I SOLDI DELLE CARTE BANCOMAT O POSTALI CHE NON MI TORNANO MAI

 

Purtroppo, rispetto alla mafia di cui parlo nello specifico in questo post, non sono riuscita a dimostrare la mafia in oggetto, che invece in altri capitoli ho documentato palesemente, ma ciò è per via del fatto, che bisogna essere tempestivi e al contempo celeri per snidarvela ai vostri occhi una certa ritorsione che si subisce; la quale cosa è molto difficile venendo la mia persona mitragliata da più fronti, mentre la Polizia, si avvale di strumentazioni altamente sofisticate per spiarti e antecederti per tempo, delle tue mosse.

PREMESSA

 

DELLE MIE DIFFICOLTA’ QUOTIDIANE A REDIGERE DEI POST, FRA LE VARIE COSE DI DIMOSTRARE DEGLI ILLECITI

17/06/23. Biblioteca di Argenta.

Arrivo alla postazione internet sotto, quando mi succede che dopo neanche dieci minuti arrivano giù dal primo piano, questi studenti che vi faccio vedere; i quali, sopraggiungono prima nell’area ristoro che è a fianco della sala dei computer, per poi in seguito spostarsi poco lontano da lì, ma sempre a me davanti; dove con la scusa di voler fare una pausa dallo studio, essi prendono a rumoreggiare nel cortile del chioschetto, fingendo di chiacchierare amabilmente, in realtà, allo scopo di disturbarmi.

VIDEO SOTTO, SEQUESTRATOMI DA YOU TUBE

https://youtu.be/D291ub1d8w0

E i tal soggetti sono i “giovani di belle speranze”, ovvero quei figli di genitori massoni, che quando andranno a casa, a raccontare al loro papà e alla loro mamma, l’opera di molestia in cui sono stati chiamati per guadagnarsi due soldi , si sentiranno dire dai loro vecchi: “Bravi, avete fatto bene, adesso ti metto in tavola, il tuo piatto preferito!”

@sognandoamanda1

In questa biblioteca di Argenta, come del resto in tutte quelle del polo bolognese, all’opera di molestia degli impiegati che si alternano fra di loro a rumoreggiarmi intorno, subentrano alcuni studenti che nel fingere di parlare poco lontano da me, attentano di continuo alla mia concentrazione per impedirmi di redigere in modo corretto il mio blog, dopo essere stati tutti loro corrotti da qc. con compensi, a questo, perché lo stesso non sortisca credibilità sugli argomenti in esso trattati. Si veda il capitolo finale del mio blog in indice cronologico: “i soldi che non mi tornano nelle mie carte bancomat e postali”

♬ suono originale – sognandoamanda1 – sognandoamanda1

 

@sognandoamanda3

San Lazzaro di Savena, 24 giugno 2023: nell’andare in biblioteca per poter correggere meglio il capitolo 64 del mio blog “sognandoamanda”, dopo diverse altre inferferenze prima di questa, arriva costui, che inizia a parlare da solo, ma poi quando gli sparo il cellulare, dal quale, viene contattato in tempo reale dalla mafia di ciò’, si ammutolisce improvvisamente. E questo è il modo, in cui la mafia, cerca di impedirmi di documentare, e che per mezzo dei cellulari, mi rende ancora più arduo

♬ original sound – tabernacolo – sognandoamanda

INTRODUZIONE

Con la contribuzione rateale del Rdc dell’importo di 500.00 euro mensili, che da gennaio 2023, avevo ottenuto della sua proroga per la seconda transh, mi ero accorta in modo sicuro nel tal periodo invernale di riferimento, della sparizione di alcuni miei denari; anche se, in me, era sospetta già da tempo l’alterata movimentazione delle mie operazioni all’interno della carta prepagata in oggetto, e avvenuta questa, ben molto prima delle ultime mie transazioni in denaro: la quale consapevolezza, l’avevo maturata pure con la carta bancomat del c.c bancario dell’Istituto di credito della Banca di Bologna, in via Bellaria, in cui ero certa sin da allora della sparizione di altri quattrini che avevo messo dentro nel 2019, poiché mi accorsi che me ne detraevano di continuo dei nuovi, per importi piccoli di qualche euro fino a 20, con la scusa delle spese di bollo o dei debiti in generale vantati dalla banca, facendomi risultare dei passivi di circa una decina di euro ogni due mesi, che non mi tornavano rispetto al saldo di ciò che sarebbero dovuti essere stati i miei effettivi crediti, ma a non figurare questi certamente nell’estratto, portandomi conseguentemente a non metterci più dei soldi lì dentro, senza quindi né saldare alcunché di default in rosso che ebbi con la stessa, per un ammontare di circa una quindicina di euro, perché il tal fatto mi era sembrato una bella truffa, e senza spenderne ulteriormente per chiuderne il suo relativo conto, in quanto quest’altra cosa mi sembrava ancora più assurda.

