a sua volta che chi ha slancio intuitivo non ha razionalità: un po’ come chi vede bene da vicino ma non da lontano ed è quindi miope, così come coloro che non vedono bene da vicino mentre da lontano sì sono presbiti, ecc…). Penso di avere delle risorse. Ma purtroppo è vero che ho anche tanti problemi.

Spero di trovare qualcosa. Qualche agenzia interinale dove fare domanda o altro. Speriamo bene. Buon/più (?) a (?)! Spero di trovare al mare a fare la stagione; se io imparassi a fare la cameriera ai piani (che sapevo già fare perché l’avevo fatto per un hotel della catena Holiday Inn, ma prima che abbracciassi la mafia…) potrei finalmente andare all’estero. E dopo chi mi ferma più. Carla/farla (?).

SEMPRE LO STESSO GIORNO

Caro diario sono disperata; ho avuto la conferma che dietro alle non chiamate dalle/delle (?) varie agenzie interinali c’è la mano di Renato Grilli., perché non mi chiama nessuno. Temo che per me non c’è alcuna possibilità di sopravvivenza. Non riesco a credere che proprio a me stia capitando una cosa del genere. Mi sento sola e abbandonata da tutti come se avessi una malattia terminale e mi rimanesse poco da vivere. Io non ho futuro, non ho speranze, niente di niente. Sono una “bordeline”, una di quelle fuori dagli schemi.

Non potrei mai avere una vita normale. Non ci credo più, non ho più speranze.

Mi sto isolando dal mondo intero. Sai mi è venuto in mente quando guardavo tutte le persone intorno a me da bambina, e ci vedevo sotto delle persone con la tuta da lavoro di mio padre (poiché sono un’ipersensibile, da bambina devo aver avuto una sorta di presagio del mio imminente futuro, ovvero percepivo che l’autoritarismo di mio padre avrebbe reso succube a lui, molti degli adulti intorno a me, è incredibile vero?); al momento/mondo (?) per me adesso è così.

Le persone vengono corrotte e si trovano tutti miei nemici. Io mi sento disperata. Vorrei tanto parlare con qualcuno che su di questo (bò?) parlando (?), vorrei tanto che qualcuno mi cerchi/asse (?) e mi aiutasse. Adesso sono veramente a pezzi. Non so se ce la farò più ad andare avanti con “Ezio” che torna a casa con le sue puzze da sudore micidiali. Deve essere al quarto giorno che non si lava. Ma dico ti pare che una persona non si lavi andando al lavoro. E’ mortificante vivere con una persona così. Ti prego Dio se mi stai ascoltando aiutami. Fai che succeda qualcosa. Fai che una persona scenda dal cielo e mi aiuti. Ti ricordi quando in America ti chiedevo di farmi incontrare qualcuno che mi raccogliesse da terra e mi aiutasse ad andare avanti. Non so se quella persona fosse stato (l’ho omesso) questo signore. Non credo comincio ad avere dei dubbi anche su di lui. Voglio dire perché non si lava, sembra che lo faccia apposta. Ti prego Dio ascolta la mia disperazione, aiutami a trovare un lavoro e una casa al/il (?) presto possibile, o qualcuno che mi dia una mano per sopravvivere. Ho bisogno del tuo aiuto. Ti prego non abbandonarmi pure tu. Dio io ti amo.

7/03/2005

Ieri sera sono andata a letto alle 7.40. Psicologicamente ero distrutta e non mi volevo neanche alzare per andare in bagno. Tanto era la paura di sentire la puzza di Ezio. Credo che quell’uomo non si lavi apposta perché spera che io me ne vada via prima. Ha capito il mio punto debole e così adesso sta cercando di mandarmi via a forza. Stanotte fortunatamente sono riuscita a dormire (forse una virgola…) ho dovuto prendere tutto valium (forse tutto il valium),  pillola e minias intorno alle quattro (grazie a Dio) quando (?) mi sono alzata. Oggi sono piuttosto rassegnata e quindi tranquilla ma non so prevedere gli sviluppi di questa giornata. Credo saranno pesanti non so neanche se mi faranno lavorare. Se così’ non fosse andrò in giro per le agenzie interinali a chiedere lavoro, se mi dovessero fare lavorare, andrò là magari ed ora (?) prima o poi si vedrà (che ho scritto non lo so…). Ma non credo indipendentemente (?) se andrà bene o male che mi richiameranno. Penso proprio di no e comunque a me non va bene  di (l’ho omesso) lavorare per sole 2 ore è (?) uno sputo però/vero (?) e come e/è (?) ovunque devo avere la macchina per lavorare in fabbrica, ma anche lì sappiamo (?) che le speranze sono pressoché limitate.

Non credo che per me ci siano/sia (?) tante/a (?) possibilità. Lavorare addirittura come call center è da incubo, devo trasmettere dolcezza nella voce, e tu pensi che io lo possa trasmettere questo. Inoltre il posto è Altedo. Bologna no? Dovrei andare prima a Bologna, poi ad Altedo. E’ assurdo.

Se poi non ci fossero le corriere che mi portano indietro.

Non credo di partire con molta fiducia anzi sono piuttosto scoraggiata. Sia per come stanno andando le cose fuori da ste casa, che (l’ho omesso) per quelle dentro a ste casa. Spero veramente che domani il Carlino lo legga qualche d’uno. Il mio sogno sarebbe partire per l’estero e imparare una lingua ti prego Dio aiutami in questo.

SEMPRE LO STESSO GIORNO

Come era prevedibile sono ingrassata. Adesso sono 50.6; ho tanta paura per domani di non essere gradita (?) dalle/a (?) ragazza/e (?). Credo di non essere stata loro simpatica. Comunque io ho fatto del mio meglio. Credo nel complesso di essere andata bene. Comunque poi sono andata a trovare Simone (un ragazzo di qualche anno in meno di me che ho conosciuto nella prima clinica psichiatrica di seguito ad un TSO, con cui mi sono continuata a vedere successivamente, perché avevamo in comune una storia di abbandono affettivo) e l’ho trovato molto bene. Sono stata contenta di vederlo e di essermi sfogata, ma lui mi ha fatto notare che sono una persona estremamente pesante, ma non ci posso fare niente se sono così (in verità solo in quel giorno, molto probabilmente, in quanto era lui che mi cercava sempre perché gli andassi a fare compagnia, visto che mi adorava; questo, però prima che mi venisse corrotto al termine anche lui). Adesso sono molto triste perché mi aspetto una giornata non ok! Ero riuscita a dimagrire e ho rovinato tutto.

Sono proprio una stupida. Non credo che riuscirò a mettere mai via la mia cellulite e i miei cuscinetti. Ci vorrebbe una vita estremamente comoda senza troppi stress ma io non sono così. Vorrei solo leggere, ballare e fare soldi facili, ma questo per me non è possibile. Ma perché diavolo non ci provo di ballare in qualche locale pubblico. Massimo mi trovo qualcuno che mi potrà dare/dire (?) due/qua (?) abozza (?). Ma poi che razza di lavoro è. Io lo voglio in regola. Che strano l’anno scorso volevo disperatamente dimagrire.

Quest’anno vorrei oltre a dimagrire riprendere la mia forma ma è quasi impossibile. Nessun ragazzo vuole stare con me (forse una virgola…) le ragazze sono fatte benissimo con i loro jeans dentro gli stivali (magari un due punti…) i loro culi sodi e le loro cosce spanelle (forse snelle?). Mi fanno un’invidia che non sai. I ragazzi non mi guardano più da molto tempo. Ed io mi sento un cesso.

Però nonostante tutto oggi mi sento bene. La giornata è partita male, ma io ero forte. Questa giornata è stata da sei e mezzo.

