IL NOSTRO PAESE DI MOLINELLA, IL PIU’ CORROTTO DI TUTTI IN EMILIA ROMAGNA

MOLTE FOTO DI QUESTO VIDEO, LA MIA MAFIA ME LE HA GIA’ FATTE SFUOCARE (SE NO, NON LE AVREI MESSE GIUSTO?)

Il contenuto del titolo sopra, è a “detta” anche di un partigiano di Molinella che me lo sussurrò un giorno in un orecchio e che mi era stato corrotto nel tentativo di fermarmi dal continuare a parlare, dopo che avevo subito una ritorsione nel mio paese che volevo snidare della sua efferatezza ai presenti; per cui tutto ad un tratto mi sbuco’ questi, quatto quatto pur di assolvere alla tal missione, sincerandosi solo in merito a quanto mi ha poi riferito della mia cittadina: sembra infatti che questa, sia appunto la più corrotta dell’Emilia Romagna.

Nel 2016 fecero passare lungo questa strada le cicliste europee, per la competizione di quella particolare disciplina sportiva femminile, che previde qui l’ultimo sprint finale di una tappa.

Io ero dietro a quelle transenne il tal giorno, in cui venne anche la Televisione, e dove il precedente Sindaco Bruno Selva – corrotto anche questo sindaco – , fu intervistato per qualche accenno storiografico del “Nostro grande paese di Merda“; dietro le quali stanghe in ferro che misero in Corso Mazzini, notai che non solo la mia persona, ma anche altra gente tra la folla assiepata dietro ad esse, rimase attonita ed inquietata al contempo, nel vederle sfrecciare su un manto stradale tanto dissestato (anche se questo nella foto appare un acciotolamento ben composito, che però secondo me è stato ritoccato col fotoshop perché non era certamente così); ma nessuno ebbe il coraggio di parlare pur guardandoci fra di noi con un certo sgomento.

“E fortuna che non c’è scappato il morto”, come successe sempre su questa via, quando molti anni fa un vecchio in bicicletta, nel passare sotto la torre dell’orologio in quel preciso istante,

 

“espiò a miglior vita”, nel cadergli un mattone in testa dal tetto. Da allora, la torre dell’orologio che era rimasta ferma per degli anni alle ore 10 e 40, fu messa a posto e anche ristrutturata.

 

 

LE ORE 10.40 IN CUI RIMASERO FERME PER MOLTI ANNI LE LANCETTE DELL’OROLOGIO NEL PAESE!

Succede anche in questo caso, che dopo diversi infortuni su questa stessa via da parte di certuni (anch’io sono caduta con i tacchi diverse volte, senza però farmi male seriamente), al termine, l’hanno messa a posto in una sua mezza parte, senza però completarla del tutto.

L’ultimo tratto del manto stradale che era rimasto da fare, era stato promesso dal venire eseguito nell’imminente dal Sindaco attuale, appena rieletto dai suoi Massoni e voluto fortemente da Prodi perché non facesse il bene di Molinella, essendosi i nostri avi opposti al latifondismo imposto dal dittatore precedente, Benito Mussoli, e che l’attuale Potente, non avendo gradito come sgarbo da parte dei proletari al suo collega precedente, ci fa espiare appunto con il suddetto ristagnamento economico; quindi, per mezzo di questo suo uomo che qui lo rappresenta ci fa “vendere” dei suoi interventi del cazzo per cose importanti (come ad esempio le piste ciclabili, i murales, degli eventi particolari e qualche aggiustatina in qua e in là con i soldi di città Metropolitana) Tutto ciò attraverso il suo carisma da persona quasi laureata e raccomandata per il suo babbo sindacalista; quello che di certo risulta di lui è che viene dal mondo operaio dello Zuccherificio (mo’ se rimanevi là, invece che farti dei viaggi sul tuo carro ben sponsorizzato dal turtlèn) e il suo pipino sempre in bocca per darsi un’aria di uomo dell’epoca tardo Romantica (quella ovvero degli scrittori, o degli artisti in genere e dei patrioti uniti nell’unica lotta comune pei diritti umani); il quale, nel mandato precedente aveva sì promesso che avrebbe fatto rimettere mano al tratto rimasto lì, senza però mantenerlo questo; e infatti rimane lì come un relitto bellico a ricordo del perfetto niente, difronte alla statua di un patriota locale in una sorta di beffa a lui, visto che questo sindacalista per Molinella ha fatto cose per davvero e che per questa ragione oltre ad essere stato punito come me con dei trattamenti psichiatrici, il nuovo sindaco per conto di Prodi, lo mette contemporaneamente davanti al risultato di tutto il suo lavoro punito col pegno della sua stessa morte, che è la tal bella smorfia al regresso. Ciò è solo Proidiano!