VIDEO NELLA MIA EX BANCA, QUANDO PROVAVO DI FARE DELLE OPERAZIONI

 

NEL VIDEO SOPRA, PONGO ALL’ATTENZIONE, UNA DELLE TANTE RITORSIONI CHE MI FECERO SUBIRE IN QUELLA BANCA, CHE MI FU CORROTTA DALLA  MAFIA, PERCHE’ QUANDO CI ANDASSI, MI ARRIVASSERO PUNTUALMENTE VICINO A ME, CERTI PERSONAGGI CHE FINGEVANO DI TROVARSI LI’ PER BISOGNO, MA CHE IN VERITA’, VENIVANO PER IMPORMI IL PROPRIO CANE, O LA SIGARETTA CHE MI FUMAVANO ADDOSSO, O IL MOTORINO CON CUI ERANO SOPRAGGIUNTI PER TENERMELO ACCESO IL SUO MOTORE A LUNGO, AL FINE DI SGASSARMI DIETRO, OPPURE CON LA PROPRIA MACCHINA PER RIMANERVI IL PIU’ POSSIBILE DENTRO, SEMPRE PER “SCARBURMI” DEL GAS DI SCARICO, DA DOVE IO STAVO POCO DISTANTE, OPPURE COL FURGONE (COME APPUNTO NEL VIDEO SOPRA CHE ILLUSTRO), ECC; TALVOLTA SPALLEGGIANDOSI QUESTI MASSONI FRA DI LORO, PER DARE UN SENSO DI CIRCOSTANZA AL RESTO DELLE PERSONE ESTRANEE DI TUTTO, MENTRE INVECE DOPO, NEL VENIR SERVITA DA UN’IMPIEGATA, MI SI RISERVAVA  IMMANCABILMENTE, IL CONSUETO COMPORTAMENTO DA PARTE DI QUESTA, DI TOCCARSI, PER POI ALLUNGARMI DEL CARTACEO, O RESTITUIRMI DEI DOCUMENTI CHE LE AVEVO DATO E CHE QUINDI MI RITORNAVANO INDIETRO “MERDI”, IN QUANTO SI ERA PORTATA MAGARI UN DITO DELLA SUA MANO SULLA PELLE DEL VISO  (NASO, BOCCA, O PER STROPPICCIARSI GLI OCCHI, ALLA FACCIA DELLE PRECAUZIONI PER IL COVID19 CHE OLTRE A PREVEDERE LE MASCHERINE IGIENICHE  CHE CI IMPOSERO AL TEMPO DI INDOSSARE A TAL RAGIONE, C’ERA STATO ANCHE IL DIVIETO DI TOCCARSI LE MUCOSE, MA PER LA “CARLETTA”, NO, NATURALMENTE) OPPURE CON LA STESSA FALANGE, SI ERA MESSA A POSTO I CAPELLI

Questa cassiera è di un Conad di Bologna all’interno del centro commerciale F2, dove i suoi vigilanti ogni qualvolta mi vedono entrare avvertono i suoi cassieri del punto vendita in questione, di riservarmi il tal comportamento nel movie in oggetto, sebbene quello di questa ragazza che riprendo sia ben morigerato rispetto al solito, e connaturato di estrema circostanza.