8/03/2005

Che delusione, mi sono alzata che pesavo 50.6 che (forse “quando”) ero 49.9 toccavo il dito con un cielo (forse volevo scrivere “toccavo il cielo con un dito”), adesso essere invece così mi sento molto depressa. Andare a lavorare, non che non voglio, ma ci sono troppe ragazze (?) per i miei gusti (forse ero andata ad un colloquio di lavoro, in un call center e avevo visto l’ambiente con molte giovani donne della mia età); ho paura di non piacere come al solito.

Poi ero andata in giro ho visto certi corpi flessuosi (?) che io non avrò mai che ed/a (?) abbia (?) mangiato tutti quei fagiolini e il pane mi sarei (?) strasaziata/stressata (?), a distanza di tempo. Non so (?) il bagno (?) l’ho già fatto. Non so se sono ancora mestruata. Non so che fare. Mi laverò solo piedi e faccia e mi metterò la crema;

Dopo di ché forse vado a Bologna prima, o se no vedo (?) perché di girare a vuoto non ne ho voglia.

Forse vado a leggere da qualche parte. Tipo alla Sala Borsa o qualcos’altro. Ieri nell’ordinare un caffè in un bar di “fighesse” sono stata trattata male, mi hanno guardato dalla testa ai piedi ma ti pare?

Tutte in forma, solo io non lo sono e mai lo sarò? Accidenti che disdetta. Non so se accettare il mio corpo per quello che è. Vorrei solo almeno dimagrire. Ma perché diavolo ci sono delle notti che perdo etti/abbi (?) o nove (?) e delle altre che ne perdo solo 50 (forse “pochi, da rimanere quel peso”). Io proprio non ci capisco niente. Oggi sono tra l’altro sul Resto del Carlino; speriamo che mi arrivi una buona proposta di lavoro. Sarebbe importante per me. Speriamo proprio bene.

Nel frattempo la mafia mi farà lavorare? O questo è solo un assaggino per così dire o cos’altro? Se non sopporto le puzze di Ezio come farò?

Ti prego Dio dal profondo del cuore, aiutami a superare questa giornata e vedere se trovo qualcosa di meglio.

Non che non mi piaccia questo lavoro (mi riferivo a quello della prostituzione su cui non avevo mai sputato). Però vorrei tanto trovarne uno fisso e una casa. Aiutami a trovare qualcosa che mi faccia sentire  bene. E soprattutto diamo uno slancio alla mia comunicativa che è veramente molto importante.

9/03/2005 (questa pagina di diario è stata scritta prima di quella seguente, ma deve essere stata il suo seguito)

Caro diario, sono molto triste. Oggi alle quattro, mi aveva telefonato un dottore proponendomi una dependence. Mi aveva già illusa, poi mi manda un messaggio chiedendomi se ero interessata che lui fosse piccolo.

Quindi era una proposta per trovarsi una donna. Se no se avesse avuto il coraggio me lo avrebbe chiesto senza messaggi (intendevo senza questa scusa).

Io per un attimo ci ho creduto e subito mi sono dovuta misurare nuovamente con l’amara triste realtà. Non troverò mai nessuno che mi dia un posto pulito, caldo e senza rumori per poter crescere, costruirmi.

Il  mio corpo è sempre più distrutto dalla marea di dolci che mi ingurgito. Non riesco ad uscire da questa situazione. Bisognerebbe che qualcuno dal mare mi telefonasse e mi proponesse la stagione là. Forse così mi allontanerei da qui nella speranza di trovare la forza di andare avanti.

Sono distrutta. Io so quello che voglio. Ma sono combattuta dal peso  e dalla mia forma irreprensibile (cioè in questo mio giudizio volevo dire). Ho paura di non poter più recuperare l’ambita forma fisica.

Sono terrorizzata all’idea di dover continuare a subire le puzze di Ezio e quindi di non poter fare niente per me stessa.

SEMPRE LO STESSO GIORNO

Finalmente la festa della donna è terminata; come è stato prevedibile ieri è stata una giornata difficile.

Sì perché sono partita bene che ho letto un po’ poi mi sono messa a mangiare degli oswego e poi ho preso un altro caffè e quando sono arrivata troppo presto in via Massarenti mi sono mangiata due pizze; non contenta mi sono poi mangiata due cioccolatini e non contenta ancora dopo uscita dal lavoro mi sono mangiata un pezzo di torrone di Simone e un dono/cono (?) come/con (?) in una pasticceria vicino all’agenzia interinale dove lavoro.

In definitiva ho fatto due giorni di digiuno e uno di robaccia. Poi là sono stata trattata non troppo bene, credo di non piacere, ma bè dai (?) vediamo /fidiamo (?); non si può piacere a tutti. Comunque l’agenzia interinale mi ha comunicato che forse c’è da sostituire una ragazza che dice di volersene andare. Quindi vediamo cosa succede. Intanto non so se stamattina ci devo andare o meno (forse una virgola) mi chiamano intorno le nove e mezzo e poi si vedrà. Se non ci vado sto a casa e mi curo sto cazzo di raffreddore che non ce la faccio più e vedo di controllarmi nel cibo.

Vorrei tanto non andarci. Però in un certo senso vorrei anche che mi chiamassero perché forse se se ne va via la ragazza devo forse (?) lavorarci io. Non credi? Io però non so la prossima settimana quando ritorna a casa Ezio con le sue puzze come farò a sopportare? Sono molto preoccupata. Nel frattempo mi ha chiamato Riccardo miracolosamente per chiedermi scusa che non mi aveva potuto chiamare e mi ha chiamata Carletta, un nome che detesto. Non mi ha chiesto niente se gli sono mancata o detto qualcosa del tipo di vederci da qualche parte, ma solo come stavo e così aveva fatto.

Non so neanche io se sperarci in uno così. Non mi interessa un uomo che va sempre via per lavoro e ti chiami (?) a tiramenti di culo. Ma vaffanculo scusa?! Vedo però che lì alla mensa siamo/siano (?) tutte/tutti (?) single, il che significa che trovare adesso è duro.

Bè questo mi fa solo piacere. Io nel frattempo mi bevo il caffè e cerco di vivere come riesco meglio a vivere ste giornata. Ciao Carla

PROSEGUIMENTO DELLO STESSO GIORNO

Ti prego Dio dammi la forza di costruirmi e di controllarmi nel mangiare. Specie adesso che mi vengono le mestruazioni. Ti prego dammi la forza.

Poi il telefono che mi crea di nuovo dei problemi. Non capisco cosa succede.

Ti prego Dio pensaci tu se c’è qualcosa che non va nel mio cellulare. Aiutami soprattutto in questo momento difficile a controllarmi nel mangiare.

Mi puoi aiutare tu. Ho le gambe piene di cellulite. Puoi aiutarmi (forse un punto interrogativo). Per me è molto importante. Aiutami ti prego. Fai che anche stanotte dorma e che Ezio quando ritornerà a casa non mi inonderà di puzza. Fai che la smetta di mangiare robaccia e che domani non mi chiamano a lavorare (questo perché avevo troppi pensieri da gestire). Non ho voglia. Fai che riceva una proposta interessante di lavoro (appunto inteso che ne valesse la pena). Ti prego pensaci tu. Ok?

10/03/2005

Dio fino adesso niente. Niente di niente. Tutte offerte del cazzo di lavoro. Non ci capisco più niente. “Ezio” si è fatto carino nei miei confronti, pensa che mi voleva dare un bacino, ed è entrato con la sua puzza in camera! Ma chi lo vuole uno così. Io non vedo l’ora di andarmene da qui. Ti prego Dio fai che oggi chiami qualcuno e che finalmente mi arrivi una proposta interessante. Aiutami a controllarmi nel cibo, cosa che non sono riuscita a fare tutto ieri e che ho paura di non riuscire a fare anche oggi con Ezio di là che mi fa vedere degli spaghetti sul fornello e mi chiede se voglio che compri dei gamberi. Ti prego Dio fammi andare via di qui. Fammi trovare un altro posto migliore. Ti prego Dio aiutami, pensaci tu, ok?!