E di questi lavori famosi che sarebbero dovuti iniziare a breve, lo disse per il mese di Febbraio 2019, ormai trascorso.

 

Ad oggi sono passati diversi mesi e di detti lavori non se ne vede traccia, insieme a quelli del non mai finito cinema perché mancherebbero i soldi. Ed io a questo riguardo avevo conosciuto un cliente che faceva parte di una società con la quale il Comune doveva collaborare per un progetto stagistico in esso; il quale prevedeva la specializzazioni dei ragazzi con la Maturità per il pre-avvio al mondo lavorativo nelle aziende locali e il cui progetto, lo avrebbe finanziato lo stesso artigiano, come lo poteva essere mio padre, o altri come lui ed insieme contribuire così a saldare la rimanenza debitaria della struttura pubblica. Si è fatto? Ma no…?? Non se ne sente più parlare di questo benedetto cinema.

Queste sono solo alcune delle mille incoerenze del paese di Molinella, lasciato abbandonato a sé stesso soprattutto economicamente parlando.

L’ufficio di collocamento ad esempio è stato decentrato da diversi anni a Minerbio. E se hai bisogno di andarci che non hai la macchina devi portarti a Bologna con la corriera perché non ce ne è una che vi passa; l’ultimo residuo di ospedale, l’attuale poliambulatorio presto chiuderà i battenti, per lasciare il posto ad un complesso residenziale.

“Premessa, qui, è venuta alla luce la sottoscritta!”

E ancora una superstrada di collegamento con Bologna, come ce l’hanno Ozzano e San Giovanni in Persiceto nella famosa trasversale di Pianura, la vediamo con il binocolo, e intanto le aziende mettono sempre più a casa la gente in mobilità e gli imprenditori chiudono come lo storico falegname “Monti”, che l’ha ceduta la sua famosa “EMMEQUATTRO”, ad un altro imprenditore. Così Nobili scarpe l’ha fatto anche esso ad un inaspettato intraprendente manager di scarpe, ma quanto poi guadagni questo nella pratica non si sa, pur avendo lanciato il suo marchio molto bene. La FREGET già acquisita da una ditta tedesca, mette a casa sempre più gente da un momento all’altro. Gente con una famiglia da sfamare! Ecc. Mentre invece, l’azienda Pancaldi che dava da mangiare a molte sdoure del paesèn, come anche a mia mamma, mia nonna e tutte le amiche di mia madre, lì è stato buttato giù tutto quanto, per dare spazio ad un complesso urbano.

Quanto a me, che ho bisogno del treno per andare a Bologna, per poter io rinvenire dalla depressione quotidiana in cui mi getta il mio paese natale, soprattutto a me, che vede meglio degli altri le cose pur venendo considerata da tutti una ragazza con dei problemi (alla faccia della mia prodigiosa sensibilità umana), ho sentito vociferare che la tratta del treno della ex Veneta, lo vogliono chiudere come lo vogliono fare per quella della Modena – Sassuolo perché i capi delle FS hanno deciso che non è remunerativa come linea (ma se metteste le biglietterie nelle stazioni e i controllori, e metteste più corse anziché farcele saltare… magari?!). Nel frattempo che ci costruiscono un inutile progetto di parcheggi stradali per la stazione, senza però contemplare a questo il progetto del doppio binario.