E IL TUTTO, SUCCESSIVAMENTE DALL’AVERLA PRIMA SORPRESA COL DIRETTORE, AD OCCHIEGGIARSI COMPLICE DELLA MATTANZA NEI MIEI CONFRONTI; LA QUALE COSA, CHI DEGLI ADEPTI DELLA MAFIA, SA CHE MI INFASTIDISCE, POICHE’ SONO UN’IGIENISTA. E QUESTO ME LO SI FA OVUNQUE, SOPRATTUTTO NELL’UFFICIO POSTALE DI MOLINELLA DA PARTE DI TUTTE LE IMPIEGATE, QUALORA, IN QUESTO ALTRO PUNTO, VI SOPRAGGIUNGA; INFATTI, LA SUA RESPONSABILE E’ STATA CORROTTA PURE LEI DAL COMANDANTE DELL’ARMA CARUSO, PER DARE QUESTE PRECISE ISTRUZIONI, ALLE SUE RISPETTIVE DIPENDENTI CHE MI SERVONO (QUELLA MORA COL CASCHETTO ALLA “VALENTINA”, CON MILLE GIOIE, L’ALTRA BIONDA CON GLI OCCHIALI MOLTO AFFABILE, E  I CAPELLI ANCHE LEI MOLTO CORTI, ECC.), PER NON PARLARE DI COME MI TRATTANO ESSE IN GENERALE (NEL PARLARMI O CON ECCESSIVA FREDDEZZA, O AL CONTRARIO CON QUELLA PREMURA CHE SI RISERVA AI POVERETTI) PERCHE’ GLI ALTRI IN FILA, PENSINO CHE IO NON SIA OK!
“MASSONE!”: “SI, ANDATE COI VS. PREMI IN DENARO CHE VI SIETE GUADAGNATE A RISERVARMI LE TAL RITORSIONI, DALLA PARRUCCHIERA, O DALL’ESTETISTA, O A COMPRARMI QUALCOSINA PER ESSERE PIU’ BELLE, CHE FATE CAGARE IL CAZZO COMUNQUE, LE MIE IMPIEGATE STRONZE!”.
PER NON PARLARE DI QUELLE DI RITORSIONI CHE MI SI RISERVA NELL’UFFICIO A MARMORTA PRESSO LA MIA PALAZZINA, DALLA QUALE ALTRA STATALE, CON LA VOCE STRIDULA DAL PROPRIO INTERNO, MI SI FA BUTTARE GIU’ DAL LETTO, QUANDO DI RADO, MI CAPITA DI SVEGLIARMI TARDI, OPPURE, DA PARTE DI CHI LO PULISCE (UNA STRANIERA CHE VIENE DA BOLOGNA, MENTRE LA SOTTOSCRITTA MEDESIMA CHE LI’ VI ABITA E CHE SAREBBE DUNQUE PURE VICINA AL LAVORO, DEVE PRENDERE L’RDC), NEL SBATTERE ESSE IN MODO VIGOROSO OGNI COSA, AFFINCHE’ IO VENGA DISTURBATA, MENTRE PROVO A SCRIVERE O FACCIO ALTRO, E DOVE SEMPRE LA MEDESIMA IMPIEGATA DI CUI HO FATTO MENZIONE, LA SENTO PREMERE FORTE LO SPORTELLO DELLA CASSAFORTE PRODUCENDO UN TONFO CHE RIMBOMBA DA DENTRO IL MIO APPARTAMENTO, E IL QUALE RUMORE, IN PRINCIPIO ERA MOLTO PIU’ FLEBILE.
“VOLETE CHE VADO AVANTI? PERCHE’ NE HO DI COSE DA RACCONTARE DELLA MAFIA DA PARTE DI POSTE, NON SOLO QUI, MA ANCHE IN QUELLA A BOLOGNA?”

SUPERMERCATO “FAMILA” DI MOLINELLA (ESTATE 2023)

Il solito problema alle casse dei supermercati in cui mi vengono corrotte le cassiere per toccarsi la pelle o intralciarmi il passaggio con scope o scale, ecc.

https://youtu.be/ThEyVa57Zl4

Un altro esempio, sotto, di come cercano di inibirmi dal fare periodicamente dei controlli:

https://www.tiktok.com/@carlazandi1/video/7231323551108795674?is_from_webapp=1&sender_device=pc&web_id=7175157385556067846

E DI COME MI IMPEDISCONO ANCHE DI PARLARE A QUESTO RIGUARDO, VISTO CHE IL VIDEO SOPRA, APPENA POSTATO, TITKTOK ME LO AVEVA L’INDOMANI SUBITO POI RIMOSSO E CHE DUNQUE VI MOSTRO, QUI, SOTTO, PER MEZZO DI YOUTUBE, ANCHE SE IL TIPO DEL MOVIE IN QUESTIONE, NON SI VEDE BENE NELL’ATTO DI MOLESTIA, CHE E’ COSTITUITA DAL FUMARSI LA SIGARETTA, CHE TIENE NELLA MANO SINISTRA.

ALTRO ESEMPIO DI MASSONI CHE FUMANO VICINO ALLA POSTA PER FARMI DISERTARE DALL’ANDARE A FARE I CONTROLLI DEL MIO ESTRATTO CONTO

@sognandoamanda3

Dopo essere uscita dalla biblioteca di Argenta, diversi mezzi mi avevano costeggiato nei vari incroci per strozzarmi di gas tossico pur cercando da essi delle vie di fuga che mi avevano alla fine fatto deviare dal mio senso di marcia, fino ad arrivare alla Posta, dove la tipa che vedete armata del cellulare con il quale viene informata di come comportarsi ed insieme con lo stesso darsi un alibi di circostanza, mi attendeva al guado, frattanto due camionette edile mi erano sfrecciare davanti poco lontano dal postmat.