11/03/2005 ORE 5.30

Caro diaro, io ti ringrazio per avermi anche stanotte fatto dormire e per (l’ho omesso) avermi fatto perdere nove etti. Mi sono alzata che ne pesavo 50.7.

Poi di ritorno da un sogno forse bello forse brutto sognavo il mare, io che facevo la barista o la cameriera ai piani, mi sono alzata con una gran voglia di gratificarmi e così sono andata in cucina e mi sono mangiata cinque saccottini. Ne mangio sempre così quando mi voglio saziare. Però stamattina guardandomi le coscie ho notato degli angoli (intendo delle cosce) impressionanti quindi come minimo oggi di ritorno da ieri (magari “la mattina presto”) dovevo (forse “dovrò”) fare un po’ di digiuno.

Invece non ci sono riuscita (fino ad ora intendevo) ma quando sono triste purtroppo è così; (c’era una virgola in realtà) se “Ezio” quella robaccia non me la prendesse mangerei quello che c’è o degli yogurt o dei semplici cracker per poi/fai (? chissà “perfavore”) me ne voglio andare quanto prima anche se so che il problema, non lo risolverò lo stesso andandomene, perché è tutta una questione di testa. Ovvero se io non avessi il problema delle puzze di “Ezio”, sarei tranquilla e mi appollaierei qui tranquillamente (ma purtroppo erano puzze premeditate, e non una questione di testa).

Invece non ci (l’ho omesso) si sta vicino e così sono costretta ad andarmene. Ma/mi sto qua/guardando (bo? “mi sto guardando” forse) dal cercare una nuova casa, un nuovo lavoro e il mio corpo ne risentirà certamente.

Ti prego Dio aiutami tu a non ingrassare nuovamente. Le forme ormai ci sono ma se puoi fare ancora qualcosina fai che io mi riesca a trattenere nel mangiare e a controllarmi di più. Fai che mi arrivi una proposta di lavoro interessante e che quindi io possa andarmene di qui. Ieri un tizio avrebbe detto che per magia gli si libera un monolocale al mare, (la virgola non c’era) forse potrei trovare là, una camera per la stagione estiva e vedere un po’ di passare sti giorni laggiù. Non c’è solo da fare la cameriera ai piani, ma anche la barista o la gelataia o qualcos’altro. Ma suppongo bisogna conoscere le lingue (naturalmente straniere se volevo lavorare al banco in una zona turistica). Bè ci saranno delle fabbriche anche laggiù, magari trovo qualcosa in una fabbrica. Se i miei soldi li investissi lì non sarebbe male. Più che a Bologna che è piuttosto sterile (intendevo per lavorare nei servizi, poiché a Bologna si trova più che altro nell’amministrazione).

Ovvero (forse “oppure”) se fai i corsi no (cioè se ti aggiorni o ti specializzi in qualcosa al diploma, cosa questa che io non ho potuto fare perché con la mafia è impossibile ciò), però devo avere delle gran referenze (bo? Forse intendevo che anche coi corsi poi mi occorrevano queste ulteriormente), e lì non ci piove (?) nessuno (?). Gran referenze e basta. Ma a Rimini poi il maniaco mi insegue. Poi mi farebbe lavorare? Tu che ne dici? Per me no. Chissa! Comunque sia devo assolutamente mettermi in contatto con l’associazione albergatori di Riccione a vedere se lì qualche albergo sta già cercando (ovviamente come cameriera ai piani) e vedere se ce la posso fare già da adesso che parta/perda/serva (?) non trovo (forse “che parta se no non trovo”). Io qui non credo con Ezio di potercela fare. E’ tutto un mangiare per il disagio delle puzze, tutto un disagio.

Ho bisogno di lavorare assolutamente. Dio ti prego aiutami tu.

Fammi fare le scelte giuste.

ORE 13.30 DELLO STESSO GIORNO

Caro diario, fino adesso dopo i saccottini sono riuscita a resistere, ma non so ancora per quanto ce la possa fare?

E’ una tortura acqua e caffe’, acqua e caffe’. Puzza e depressione.

Io davvero non so se arrivo a sera.

Non so neanche come farò arrivare a domani chiusa tutto il giorno qui dentro. Con Ezio sto facendo finta di niente, ma credo che le sue strane improvvise “puzze” abbiano (forse “sappiano”) di mafia. Se è così sono alle strette. Ti prego Gesù aiutami tu sia a resistere come ho fatto adesso di mangiare, che a resistere alle puzze. Fai che i valori non scendano e un (l’ho omesso) improvvisa voglia di mangiare non mi saltino ( salta?) alla testa.

Ti prego pensaci tu e fai che qualcuno mi chiami e mi proponga qualcosa di interessante; vedi un po’ tu dammi la forza Gesù di resistere e andare avanti, ho bisogno di un amico. Ho solo te. Non ho nessun altro. Non mi posso fidare di nessuno. Ti prego Dio aiutami. Ti ringrazio Dio.

14/03/2005

Ciao Carla, ieri sono stata al mare a fare qualche domanda agli (“negli” sarebbe stato) alberghi come cameriera ai piani. Fortunatamente sono riuscita a trovarne alcuni aperti e ho dato il mio numero di telefono. Altri li devo contattare (mi riferisco naturalmente agli albergatori).

Io devo ancora decidere se voglio andare via da Bologna o rimanerci.

Ieri tornando a casa, ho pensato che se trovassi come barista o commessa, magari mi potrei permettere una camera qui a Bologna.

Di (forse “devo”) andare via di qui principalmente, perché stanotte ho fatto fatica a dormire sul cuscino ormai impregnato delle puzze di Ezio. Io sto ingrassando, vedo il mio corpo che mi sta chiedendo aiuto e io non riesco neanche a (l’ho omesso) fermarmi dal mangiare. Se non faccio qualcosa al più presto saro’ costretta ad eccedere (forse “recidere” ?) in qualche modo. Intanto stanotte non sono riuscita a dormire bene. Oppure ho dormito però mi sono addormentata a fatica. Non so che fare. Io di cercare camera a Bologna non ne ho voglia, però è anche vero che Ezio è esagerato sia per il mangiare che per le puzze! E anche se qui sto a gratis, mi sa che me ne dovrò andare il prima possibile; aiuto!

SEMPRE LO STESSO GIORNO

Ste giornata non è venuta a nuocermi del tutto. Ho fatto domanda come barista, ma nessuno cercava.

Mi hanno chiamata anche oggi per fare delle mense (per lavorare come addetta intendevo) e io ci sono andata. Domani faccio tre ore.

Per adesso ho solo ste lavoro e me lo tengo. Non ho altro. Mi è arrivata una proposta stagionale come chiosco (di gelati volevo dire) ma è stagionale, poi d’inverno che faccio. E’ rimandato a venerdì (il colloquio intendevo) per vedere se nel frattempo mi arriva qualcos’altro e ho prenotato (cioè, e al colloquio, ho chiamato anche qualcuno da un giornale economico per prendere una stanza in affitto) per andare a vedere una camera in via Fossolo 2. In via Enriques (era un’altra poco distante da lì) ha detto (“la proprietaria” dovevo aggiungere) che è caldissima perché c’è il riscaldamento centralizzato. Andiamo bene, visto che lo spengono in alcuni momenti del giorno.