Praticamente ci stanno tagliando inesorabilmente uori dal mondo, e la gente non capisce quello che sta succedendo perché è dissuasa dai molti massoni dei suoi abitanti che costituiscono la popolazione locale (80 % di massoni su 100) a non reagire o a far finta di star bene come se tutto fosse a posto; come per esempio nel dire in giro e credere che questo Sindaco è in gamba e che sta facendo del bene!

“Sapeste miei cari Molinellesi…” E fra un po’ andrò a stare anche peggio perché ho trovato casa a Marmorta, una sua frazione, che per me equivale ad una fossa comune, se Molinella la si considera alla guisa di un cimitero. Non c’è neanche un vero e proprio emporio per rifornirsi di vivande e suppellettili tutto in uno. Se vuoi della frutta, devi andare da un contadino a 800 metri da casa, che ti da una cassa di fragole e asparagi o altro, direttamente nelle tue braccia. Se vuoi del prosciutto, c’è Badiali il macellaio che ne ha ben tre di vetrine sulla strada, tanto che qui torni addirittura con un trancio di manzo da appendere al gangio di casa al posto della corona d’aglio. “MEGLIO DI COSI’…”, ho risolto il problema del km 0. La corriera per Bologna ne hai due. Punto (che vanno e tornano per la città). La stazione dei treni dista 10 km. Per non parlare della sua insidiosa e stretta stradina di collegamento con Molinella, tutta curve con tronchi di alberi secolari a far da guardliner, e a sfidarti della tua morte certa ogni volta che ne stai per svoltare una, nel frattempo che i camion ti passano “a raso di culo” e che senti del loro impatto,  a minaccia di farti sbandare difronte ad essi da un momento all’altro senza problemi. 

Le quali sue frazioni, per l’appunto, da Selva Malvezzi a Guarda, a Alberino se come dicevo Molinella, è appannaggio alla vita, queste sono addirittura città fantasme, poiché si stanno lentamente spopolando per via di tutti i pulmini scolastici e gli uffici postali, che hanno via via tolto ad esse, anche se sono cresciute delle nuove realtà urbane fatte di nuove villette e villettine, in un sputo. E questo Sindaco detto fatto, lo plaudeva sul giornale locale, dicendo che in tal modo decentrava quei servizi alla volta di Molinella che così facendo diventava servitissima. Sì, salvo però non servire proprio per niente chi intorno alla realtà molinellese, ed io sto per viverlo sulla mia stessa pelle!

C’è un disegno mirato di inibimento allo sviluppo economico come già detto in altri capitoli, ma se i suoi massoni, che ormeggiano a ridosso dei bar e a pilotare tutti gli altri verso quello e quest’altro, in cambio di scorpori dalle tasse, mutui agevolati delle case, ma non solo lì, state pur certi che a Molinella, i giovani non rimarranno per molto a lungo per costrurvi qualcosa. Ho molte amiche della mamma che poverina le hanno fatto anche a lei, il lavaggio del cervello e condizionata contro di me, gente che da classe operaia in cui si ritrovava ad essere stata per tutta la vita, si è comprata poi una bella casa grande con tutti i figli dentro, e molti dei quali tutti quanti ben sistemati. Oltre a fare sempre questi massoni che fanno le persone normali, molti viaggi senza sapere dove abbiano trovato tutti quei soldi; oppure C’è gente che paga da bere a tutti gli amici avventori, pur essendo solo dei muratori, ma non di un ventennio fa, ma nell’epoca della crisi dell’edilizia e ad essere tutti azzimati e ben vestiti. Lo so io quello a cui si sono prestati: “LA CAMPAGNA A FAVORE DEL SINDACO, E CONTEMPORANEAMENTE QUELLA CONTRO LA SOTTOSCRITTA CHE VI DISSUADE DAL DARMI A RETTA”, E qui me ne sto zitta sul nome di queste persone.

A suo tempo!