♬ suono originale – sognandoamanda

Ma ancor di più, questa cosa, mi era successa in un passato più remoto: ovvero, prima del governo di Mario Monti, quando ovvero si potevano mettere all’interno del proprio conto corrente, dei denari superiori alle 1000 euro al mese, senza la certificazione di una busta paga o di altro, poiché dopo di allora si viene altrimenti richiamati dalla banca; pertanto, in quel periodo, io vi mettevo degli importi superiori anche a 3000 euro, senza rendicontare nulla negli anni 2005 – 2006, e nella cui circostanza, già dal tempo mi sparivano immancabilmente dei soldi. Ma in quel periodo, non ci stavo dietro, in quanto ero in grado di rifarli del doppio subito dopo, pur sapendo che in questo c’entravano gli adepti della mafia, visto che pure quando mi prostituivo al mio domicilio, e li tenevo in casa, poi questi mi sparivano occasionalmente persino da qui.

Per non parlare dei soldi che avevo dato in mano ad un ragazzo al fine di ottenere da lui un appartamento in affitto, sparendo, egli, assieme a quei miei denari, e che dunque non rividi mai più (vedi cap.: Capitolo 14: Novembre 2004); come quelli che diedi ad una ragazza per avere una camera in un’abitazione, nella quale stavolta avrei dovuto convivere con lei, assieme ad altre persone, perché erano l’anticipo della caparra di tre canoni, e del cui immobile alla fine non potei usufruire per la ragione che anche lì subì una truffa, e che non rivendicai per varie ragioni (vedi cap.: Capitolo 15: Aprile 2005). Mentre che dire di tutti quelli che buttai negli affitti ad uso residence degli immobili dove mi prostituivo e che versavo senza ricevute ad alcuni intermediari della Polizia, spacciandosi questi altri soggetti, per persone comuni, quando in verità, prima di fare certe mie esperienze personali, non sapevo che andavano dritte nelle casse della Madama... (Questa è una delle principali ragioni, per le quali ho smesso di prostituirmi; provai di fare una denuncia dopo molti di quei raggiri, ma un onesto Carabiniere da me incaricato, che se ne stava occupando in modo laborioso, non si fece in seguito più reperire pure lui, a causa di un misterioso prepensionamento, da deja vue di altri casi a quello. 

Ma un bel giorno del 2017-18 (??), ritornai alla carica decidendomi di fare una denuncia, sui molti ammanchi che avevo riscontrato dalle mie ricevute dei bancomat, negli anni trascorsi, pertanto ero andata alla Guardia di Finanza su Viale Masini a Bologna, per una segnalazione in particolar modo di un furto a un postmat avvenuto in via Abramo Lincoln, da parte di due individui biechi che mi si erano avvicinati, in quel periodo di riferimento, di seguito ad aver fatto un prelievo di venti euro e che mi sparirono dalla borsa subito dopo dall’essere entrata in un centro commerciale del Fossolo, poco distante, e in cui questi mi avevano pedinato da lì fino al suo interno, sparendo essi ad un certo punto dalla mia vista, per poi ricomparirmi improvvisamente davanti stringendosi a me ad imbuto, con uno alla mia sinistra, e l’altro alla mia destra, fingendosi due semplici passanti che non si conoscevano, senza però aver mai avuto l’impressione che mi avessero toccato ma con la sensazione tangibile che per quel colpo avessero ottenuto la collaborazione piena di alcuni degli impiegati corrotti del F2, essendo stata dotata l’infrastruttura in questione di telecamere. In quell’occasione, feci presenti ai funzionari che quella cosa che mi era appena successa, pertanto mi trovavo primariamente appunto davanti a loro, in realtà, mi era già accaduta, direttamente dall’estratto conto, senza ovvero una sottrazione fisica da una borsa, e ove immancabilmente non mi tornavano dei denari rispetto ai miei effettivi prelievi; tuttavia dai medesimi funzionari, dopo i controlli di rito sull’estratto conto del mio c/c postale, per cui secondo questi, risultava tutto nella norma dalla sua contabile, e che dunque nient’altro mi era venuto a mancare a parte quel mio presunto maltolto a loro “ventilato”, ero stata da questi intimata con sinistra minaccia che se avessi voluto inoltrare una causa legale come avevo detto a costoro che avrei voluto fare, avrei rischiato delle ripercussioni giudiziarie, dato che non avevo delle prove concrete di ciò, anche se comunque per quel fatto ben specifico dagli stessi ottenni comunque la redazione di un documento.