Comunque vediamo cosa succede intanto ci devo andare sabato. Adesso ho da pensare alle mestruazioni. Per cui temo che stanotte non dimagrisco (magari “dimagrirò”) neanche per sogno. Come al solito. Quindi mi ritroverò 50.9 (anche se avevo scritto 59.9) anche domani mattina. Ho paura di ingrassare quindi devo andare a letto senza mangiare più niente. Comunque oggi ho mangiato molto. Ti prego Dio fai che mi arrivi una buona proposta di lavoro e che prenda quella maledetta stanza. (metto sempre dei punti, perché è un dialogare tra me e me) Da andarmene da qua. Aiutami tu a mantenere la linea che qui non riesco a mantenere. Ti prego Dio aiutami tu.

16/03/2005

Caro diario, ieri è stata una giornata orrenda. Sono arrivata a Bologna che avevo già mangiato l’ira di Dio, (forse un due punti era meglio) un caffè, più una cioccolatina che sapevo esserci dentro al dispensa perché l’avevo comprata io stessa il giorno prima; poi non sapendo cosa fare tutta mattina, un po’ per il freddo, un po’ perché ne avevo voglia, mi sono mangiata due paste con la nutella in un bar, e lì non ti dico che depressione che mi è venuta (“dopo” averle mangiate ovviamente). Poi sono andata in centro a prendere il 14 per andare alla CAMST/GAMBA (bo’ ? Sono due aziende una diversa dall’altra: una è per la ristorazione, l’altra per le pulizie) ma come al solito sono inaffidabili. Il tipo mi ha detto che non assumevano.

Nel pomeriggio finito di lavorare ho provato di andare alla MANUTENCOOP di (“in” sarebbe stato) via dell’ospedale (intendevo “in una via vicino all’ospedale Maggiore”), ma non c’era nessuna MANUTENCOOP (nel senso che non c’era più volevo scrivere). Quindi non sono riuscita a fare nessuna domanda di lavoro. Stamattina non so perché mi sono alzata meglio, anche se ho fatto un brutto sogno a metà notte che non ricordo più e uno al risveglio non troppo lusinghiero. Ho sognato che c’erano degli uomini e che io cercavo di sedurli ma che non ci riuscivo. Questo perché ieri mi è capitato di vedere una scena interessante. C’era un’extracommunitaria rumena credo  con la quale ho lavorato (non me la ricordo in realtà costei) molto bella e uno addetto alle macchine del caffè che ci provava. A me non ha cagato pari a lei sì. E come ci/si (?) vedeva (forse ” ci guardava”)! Ma questi sono altri problemi.

Adesso devo risolvere il problema della casa e del lavoro. O (? forse “ok o amen”)! Ieri al lavoro è stato terribile.

Erano tutte extracommunitarie e c’era una ragazza di colore che mi ricordava tanto quella dell’America (mi riferisco ad una bulla che ho conosciuto in detenzione, e che mi aveva parecchio presa per il culo, dopo essere stata in realtà corrotta per questo). Sono proprio stronze loro. Mi stanno proprio sul cazzo. Le altre no ma loro nere sono proprio antipatiche. Comunque adesso che faccio?

Fortunatamente per la camera ci sentiamo venerdì e io stamattina la vado a vedere (avrò inteso che andavo intanto a vedere dove si trovava come contestazione esterna), insieme alla fermata dell’autobus (forse “assieme al cercare di vedere la fermata dell’autobus più vicina”). Poi ci penso un attimo e a quel punto vedo se mi conviene anche andare in qualche agenzia interinale. Intanto stamattina ho un colloquio di lavoro della TECNO-DRAVE anche (?) come (?) del genere (magari “qualcosa del genere”).

Spero di superarlo, anche se sarò al lavoro (nel senso che di ritorno dal lavoro…) non credo di arrivare particolarmente in ordine. Comunque mi interesserebbe; se no c’è un lavoro come pulizie non si sa quando/che (?).  Dovrebbe arrivare all’agenzia interinale, come (l’ho omesso) di pulizie all’Ospedale Maggiore dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 12.00 alle non so quando se le 15.00 (gli orari erano scritti in lettere)! Prenderei novecento euro. Così riuscirei a sopravvivere. Però bisogna che trovi una camera e che mi trovi bene.

Nel frattempo ho scoperto che le mestruazioni non c’entrano niente con la perdita di peso o meno, perché stanotte era (forse “ero”) al settimo giorno di mestruazione e non ne ho risentito neanche un po’. Stamattina mi sono alzata che ero 50.5 (era scritto in lettere). Adesso cerco di non parlare. Perché (?) se (?) chi/che (forse “perché se cerco di”) parlare consumo energia ed è meglio conservarla per non mangiare. Stranamente stamattina mi sono alzata senza voglia di mangiare. Dio aiutami a prendere la decisione giusta se rimanere o andarmene. Ti prego fai presto. Fai che arrivi una buona proposta di lavoro e che io riesca. Grazie.  A (forse è il solito “amen”)! Riccardo non si è più fatto sentire. Credo di averlo perduto.

Io nel frattempo mi sono ingrassata nelle coscie. Sono diventata spaventosa.

17/03/2005

Caro diario, oggi prevedo che sarà una giornata davvero triste.

Sono stanca e stressata prima di cominciare. Dovrei prepararmi e andare a fare un po’ qualche via (forse a vedere se in qualche strada c’era una qualche casa in affitto o agenzia per il lavoro) per vedere se mi prendono a lavorare o perlomeno qualche agenzia (eccoci), ma non ne ho voglia e poi tenermi in zona per poi andare a lavorare (dove dovevo andare) in qualche zona se salta fuori la richiesta (è scritto male ma volevo dire, che nel frattempo che mi tenevo nella mia zona dove lavoravo, andavo a vedere intorno una qualche via per cercare di trovarne altri di lavori)

Poi alle tre e mezza dovrei andare a fare il colloquio con la TECNO-DRAVE ma io non ne ho voglia. Ho fatto un brutto sogno al risveglio. Ho sognato che ero ancora ai tempi delle scuole e che c’era una che invidiavo alla quale guardavo i testi (?) rilegati (?) da (forse “con”) delle carte (?) da libro. Questa era una cicciona e (forse “ed”) era molto simpatica con tutte, aveva tante amiche tra cui me. Io la invidiavo perché riusciva a studiare mentre io non ci riuscivo ancora (nel senso che al tempo delle scuole, non avevo ancora imparato a studiare con profondità e velocità insieme, lo farò dopo il diploma). Lei però era cicciona. Non so che significa esattamente oppure credo di saperlo.

Penso che voglia dire che io mi senta (forse “sento”) gelosa del fatto che lei nonostante sia grassa riesca a studiare che è come dire riesca a vivere. Forse io nel sogno in realtà sono gelosa così come lo ero un tempo di ste cosa dello studio, adesso per la vita normale che le persone conducono (spiego: la cosa dello studio lo parallelo all’oggi, come un desiderio all’avere una vita normale, come un tempo desideravo appunto riuscire nella prima; e che quindi ritornando al sogno, nonostante lei fosse stata grassa, aveva però questa possibilità, ovvero quella normalità che io non avrò più).

Penso effettivamente questo. E poi vedo che sono tutte magre le studentesse di oggi, dovrebbero essere grosse (perchè studiano è inteso) e invece sono tutte magre. E questo non lo sopporto proprio.

