CAPITOLO 26: VIA DELLO SCALO

Nel 2010 – 11, conobbi un manager che lavorava per una nota azienda metalmeccanica, con cui condivisi per un po’ una casa nella zona dell’Ospedale Maggiore, e dove per conto di questi gli sbrigai diverse faccende domestiche in qualità di sua colf (dalle pulizie, allo stiro delle sue camicie, all’acquisto della spesa, fino alla preparazione dei pasti). Ma non feci in tempo a trascorrervi lì un mese senza avere dei problemi, che subito dopo, venni letteralmente circondata da dei  presidi edilizi continui (vedi video sopra); come mi accadde questo fatto, anche quando precedentemente a qua, andai ad abitare in via Pasquali Alidosi, nella zona del Fossolo 2. dove pure qui, inizialmente, sembrava che fosse stato tutto tranquillo, per poi di li’ a breve venir preso d’assedio il mio stabile da un cantiere edile, che pareva non volesse mai smontare via. E dove in entrambi i contesti condominiali, oltre ad essere stata disturbata da dei carpentieri, fui molestata inoltre da degli inquilini, alcuni dei quali, mi furono corrotti per arrecarmi dei veri e propri disagi; e a cio’, mi aizzarono contemporaneamente a me contro quelli rimasti puliti (vedi cap. 22 – 23). Come mi capitò appunto in quest’altra circostanza, nella quale gli inquilini di via dello Scalo presero, uno dopo l’altro, a farmi dei dispetti. Però chi mi ospitò non volle mai che sporgessi ufficiale denuncia di questo, poiché quella mia situazione lavorativa, era estremamente temporale, sebbene rimasi domiciliata presso il tal signore per all’incirca un anno.

Qui sotto allego un esposto che avevo preparato e che avrei voluto presentare in Questura, ma la persona che mi ospitò a casa sua, me lo impedì per le ragioni sopra:

Inoltre, non si fecero attendere alle consuete molestie dei condomini che a macchia di leopardo mi vennero condizionati a torto progressivamente, assieme ai muratori eterei, sopra citati, quelli di disagi arrecatami di proposito pure questi dagli immancabili operai per la pulizia delle strade annesse, che con i loro soffioni mi martoriarono da sotto la mia finestra in modo premeditato, allorquando le aprivo per poter cambiar semplicemente l’aria o per fare le pulizie.

P7122073 ALTRO SCORCIO DI VIDEO

P7122087 UN VICINO “MASSONE” CHE FACEVA IN MODO CHE NESSUNO SI RIBELLASSE MAI

REFERENZE DI DOMESTICA A CASA DI QUESTO SIGNORE

Questo sopra, è un video, del tempo, che ho fatto su di una particolare molestia da parte di un inquilino corrotto, delle tante che subì lì, e che da sotto la mia finestra, stava acceso con il motore della propria auto per molto a lungo (13 minuti circa, e da dove dall’1′.15″ si vede la marmitta che scarbura il gas in oggetto) in modo premeditato, con la scusa che c’era la neve e quindi doveva scaldarlo, dal momento che c’erano i garages interni, ed egli era appunto uno di quelli che aveva il posto auto; tutto ciò, in realtà, per farmi appunto solo un dispetto; infatti, di tale cosa mi incavolavo spesso con i muratori fuori da quella momentanea domiciliazione che avevo, e con altri di lì, che erano degli estranei, i quali vi venivano a parcheggiare senza permesso, tenendolo in sosta in questo modo, sempre, di proposito, dentro il cortile privato allo scopo puramente di innervosire la sottoscritta medesima, di seguito ad essere stati presi da parte dalla mia mafia (vedi al minuto 1′.44″ del video in cima al post: lavori edili 2010 – 2011, nel quale si nota un carroattrezzi che viene a prendere un’auto per divieto di sosta per poi dopo tante manovre, spostarla essa semplicemente di poco, da sotto di me, da dov’era inizialmente, in una sorta di “must” di molestia, nei miei confronti) . Ma come dicevo prima, le molestie non finivano qui: infatti, sovente, alcuni condomini condizionatimi contro, mi sbattevano il portone d’ingresso in ferro battuto, che si serrava da sé tanto era pesante. Mentre io da dentro, al tal fragore della sua chiusura, da parte di qualcuno, ne rimanevo ogni volta stordita, per almeno un paio di minuti. A nulla servì dire qualcosa all’Amministratore, attraverso la persona che mi ospitò, poiché questi alla fine fece mettere un’automatismo al capo opposto dello stabile, dove ve ne era un altro di cancello, ma che però nessuno sbatteva mai, in una smorfia beffarda al danno già cagionatomi, a testimonianza del fatto che anche lui era stato corrotto (vedi al minuto 2′.25″ del video sempre in cima al post “lavori edili 2010-11”, in cui lo riprendo il cancello automatizzato in questione, all’estremo opposto dello stabile).

I rapporti con Rino, si cominciarono nel tempo a deteriorare, per via del fatto, che le molestie, che alcuni condomini corrotti mi arrecarono, poco per volta, insieme a quelle dei muratori, si fecero nel tempo sempre più massicce, e la mia tensione salì. Dissi, a Rocchelli, che volevo farne denuncia, del tutto, ma lui, non volle, per via del fatto, che la moglie, era all’oscuro della mia presenza lì, e in un momento di tensione, fra noi, mi disse al termine di andarmene. 

In seguito, ottenni, di ritornare dalla mia famiglia, dopo qualche giorno trascorso in albergo, che mi pagai riprendendo a fare l’escort; mia madre, mi rivoleva a casa, anche perché capiva che non ce la faceva più da sola, ed io, ripresi a sentirmi con “Sir”, così voleva che lo chiamassi confidenzialmente. I nostri rapporti via mail, poiché non ci vedemmo più fisicamente, da quel periodo, ripresero ad esistere, anche se lui, capivo, che non aveva più piacere, poiché aveva visto, con i suoi occhi che cosa era veramente la mafia. E pur facendo finta, che fossero state delle mie turbe, comportandosi di conseguenza in maniera molto premurosa nei confronti della mia situazione, poiché aveva capito, che entrambi eravamo intercettati, si teneva ben a distanza da me.

Dopo due anni, mi comunicò che il figlio era morto, e inizialmente lo fece, dicendomi che si era trattato di un incidente, mentre io fu lapidale, sin dal principio, nel dichiarargli apertamente, che non lo fosse stato affatto. Poi si dovette, convincere, anche lui, della tal cosa. Ma io e lui, non ci vedemmo più.

https://youtube.com/shorts/JHehTPNFKqI

https://youtu.be/PMSncL8otW4