Per tornare, quindi, alle mie ultime movimentazione del Rdc, il 29/03/2023 mi ero recata al postmat di Molinella per verificare che mi fosse sopravvenuta sulla mia carta prepagata la felice contribuzione, e dove una volta che ne constatavo l’importo di 500,01 cents, andavo al LIDL del paese, a fare una prima spesa di circa 12 euro, col pos, per poi ritornarvi lì un’ora dopo, per farne un’altra dell’importo di 3.79 cents. Infine mi portavo in un emporio cinese, aperto da poco, e che ha rimpiazzato l’ex CONAD dentro al centro comm.le LA PILA di proprietà del sig.re Zanchetta, per poterne eseguire un terzo ancora di pagamento di circa 4,99 nella medesima modalità. In verità, prima di tutti questi acquisti mezzo pos nei centri commerciali, avevo provato di compiere una prima transazione bancaria che era però fallita, da un’altra commerciante cinese perché mi aggiustasse un cellulare che ho attualmente in riparazione da lei, ma la stessa operazione non era andata a buon fine, stampandomene ella, di ciò, la relativa ricevuta dal suo macchinino che riportava la scritta: transazione rifiutata. Poi, in quel giorno lì non ne avevo più fatto altre di spese con la carta del Rdc.

L’indomani, prima di recarmi in stazione dei treni per andare a Bologna, ero passata all’ufficio postale di Molinella per poter fare un saldo dal mio estratto conto, così da controllare l’importo in denaro a credito, che stando a quello che avevo speso fin lì doveva aggirarsi intorno alle 480.00 euro circa, constatando che invece ne risultavano 465.00, ma il postmat non mi rilasciò la ricevuta la prima volta del mio prelievo, pertanto secondo la contabile del giorno dopo ne avrei spesi di più. Inizialmente pensai alle venti euro che mi erano state rifiutate, che però potevano essere state prelevate, comunque, dalla commerciante cinese, ma nel ritornarvi in un secondo tempo dalla ragazza in questione, per sincerarmene del tutto, la stessa mi confermerà di non averle assolutamente incassate.RICEVUTA DELLA COMMERCIANTE DI TELEFONI CINESE. Lo stesso giorno del 30 di marzo, avevo speso circa 112.00 euro per un paio di occhiali da sole; ma nel ritornare il giorno seguente (il 31/03) per fare un secondo saldo, al fine di vedere se comparivano le spese dell’emporio cinese che si dovevano aggirare intorno alle 4.99, dall’estratto conto risultavano: 13.66 + 3.79 +12.15, quando io ero convinta di aver speso una dozzina di euro al LIDL, dove vi ero ritornata poco dopo, per spenderne 3.79 per una colomba in offerta, e di seguito a quest’altro acquisto andavo successivamente dai cinesi a farne un terzo, spendendo meno di 5 euro, e di conseguenza dalla contabile che qui riporto c’erano stati due importi che non mi tornavano.

 

Scrissi nel modulo di www.poste.it per fare una richiesta di un estratto conto dei miei movimenti, ma dallo stesso ente non ottenni celermente l’invio di questo documento al mio indirizzo di posta elettronica, probabilmente per la questione della privacy, mentre per mezzo del medesimo portale, mi facevano però sapere che avevano provato di contattarmi secondariamente sul mobile senza trovarmi, benché avessi li avessi informati di scrivermi via mail perché il cellulare non mi funzionava, per cui ero andata da quella commerciante cinese famosa, che me lo stava riparando.

Riprovai di rimettermi in contatto con loro, sempre via mail, avendo appunto avuto in riparazione il cellulare, ma nuovamente dallo stesso ente venni ricontattata sul mobile senza trovarmi, al fine di informarmi della cosa, che la mia segnalazione era al vaglio dell’analisi a Roma, con un dato numero di ticket che era l’8010055445 ma che comunque avrei dovuto fare il numero verde per la questione del Rdc o andare sul sito specifico del medesimo.