Noi forse eravamo un po’ più cicciotelle. Lo sono come/tanto (?) tutte magre. Mi sta sul cazzo questa cosa che io non riesca prima (forse “non riuscissi prima”) quando ero studente a controllarmi dal (“nel” sarebbe stato) cibo e adesso che ho la mafia a non riuscirmi a controllare nuovamente (cioé: sia prima quando studiavo che anche adesso che ho la mafia, non riesca a controllarmi nel mangiare. eh va bè l’italiani qui…). Se solo avessi Ezio che la smettesse di comprarmi quella dannata cioccolata. Temo che me ne devo andare di qui il prima possibile. Non posso vivere in una casa piena di cioccolata, pastine, DANONI al cioccolato e via dicendo. Devo prendere una decisione. Io non so se oggi me la sento di andare su a Bologna. Ho un po’ di paura. Primo perché dovrei cercare qualche via (non so sempre se per cercare casa o lavoro), poi perché dovrei fare qualche colloquio che risulterebbe a vuoto/chiudo (?)! Come lo è stato per “creave” (bo?), quindi non sono molto stimolata a partire. Forse sarebbe bene che un giorno mi riposassi e andassi su solo oggi per la TECNO-DRAVE e una volta lì magari fare qualche  altro giro non so esattamente. Di giretti per la città oggi non ne ho una gran voglia anche se ne avrei bisogno visto che ho mangiato i “wafer” al cioccolato. Un pacchetto intero poi! Farei qualche agenzia di pulizie (nel senso che avrei voluto vedere di trovare qualche agenzia per lavorare), mi dirigerei/Teresa (?) in zona per qualche scuola (o per vedere lì come impiegata addetta alla mensa) magari, ma poi mangerei delle schifezze. Mangerei un piatto di pasta sicuramente se non due, perché nelle scuole è un po’ così, non mangi, (la virgola l’ho omessa) dopo però quando mangi mangi la solita minestra molto gustosa e io ho già mangiato i wafer (inteso, che quando lavori in una mensa, durante la pausa lavoro, mangi, quello che hai già distribuito e che avanza del giorno, se non il doppio di primi di pasta molto succolenti, e quindi non puoi permetterti schifezze come i wafer). Se sto a casa mi sento a disagio con Ezio, quindi non so che fare. Se stanotte starò bella tranquilla a casa con lui a chiacchierare del più o del meno sarebbe diverso. Ma poi arriva a casa che puzza e a me dà fastidio. Andare a Bologna mi rompe il cazzo.

Andare in biblioteca non ne ho voglia la minchia. Non so proprio che fare. Dai/Dio (?) ti pare che vada alla sera forse (magari volevo solo fare un giro, guardarmi intorno, o pensare il dafarsi) a leggere un libro mentre tutti studiano (questo perché in casa con Ezio che puzzava era diventato impossibile). Mi sentirei una deficiente. Forse c’è qualche d’uno che legge qualche libro però come minimo si sentono diversi (“si sente diverso” sarebbe stato) dagli altri che studiano (non c’è bisogno che approfondisca qui).  Poi vedere gli studenti, la loro spontaneità, o normalità chiamala come vuoi (?) mi sconcerta (sempre per il fatto che avendo io la mafia, non mi sentivo più come una persona normale). Adesso sono furiosa perché ho mangiato la cioccolata, (la virgola l’avevo omessa) sono furiosa con Ezio perché non fa altro che prendermi della cioccolata (e molto probabilmente glielo dicevano proprio di fare così). Sono veramente incazzata. Me ne devo andare di qui assolutamente presto. Ma come faccio senza il lavoro (intendevo un lavoro di molte ore e non di tre solamente, come lo avevo già dove venivo chiamata di tanto in tanto). Dovrei aspettare il momento giusto o secondo te dovrei andarmene via comunque ad ogni modo e succeda quel che succeda!

18/03/2005

Caro diario sono le 6.00 (era scritto in lettere), io ho appena preso il caffè e fortunatamente non mi sono alzata con nessun bisogno di mangiare altro. Pero’ sono 50.1 (l’avevo sempre scritto in lettere). Ho perso otto etti. Perché ieri ero 50.8 (anche qui era scritto in lettere). Ezio probabilmente tornerà per le dieci se tutto va bene. Dopo di che dalle dieci alle sei o sette dipende quando andrò a letto, (la virgola l’avevo omessa) dovrò stare chiusa in camera a resistere alle sue puzze. Io davvero non ci capisco niente. Fino a poco fa non emanava alcun odore quando si lavava ora sì. Non è strano. (ci sarebbe voluto un punto interrogativo) E poi non è strano che adesso mi stanno facendo dormire, (anche qui ci sarebbe stato bisogno di un punto interrogativo) è già più di una settimana che non sento alcun rumore. Per me è strano (certo che lo era poiché quando iniziavano con una nuova molestia ne interrompevano un’altra).

Adesso e tutto domani si tratterà di resistere alla cioccolata di Ezio e ai suoi wafer. Dovrei riuscire a fare un digiuno di almeno due giorni ma secondo te ce la faccio. Mi scenderà la serotonina come roba da ridere con tutti i problemi che ho. Comunque ieri la giornata da tre o quattro è salita a cinque o sei (erano le votazioni che davo alle mie giornate e che scrivevo sempre sul calendario). Nel pomeriggio ho avuto la forza di prendere l’autobus e lì di andare fino in via “Zanardi” dove c’è la TECNO-DRAVE a fare il colloquio che per altre (“in altre agenzie di lavoro” forse) avevo già fatto.

Purtroppo è successo che a metà discorso ho perso dei pezzi perché ho pensato e se adesso non riuscissi più a seguire il discorso e così è avvenuto (ciò perché ero troppo assorta nei miei problemi), (la virgola non l’ avevo messa) reduce da venti giorni che non ascolto più un TG (sempre per la ragione che ero impanicata con i miei problemi). Però/forse (?) poi mettendo insieme qualche pezzo mi sono riuscita a fare lo stesso un’idea. Si tratta di  stosciolanza (?) ma io non ho la macchina. Se no invece di vero e proprio call center, ma io non so se ho le capacità dialettiche con una che ascolta (mi riferisco alla supervisionatrice o alla tua capa) mentre parliamo al telefono (è al plurale il verbo perchè è inteso col cliente che contatto per venderle qualcosa). Però ci si prova lo stesso (è un modo un po’ dialettale questo di parlare fra me e me). Giovedì alle dieci ho la prova.

Speriamo bene. Lunedì alle sette (quasi sicuramente intendo di sera) ho il colloquio per andare in un ambulatorio a fare la receptionist ma figurati se prendono proprio me. Ci saranno fuori (?) di (“delle” magari) ragazze migliori, ma ci provo anche lì. Almeno a furia di fare colloqui almeno imparo come si fanno. Poi ho avuto la sfiga o fortuna di conoscere una ragazza molto tranquilla che però era neolaureata in medicina e si stava per sposare. Questa diceva di avere fatto la cameriera e avere diretto uno staff di camerieri mentre faceva l’Università, ma adesso sposandosi era molto agitata e doveva lasciare gli (l’ho omesso) studi e fare finta di non sposarsi. Lei al colloquio ha capito tutto al primo colpo io no, io ci sono arrivata come lei e mettendo insieme i miei di pezzi (l’ho già spiegato sopra questo fatto). Credo proprio di essere una stupida (e grazie mafia che sei riuscita a farmi sentire inadeguata!).

No, non è vero sono invece molto intelligente, però ho avuto delle difficoltà (mi riferisco a quelle avute da bambina durante i primi anni scolastici, a causa dei miei genitori che non andavano più d’accordo, poi superate nel tempo e con la psicoterapia, ma che con le ritorsioni mafiose subite, quelle frustrazioni ormai sopite si erano andate poi ad ascoltarsi nuovamente).

E la vita sembra non abbia alcuna intenzione a (forse “di”) darmi una mano. Oggi intanto devo osservare il digiuno. E se riesco anche domani. Devo sapere (“capire” sarebbe) che ogni giorno che passa con Ezio significa distruggere il mio corpo. Per cui devo contare i giorni e resistere il più possibile. Oggi le mutande sono tutte bagnate per cui devo aspettare che mi si asciughino per indossarle.

Comunque riflettevo sotto la pioggia  a (?) ieri che spesso non è la mafia è il destino che mi è ingrato.

Perché riflettiamo attendiamo/attendendo (?) prima di incontrare (forse nell’attesa di incontrare prima) il mafioso e dopo risulterà, che ho sempre avuto delle interferenze intorno a me mafia o non mafia. La Nabia (l’Eritrea che russava in quel posto del prete che mi diede dove dormire insieme a lei e ad una rumena, vedi cap. 1). La signora (“il signore” in verità sarebbe stato) poi toccò/doca (?) e (forse “che mi”) aiutò (?) che mi ospitava a Maggio (era una frazione di Ozzano dell’Emilia) che russava (inteso anche lui come la Nabia, di seguito al posto del prete da dove me ne andai perché non riuscivo a riposare); e poi l’ascensore (che sentivo andare su e giù perché era muro con la mia camera dell’appartamento che mi subaffittò il mafioso di Prodi) in via Abramo Lincoln, eccetera, eccetera.

Poi contemporaneamente alla mafia ho avuto la filippina (l’inquilina di San Lazzaro ad angolo con il mio appartamento che faceva la badante e che puzzava come una bestia tanto da essermi entrata la sua puzza da sotto il mio uscio fin dentro casa mia) e i Vitali e quando non puzzava uno puzzava l’altro (inteso l’altro inquilino a lato, appunto i Vitali, sempre nel medesimo condominio a mafia già abbracciata però) e lì non ne sono mai riuscita a venire fuori con la mente (voglio dire ad arraccapezzarmici, se era mafia o pura circostanza).

Insomma sto capendo che forse aldilà della mafia c’è forse nella mia vita qualcos’altro che sta impedendo furiosamente che io mi affermi, mentre qualcos’altro sempre nella intemperia/intemperi/diffidarmi (?) di cadermi (bo?). Non so cosa sia questa cosa. Per esempio anche lo stesso mafioso; perché per così tanto tempo si sta incattivendo con me. Cosa vuole sostanzialmente? E chi ha permesso che si introducesse nella mia vita? Sempre la stessa forza negativa (sarebbe una domanda che mi faccio). Prima tra i venti e i venticinque anni, avevo delle forze negative interne mie da combattere; adesso ho delle forze negative esterne da combattere (da qui il titolo del mio testo “INTERFERENZE”).

Forse adesso tutte e due insieme. Temo che non dipenda propriamente da me resisterla o combatterla (intendo la forza negativa). Forse devo continuare a cercare lavoro prima cosa, il prima possibile andare via di qui come seconda cosa. E poi se finirò su una strada a quel punto vedremo cosa succederà.

ORE 15.30 DELLO STESSO GIORNO

Fino adesso è andato stranamente tutto bene. Stranamente Ezio non puzza esageratamente o sono io che non me ne accorgo.

Non lo so è carino, mi fa quasi pena. Mi è venuto prima a chiedere se voglio andare al centro commerciale con lui, ma si attacca al cazzo se esco in macchina con lui. Ho parlato come (?) una deficiente tutto il giorno fino adesso facendo finta di essere a “Buona domenica” (parlavo ad alta voce da sola, quando non avevo nessuno intorno, e dove mi calavo per finta in un’intervista di quella trasmissione, che mi si faceva per raccontare la mia storia) che fortunatamente c’è domani. Io sono già in paranoia per dover far passare altre ore qui in casa a non fare niente. Di leggere non so se ne sono capace, di ballare non ne ho voglia. Di mangiare ho già mangiato “fanculo”. Indovina cosa? Gli spaghetti meravigliosi ai gamberoni di Ezio. Lui la deve smettere di prepararmeli, se li mangia sempre.

Non riesco a essere forte a non mangiarli. Sono debole. Adesso dovrei non mangiare fino a domani dopo sti spaghetti, stando in casa a non fare niente. Ma non ce la faccio. Dopo verso le due (sarà inteso di mattina) schiatterò dalla voglia di mangiare. Così dovrei non mangiare più niente. Ma secondo te ce la faccio.

Devo pensare che alle undici ho mangiato degli yogurt e alle due e mezzo degli spaghetti. Adesso come minimo non devo più mangiare niente. Devo provare di non pensare a più niente. Ho pensato anche troppo. Penso poi sempre alle stesse cose. E’ quasi noioso. Sono noiose.

Riccardo come previsto è sparito dalla circolazione. Meglio così. Tanto di ragazzi non ne vedrò per molto tempo vicino a me.

Sono prigioniera di un destino beffardo e devo resistere in questo carcere. Cercando/pagando (? forse “cercando di fare in modo”)  che la vita intorno a me scorra normalmente.

19/03/2005 ORE 6.30

E’ domenica. Ho passato una brutta nottata. Ieri sera ero così serena a dispetto di tutto ciò che mi accade, che avevo deciso di fare un giro fuori. Erano le quattro (inteso le 16.00) credo. Così mi sono infilata la tuta che era sporca e con le calze bucate sono andata nella solita zona industriale a fare dei giretti. Ripeto ero serena. La giornata ieri si è svolta normalmente. Nel calendario posso scriverci un sei, però ho poi aggiunto che la nottata è stata difficile. Poi ti spiego. Prima di andare fuori a fare ‘sto giro, dopo la musica e avere parlato tanto (ovviamente “dopo aver ascoltato la musica e avere parlato tanto da sola in camera mia”), sono andata in cucina con Ezio (o meglio “dove rimane sempre Ezio mentre io sto nella zona notte”) e mi sono mangiata gli spaghetti ai gamberoni. Non avrei dovuto farlo di mangiarli lì in cucina, anche se lui era in bagno, perché evidentemente tra gli odori del mangiare c’era anche il suo (che era rimasto lì prima di andare in un’altro vano voglio dire) che si mescolavano senza che io ci facessi troppo caso (intendo dire che durante l’atto del mangiare l’olfatto solitamente diminuisce). Così dopo gli spaghetti presa da un senso di colpa, ho fatto il complex e mi sono infilata sotto le lenzuola, dopo che ero stata in cucina dove poco prima (“che ci andassi io” è sempre inteso) c’era stato (l’ho omesso) “Ezio”.

Evidentemente, i capelli hanno preso l’odore quando ero in cucina e l’hanno attaccato al cuscino, così stanotte non riuscivo a dormire per la puzza. Quindi ho tolto la fodera e ci ho dormito con la testa che prima di andare a letto mi ero lavata sopra ( “sopra” si riferisce al fatto di essermi lavata i capelli, oltre all’essermi fatta la doccia, anche se è stato scritto male). Le medicine (probabilmente il famoso Valium) non hanno attecchito ieri sera, ovvero quelle che prendo per dormire, (era meglio un punto e virgola o un due punti) erano le sei e mezzo (è inteso le 18.30) quando sono andata a letto e alle nove e mezza ero ancora sveglia e avevo già cambiato la fodera del cuscino.