MIA MAIL A Poste italiane

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INFORMATIVA DEL PORTALE DI POSTE IN CUI SI EVINCE CHE TI POSSONO ANCHE CONTATTARE TRAMITE MAIL (LA QUALE COSA, NON L’HANNO FATTO, CERCANDOMI SEMPRE DI CONTATTARMI TRAMITE CELLULARE, CHE GUARDA CASO AVEVO IN RIPARAZIONE)

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Una volta in azienda di mio padre, con tutti gli scontrini che avevo tenuto, anche se qualcuno l’avevo buttato, provai di farne un conteggio con la calcolatrice, facendone anche qualche PDF e JPG, e miracolosamente tutto “sembrava” rientrare…

Qualche giorno dopo, però, tra il 2 e il 3 di aprile, faccio altre commissioni dove mi risuccede nuovamente che non mi tornavano dei conti il giorno seguente che ne rifacevo l’estratto. Dalla contabile del 1 di aprile, dovevo infatti avere un saldo di 255.00 euro circa, ma dopo un movimento in denaro del giorno dopo di circa 14 euro nel centro commerciale del LIDL, e quello a seguire di 15 in un negozio privato, e di dieci euro all’incirca sempre nell’emporio famoso dei cinesi, della cui contabile di entrambi i pagamenti avvenuti nello stesso posto, a distanza di 5 giorni, non mi avevano ancora contabilizzato nulla negli scontrini, ed effettuati tutti quanti sempre col pos, il tal martedì del 4 mi ritrovai di nuovo decurtato dal conto, qualche altro soldino per un saldo totale di 206,63. Quindi scrissi di nuovo a POSTE.IT, dove mi diedero un altro numero di ticket col quale poter venire rendi contatata in merito a quest’altra faccenda, dove mi si comunicava che la tal pratica era stata inviata a Roma per un esame.

Mi ricordai, che nell’entrare nel negozio dei cinesi, un commesso, mi guardò con aria alquanto sospetta, mentre un altro suo collega connazionale, nell’avvicinarmi io al termine alla cassa, mi sorpassò per anteporsi a me, davanti, al fine di lasciarmi un forte odore di tabacco dietro di lui, tanto che fui costretta a indietreggiare, e il tutto avvenne con l’immancabile ghigno sinistro divertito di una qualche sua complicità alla tal cosa, e per la cui particolare ritorsione sono fatta segno in tanti altri contesti.

Mi consultai con qualche d’uno sulla questione di non aver ottenuto da POSTE.IT la movimentazione in modo celere delle mie operazione bancarie tramite mail, e che sembra come già detto attenere appunto alle norme sulla privacy, come anche mi informai dell’altro fatto bizzarro, rispetto ai cinque giorni che erano passati dalle due commissioni nello stesso emporio dei cinesi, dove non avevo ottenuto alcuna traccia dalla contabile di ambo le transazioni, e riguardo a quest’altra cosa, ciò risultò invece essere stato strano pure alle persone che interpellai (tra cui un signore in pensione che aveva lavorato in banca).

Non ero neanche al 10 del mese, e già stavo senza un soldo!

Il mese successivo tentai di fare dei controlli sempre più asserragliati ma la mafia pur di impedirmelo ciò, mi fece trovare in più battute, il mongolo del cap. 35, davanti a me, all’ufficio postale di Molinella

E CHE COME VEDETE SOTTO, MI VENIVA IMPORTUNARE ANCHE A MARMORTA A 5 KM DA MOLINELLA (ANCHE SE LA POLIZIA, MI HA MODIFICATO TUTTI I VIDEO CHE SEMBRANO CHE BALLINO NELL’INQUADRATURA PERCHE’ NON LO SCORGIATE BENE)

Anche se qui, siamo a Marmorta, nella pista pedonale di congiungimento con Molinella, dove stavo provando di andare in questo mio paese natale, e dove egli si fa trovare appunto qui, nonostante lui abiti là.

Il quale soggetto mi spara armi laser (vedi cap 35: stalking di un tiratore, ecc) da parte della mafia, insieme al farmi subire questa le consuete altre cartoline costituite dal circondamento alla mia persona di un seguito di massoni senza respiro che si antepongono a me, alternandosi fra loro (messe in atto da varie reclute massoniche da quelli col cane, cicca, l’immondizia, ecc., e anche dalla categoria degli storpi, zoppi, col bastone o su carrozzine, come ultima recluta, di cui sotto propongo il video).

@zandicarla

Questo quello che mi succede ogni volta che cerco di andare in posta per provare di fare controlli del mio estratto conto, dove dei massoni (quello che zoppica rientra fra le ultime reclute) mi circondano per impedirmelo o per sbeffeggiarmi in generale mentre faccio la tal cosa.

♬ original sound – zandicarla – zandicarla

Rispetto a quello che dico nel video sopra, a proposito di quello che mi accadde  il 1° di maggio 2023, Festa dei lavoratori, dove da Marmorta, mi attese alle 6.30, in cui da là mi avviai per venire a Molinella, un trattore che mi “trottò” intorno, sgassandomi merda dalla sua marmitta, lungo tutto il tragitto dallo Stradone di Marmorta, fino alla sua pista ciclabile ad essa perpendicolare di congiungimento con la mia cittadina d’origine, senza averlo potuto documentare di questo, perché avevo la memoria del mio cellulare piena, in quest’altro movie descrivo comunque la scena dal suo luogo di svolgimento.

VIDEO CENSURATOMI DI PROPOSITO

https://youtu.be/CJqTtVFUCik

Il mese successivo succedeva di nuovo, e nel fare un PDF di alcune transazioni che mi inviavo su libero.it, esso, si bloccava di nuovo come fu quando mi inviai delle foto col Jumbo nel mese di gennaio, facendomi il sistema scadere il tempo necessario per poterle recuperare, essendo stato bloccato per oltre due settimane, così da perderle queste per sempre. PERTANTO LA VERA RAGIONE PER CUI LIBERO.IT SI ERA IMPALLATO IN QUEL PERIODO, SONO STATA IO! SORRY… Anche se questa immagine era una di quelle, dove ero venuta male, e che il sistema, quindi, mi ha voluto giustamente salvare a ragione!

Avevo fatto anche nel mese di giugno una transazione che non era andata a buon fine, e in questo modo in particolare penso che la mafia, ci metta becco (quindi oh popolo state attenti alle operazioni con esito “transazione rifiutata”). Ritornai quindi dal commerciante deputato di quella operazione mancata ed avvenuta con il suo macchino del pos, chiedendogli se quel mio denaro alla fine lo avesse incassato, con sua risposta negativa. Ma io credo, che a prescindere il tutto, tale fatto, costituisca il pretesto per la Polizia Postale, di sottrarti del denaro a tua insaputa. E infatti, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, e Poste, fanno in modo di non rendicontarti in modo celere ogni cosa, come si evince da questi step che vi propongo.

servizio di libero interrotto

SCONTRINI DAL 29/05 AL 11/06

MIO REPORT EFFETTIVO DEL SALDO CONTABILE RISPETTO AI MIEI SCONTRINI E ANCHE ALL’ESTRATTO CONTO DEL RDC

richiesta di miei accertamenti contabile del rdc del mese di maggio – giugno al Ministero del Lavoro

RISPOSTA DAL MINISTERO DEL LAVORO

ESITO DAL MINISTERO DEL LAVORO

Mia mail al portale di www.poste.it -1

Risposta dal portale www.poste.it_ Ticket N_ 8010466472 Stampa

Esito da Posta Richiesta numero_ 6144152597 Stampa

Ulteriore giustificazione di tipo mendace da Libero Mail_ (visto che non ho trovato nessuno al telefono)

L’unico numero a cui rispondono, è quello del numero verde della Carta del Reddito 800666888, dove però ti forniscono “solo” gli ultimi cinque movimenti. Pertanto, se uno vuole conoscere tutti i movimenti in un mese, non ci riesce. M A F I A!