Perciò a questo punto penso proprio che per almeno due o tre giorni io non debba prenderla ‘ste medicina (nel senso che inducendo assuefazione poi non ha più efficacia dopo un po’), anche se è strano perché la prenderò da circa una decina di giorni, non di più, quindi è un po’ strano che non dia più effetto (era un semplice ipnotico). Il medico aveva parlato di due settimane, ma forse comunque siamo lì dieci giorni o dodici siamo lì. Così voglio provare di smettere di prenderla per due o tre giorni e poi nel frattempo prenderò il MINIAS (era un altro ipnotico per dormire) che però ogni 3 (l’ho scritto in numero proprio così) ore ti sveglia e tu devi prenderne dell’altro. E poi passati questi due o tre giorni devo (l’ho omesso) riprovare di prendere l’altra medicina. Stanotte ho dormito male non tanto per la vicina di sopra che ho sentito camminare, quanto per il dormiveglia del “MINIAS” (l’ho virgolettato non so il perché). Non dormivo profondamente. Era come se fossi sveglia. L’odore lo sentivo lo stesso (intendo anche se avevo assunto il MINIAS). Forse era nel pigiama, forse nel copriletto, l’odore io lo sentivo. Quindi mi sono svegliata alle undici (è inteso alle 23.00), poi all’una e l’ho preso per ben due volte, ma tutte le volte che dormivo era come se stessi sveglia. E’ terribile andare a letto così. Già ho tutti ‘sti problemi di giorno: il lavoro, le puzze di Ezio, il controllo del cibo e adesso anche il dormire. Sì perché se non è per i rumori, si può anche non dormire per altre cose o i pensieri o le puzze per esempio.

Ieri come ti dicevo ero serena, ho cantato sotto la doccia. L’ho dovuta fare (la doccia è inteso) perché di ritorno dal giretto per la zona artigianale, ho chiacchierato con Ezio in cucina. Ovviamente avevo la tuta addosso.

Però prima di infilarmi il pigiama, ho pensato bene di farmi la doccia e di lavarmi i capelli, perché mentre parlavo con “Ezio” sentivo questa puzza intorno a me e a lui e così ho fatto finta di essere tornata dall’autobus (questo era per giustificarmi a lui del tal fatto, che me lo faceva pesare sempre di volermi docciare a dispetto di lui che non se la fa spesso) e di pretendere di (l’ho omesso) lavarmi da capo a piedi. Sotto la doccia come ti dicevo ho cantato. Volevo mascherare la mia disperazione.

Ero allegramente disperata. Non un lavoro, né la possibilità di fare un qualche corso, né la possibilità di trovare autonomia in una bella camera calda e profumata perché non ci credo ormai. Così ero disperata allegramente, ma non avrei mai immaginato, ti ripeto mai immaginato che il cuscino puzzasse ancora (l’ho omesso) di odore di Ezio (nel senso che pensavo che dalla sera prima fosse andato via). Quando però (“infatti” magari…) sono uscita dalla doccia, la camera puzzava pesantemente. E lì mi è venuto il sospetto che forse ci era passato Ezio. Apposta? O semplicemente per prendere qualcosa? O c’era già? ‘Ste domande mi arrovellano il cervello.

Non ne riesco a tirare fuori un ragno dal buco (ovvero mi stavo chiedendo se Ezio fosse stato coinvolto in un qualche modo ad arrecarmi un disagio). Mi dici cosa devo fare. Io stamattina dopo ‘ste nottata (qui avevo messo un punto sbagliando) ho pensato di lavare il cuscino con la spugna e il detersivo e lasciare che si asciughi. Ho lavato la fodera che ho steso per il momento sopra la sedia con il riscaldamento che adesso va là in camera, e sempre con la spugna dare (“ho dato” sarebbe stato) un po’ giù alle coperte di sotto. Poi ho dato il “Febreze” antiodori la mai/ma (?) la speranza come ben tocca (bo? forse “ma non c’e’ speranza che vada via”). Adesso aspetto domani o dopo – domani ad andare al lavasecco a prendere le lenzuola e le porte quelle (probabilmente frattanto ritiro le altre pulite “porto anche queste”).

Ma siamo sempre lì, se sto vicino a Ezio torna (mi riferisco all’odore) il giorno dopo (l’avevo omesso) anche col piagiama (nel senso che se sto vicino a lui col pigiama) questo mi si immerda. In definitiva quando lui è vicino a me io se sono con il pigiama gli devo stare lontano.

Quindi al sabato e alla domenica, devo organizzarmi in qualche modo; tutta la settimana devo stare via il più possibile. E la sera andare subito a letto. Il sabato e e la domenica non devo (l’ho omesso) stargli assolutamente vicino. Oppure posso (l’ho omesso) mangiare e fare due chiacchiere (con lui è inteso), ma possibilmente, mangiare lontano da lui. Prendere per esempio gli spaghetti e mangiarli in camera (forse volevo dire che ci potevo parlare ma appena mangiavo mi dovevo allontanare). O le verdure e andare in camera speravo/sparendo (? bo?) sia per me che per lui ma così non mi sporco il pigiama. E’ l’unico modo. Oggi per esempio cercherò di mangiarmi dello yogurt e poi se mi fanno (?) cambiare (?), mi mangerò la verdurina già condita in camera da letto. E’ veramente l’unico modo se no mi immerdo il pigiama. Bè va be’ adesso vedo, poi ti aggiorno caro diario.

Nel frattempo sempre di più credo che il mafioso non sia che un elemento (?) dei tanti che ho avuto di (forse “come”) ostacolo alla mia evoluzione fino adesso.

Penso che la mafia, mia madre, Ezio, la Nabia, Antonio (il tipo che non mi faceva dormire perché russava dopo la Nabia) facciano tutti parte di un progetto teso a non condurmi dove dovrei andare (bè l’italiano qui… comunque è comprensibile: voglio dire che sono interferenze che hanno lo scopo di condurmi alla realizzazione del mio destino). Ne sono sempre più convinta. Non credo che troverò lavoro o se lo troverò, non starò bene da altre parti. Non so a cosa devo arrivare (volevo scrivere: a dove devo giungere).

Non so se mi devo semplicemente rassegnare e aspettare; non so proprio niente. Credo comunque sempre di più che il mio sia un disegno. Un disegno che comunque chi/chissà (?) lascia (?) ha prodotto vedo lo stesso qualcuno o qualcosa che mi protegge (praticamente scrivo che sono oggetto di un disegno molto difficile o complesso, dove però sono protetta da Dio). Quindi nella sfiga sono protetta da qualcos’altro. Devo aspettare non so cosa e non so per quanto tempo ma devo attendere che qualcosa volga. Ma io nel frattempo che devo fare. Concretamente! Penso comunque di essere vicina alla verità. Illusione può darsi.

VORREI PRECISARE CHE DA ADESSO IN POI, I DIARI SONO SCRITTI SEMPRE PEGGIO LESSICALMENTE PARLANDO, POICHE’ AVEVO DEI PROBLEMI GROSSI DA RISOLVERE (COME APPUNTO NELLA PAGINA APPENA SOPRA)…

ORE 16.30 DELLO STESSO GIORNO

Caro diario oggi  a questa giornata do’ un altro sei. Si è svolta in modo tranquillo, ma io in realtà sono molto preoccupata per via della crescente puzza di Ezio, che lascia ovunque lui vada un gran odore, sia che si lavi che non si lavi.

Io devo fare i conti con questa sua puzza e proprio non me la sento proprio più di andare avanti così. Perciò domani bisogna che vada assolutamente al”BO” (la sede della redazione del giornale di annunci economici) per rimettere l’annuncio. Devo assolutamente trovare una casa dove questo problema io non ce l’abbia perché io con la puzza proprio non riesco a stare. Quindi devo trovare al più presto una soluzione. Fai che domani trovi qualcosa oppure se non domani al più presto (mi sto rivolgendo a Dio). Fai che stanotte riesca a dormire nonostante i cattivi odori. Aiutami Dio a dormire. Fai qualcosa perché io resista a questo fardello (magari una virgola) dammi una mano tu, aiutami in qualche modo.