Contemporaneamente a questi fatti, la postina che consegna la posta ai residenti nella mia zona, di nome Elena, mi arrivava con un PANDA di Poste, tra giugno e luglio 2023, poco lontano da casa mia, in più battute e ciò per lasciarmelo in sosta col motore acceso; un giorno lo faceva per oltre una mezz’ora fingendo, di andare a suonare nella palazzina davanti a casa mia, dove risiedeva Ghedini, che da due anni é scomparso, e ora è abitato da una famiglia di Tunisini, di quattro componenti, alcuni di quali suoi membri “lavorerebbe” per la figlia dell’ex proprietario, ma che in verità non lo fanno, in quanto, essi, sono continuamente al proprio domicilio per molestarmi, in alternanza agli abitanti del mio condominio, insieme al vicino della villa accanto, dandosene il cambio della guardia, con dei veri e propri disagi che appaiano di circostanza. Elena, lasciava quindi il suo mezzo all’uscita del viottolo dietro al mio appartamento e a cinquantametri dall’ufficio postale di Marmorta, poiché tenendo le mie finestre aperte, il gas di scarico dell’auto mi arrivasse dentro e a questo venessi disturbata dal suo rumore. In più occasioni avevo chiesto a costei di spegnerlo, quando entrava nell’ufficio per consegnare qualcosa, ma essa mi mandava a “spendere”, e ogni volta che uscivo da casa, ella, la sorprendevo che me ne sbarrava la strada, in quel preciso momento, nel sopraggiungere col suo mezzo all’uscita da casa mia. Quel giorno famoso, arrivava intorno alle 10.30, e stavolta nell’uscire io di casa per controllare chi aveva un auto in sosta col motore acceso, poco lontano da me, la scorgevo nuovamente ella bella in “spaparanza”. Pertanto le andavo a richiedere di spegnerla la sua macchina per l’ennesima volta, con lei, che non solo non mi cagava, ma a questo fatto, dopo essere entrata nell’ufficio postale in oggetto, mi teneva il suo mezzo che proseguiva ad emettere del gas di scarico dalla marmitta, e poi seguitava a mantenerlo così venendomi dietro da me per andare a suonare alla famiglia di Tunisini, con la scusa che doveva consegnare una raccomandata. Il ragazzo, e marito della tunisina, di circa quarant’anni, tardeggiava a scendere, secondo me in modo premeditato, ma dopo una decina di minuti veniva giù e i due si scambiavano infatti due chiacchiere di circostanza e si sorridevano in modo complice: questo fatto, mentre, il PANDA della Postina, Elena, continuana ad emettere gas di scarico. Quindi, la solertavo in modo più teso ad andarlo a spegnere, con lei che mi sfidava nel non farlo; dunque, sono al termine entrata dentro al suo veicolo, e ne ho girato la chiave del quadro d’accensione, per spegnergnerlo io, con lei, che si era incavolata, minacciandomi che lo avrebbe fatto presente a qualcuno. “A chi?”,a quelli di Poste che ti hanno corrotto, forse?”. Vado dall’impiegata dell’ufficio postale di Marmorta a lamentarmene, con questa, darmene ragione, ma con il ghigno di complicità divertito, di chi è consapevole di ciò che mi stanno facendo: una ragazza giovane di anni 30 – 40 morettina. Ma poi scrivo al blog di poste.it la mia lamentela. Mi rispondono dicendomi che mi avevano assegnato un ticket, per farmi sapere che presto si sarebbero messi in contatto con me. Cosa che poi non hanno assolutamente fatto.

Naturalmente, qui, si fa riprendere col motore spento di un altro auto, che non è quella dell’azienda per la quale lavora, ma forse é la sua, della cui targa avevo memorizzato il numero nel mio cellulare in rubrica, che ora mi è scomparso; e questo lo fa, perché è stata allertata che stavo uscendo di casa, per farsi da me fotografare ligia nella sua attività di consegna posta, in quanto l’avevo segnalata in un pannello dell’ufficio postale di Molinella, col mio blog.

Libero Mail_ Posta Ticket N_ 8010753737 Stampa

Qui, infatti, era quando dall’interno della mia abitazione, si posteggiava, poco fuori, stando in sosta con il motore acceso, ma nell’accorgermi della sua presenza, tempo che uscivo, che chi l’aveva corrotta, le diceva di “sgommare”:

@sognandoamanda1

L’Arma sta cercando di istigarmi a metterle le mani addosso per farmi fare un altro Tso e cosi’ farmi perdere il processo. Ma oltre a questo imbruttirmi senza che questo vandalismo persistente sia a Vostra conoscenza. Capite adesso che cos’e’ la mafia?

♬ suono originale – sognandoamanda1

Il video che ho posto sotto, è lo stesso di quello sopra, ma che metto per scrupolo, perché mi hanno già bannato diverse movie che posto nelle varie piattaforme. Da notare come l’audio mi è stato ovattato.

Vorrei precisare, che all’ufficio Postale di Molinella, c’è un’impiegata con i capelli corti e mora, che ha mille monili, e che professionalmente parlando, è molto efficiente (ma la mafia, se le scieglie in questo modo le sue carte da gioco), la quale, l’ho sentita parlare di me in malomodo con le colleghe, dicendo che sarei “matta”: questa, è la massoneria di cui sono fatta segno! Pertanto, codesta ragazza, vorrei segnalare che per condurre gli altri verso questa idea, è stata pagata dai militari a pensarla così di me.

ALTRO ESEMPIO, DI CIAPPINI CHE POSTE MI CREA DI CONTINUO INTORNO A CASA MIA

PROSEGUO DEI DISTURBI IMPROVVISATI DA PARTE DI POSTE A CASA MIA

SEGUITO DEI DISTURBI DA PARTE DI POSTE A CASA

MIA, DOVE AI RUMORI DI CHI INSTALLA L’ARIA CONDIZIONATA NELL’UFFICIO VICINO, SI AGGIUNGE UN TAGLIAERBA POCO LONTANO, E IL VICINO CHE FA CIAPPINI

Erano arrivati in mattinata, e fino alle 13.00/14.00 mi stavano lì

E ancora…