Fai che trovi una signora anziana da accudire qui a Bologna (intendo dire per stare da lei) e una camera dove ci sia della gente pulita. Insomma vedi tu a darmi una mano in qualche maniera (l’ho omesso); ti prego Dio. Prima avevo il problema del freddo; adesso delle puzze poi dei rumori. Aiutami ti prego a trovare qualcosa dove poter risolvere tutti questi problemi. Dammi una mano te ne prego. Non ho che altro scrivere se non la mia forte preoccupazione per stanotte e il mio forte disagio per la puzza che sento adesso addosso.

20/03/2005 ORE 7.00

Caro diario anche stanotte ho fatto fatica a dormire. Non potendo inghiottire la pillola, ho dovuto mandare giù il MINIAS, tre volte in una notte. Forse avrò ingerito trenta gocce come minimo e non so se vada molto bene. Ho paura di averne già dipendenza. Comunque alla fine sono riuscita a dormire anche stanotte, ma le puzze le sentivo, perché disgraziatamente, dopo essermi fatta la doccia e lavata i capelli, col pigiama già bello pulito, avrei aperto la porta della cucina e avrei detto ad “Ezio” di farmi la lavatrice. Ne è uscita una puzza terrificante che mi ha preso in pieno, quindi anche se poi mi sono di nuovo tutta improfumata era comunque partita (…?) lo stesso, e (l’ho omesso) ormai la avevo presa ste puzza. E così tutta stanotte ho fatto fatica a dormire. Per il momento non sono preoccupata per la giornata di oggi anche se forse lo dovrei essere, però la prendo con la massima calma. Non so neanche fino all’ultimo se mi faranno lavorare in una qualche mensa oppure se andrò all’appuntamento delle sette per il posto all’ambulatorio. Io credo di non essere referenziata però si vedrà. Adesso comincio ad avere fame. Ho (l’ho omesso) paura per tutto quello che mi aspetta oggi. Forse per la prima volta dopo tanto tempo andrò alla Sala Borsa e poi vedrò. Ti prego Dio aiutami a trovare lavoro e di non stancarmi (forse “che non mi stanchi ) troppo oggi stimolandomi (…?) a competere (…?). Grazie.

ORE 10.00 DELLO STESSO GIORNO

Sono tanto triste; ho appena scoperto che “Ezio” lo fa apposta di puzzare, perché sono andata in via Alidosi, 34, e non c’era alcuna puzza; quindi se la logica non è un opinione doveva (“avrebbe dovuto essercene”, forse…) parecchio (questo per il fatto, che là lui ci dormiva, volevo dire), invece non ce ne era per niente, ne (“anzi”, magari…) profumava quasi da lavasecco. A questo punto la mia vita sta sempre più circoscrivendosi ( “si” finale non c’era scritto), giro per la città ma senza un futuro perché chiunque sia la mano che muove in questo modo gli eventi, la muoverà a me contro (volevo scrivere) verso qualsiasi direzione io prenderò. Non capisco però con (era da omettere) gente come “Ezio di Maggio” si possa far corrompere così. Il mondo mi è contro esattamente come quando da bambina vedevo i grandi tutti coalizzati contro di me (spiego: li vedevo con i vestiti sopra normali, ma scorgendo da sotto a questi la tuta blu da lavoro di mio padre che da lui dipendevano, come i suoi operai; era una sorta di presagio al futuro che ho intravisto da piccina del mio futuro da grande). Sono solo le dieci e io dovrei passare l’intera giornata fuori a Bologna; non so se ne ho le forze. Forse faro’ lo stesso delle cose.

Spero comunque di tenermi lontano dal mangiare. Spero che qualcosa dal cielo cada per risollevarmi e che quell’idea di (e non “che” come avevo scritto) finire in mezzo ad una strada sia solo un’idea. Ti prego Dio aiutami ad affrontare questa giornata e fai che qualcuno mi telefoni per qualcosa d’interessante.

21/03/2005 ORE 6.10

Caro diario, ieri è stata una giornata dove ho messo un mezzo sei, ma non era da sei assolutamente. Questo perché sono andata dal medico in via Emilia Levante, ma era troppo presto. Così sono andata al centro commerciale F2  a fare la pipì. Sono prima passata da via Alidosi per vedere se c’era il locale che puzzava e non puzzava con mio grande stupore. Avrebbe dovuto puzzare e invece profumava addirittura da lavasecco della coperta che poi lui si è rincalzato (…?) sopra il letto ( il complemento oggetto non l’avevo aggiunto). A quel punto sono andata dal medico sportivo (non so a fare cosa, forse per ottenere un lavoro) perché ho capito che se là non fa puzza e qui a casa sì, vuol dire come presumevo che si tratta di corruzione tesa a distruggermi. Poi quando sono ritornata a casa, sono andata in camera mia e c’era la stanza che tanto puzzava del suo odore che ho dovuto dare lo (l’avevo omesso) sprite e profumo per non so quanto tempo e ho dovuto (l’ho omesso) tenere il ventilatore al massimo. Il che vuol dire che la prossima settimana io mi troverò la camera di (…? Forse “che”) sarà infestata dal suo odore e io non ci potrò fare niente perché se anche accenderò il ventilatore, lui me lo spegnerà. Chissà? La drammaticità (…?) della cosa. E io oggi invece che stare qui a pensare sul (“il” volevo scrivere) da farsi, dovrei andare in via Alidosi a prendere la raccomandata sua (…?) e in via Alidosi, 34 dove (questa locuzione, anche se non la mettevo era più corretto) oggi sì che mi farà trovare la puzza (cioè forse volevo dire che nel ritornare lì, me l’avrebbe fatta trovare successivamente anche in questo posto). Io sinceramente non so che fare. Oggi non me la sento di andare fuori. Ho bisogno di pensare. Ma è anche vero che lui a un certo orario torna qui.

ORE 11.40 DELLO STESSO GIORNO

Sono depressa, non so come muovermi nella mia vita. Ho già mangiato i pomodori che mi ero preparata dopo essermi mangiata due scatole di biscotti. Ho bisogno della mia indipendenza come l’aria che si respira. Oppure avere con me una persona ma con la quale condividere gioie e disgrazie. Attorno a me sono tutti felici. Grazie/grassi/classe (…?) hanno casa e lavoro mentre io non solo ho questa casa ma ho anche la mafia. Non credo di potercela fare. Oggi sarei dovuta andare a chiudere la banca (il c/c volevo dire) dell’Emilia Romagna e invece mi è toccato di stare a casa, vuoi la pioggia, vuoi che non ne avessi voglia e altre cose. Sono tormentata dal mio futuro. Non ho futuro. Penso che per me la vita sia finita. Non c’è rimedio… Ieri “Graziano”/”Grazia”/grossamente (…?) ha fatto un commento. Ha detto: non che sono bellina, l’anno scorso ero più bellina. Lì mi sono resa conto di essere declassata parecchio. Ho bisogno di un posto dove crescere prima ancora di un lavoro è possibile che non lo trovi? Credo che la mia decisione di avere un lavoro in regola sia destinata a svanire come polvere (forse volevo scrivere “ghiaccio”) al sole. Non ce la farò mai. Non ho la macchina, non sono a Bologna, eccetera, eccetera. Sono sflatta/sbagliata (…?)! Ho le cosce grosse enormente grosse. Dio solo sa dove vorrei andare per vedermele magre e ben tornite e per stare in un posto tranquillo. Vorrei davvero incontrare una persona uomo o donna che sia che mi faccia vedere il mondo, che mi aiuti a sopravvivere. Oggi intanto devo andare in questo studio dove non mi prenderanno sicuramente a fare la indossatrice per modelle di POSTALMARKET O CASTELFORT (…?). Mi sembra una cagata. Io non sono più adatta.

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